Uomo politico e umanista inglese (Londra 1477 o 1478 - ivi 1535). Compiuti gli studî letterarî e giuridici a Oxford, fu membro del parlamento (1504); ricoprì poi varie cariche politiche e (1529) divenne cancelliere del regno, ma dovette dimettersi (1532) perché si oppose alla tendenza di Enrico VIII di porsi a capo della Chiesa in Inghilterra e alla sua politica matrimoniale, e manifestò sempre apertamente ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Tommaso Campanella
Germana Ernst
L’aspetto più originale del pensiero di Tommaso Campanella può essere individuato nella sua aspirazione a conciliare la nuova filosofia rinascimentale della natura con [...] gemmae delectationis») e un modello ideale più persuasivo di quello proposto nell’antichità da Platone e, in tempi moderni, da TommasoMoro, per il fatto di ispirarsi al grande exemplar della natura (cfr. T. Campanella, Opera latina, a cura di L ...
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Dottrina che, sulla base delle formulazioni teoriche di K. Marx e F. Engels, propugna un sistema sociale nel quale sia i mezzi di produzione sia i mezzi di consumo sono sottratti alla proprietà privata [...] politico-sociale contemporanea, si traducono però, nella loro parte costruttiva, in fantasie letterarie o millenaristiche. Così TommasoMoro nell’Utopia (1516) individua, per la risoluzione del problema sociale, il principio etico ispiratore nella ...
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utopia
Stefano De Luca
Un sogno che può trasformarsi in incubo
Utopia è il titolo del romanzo di TommasoMoro (1516) nel quale si narra di un’isola immaginaria dove era stata realizzata una società [...] significati è nato quello corrente: l’utopia è qualcosa di bello, ma irrealizzabile
Un altrove immaginario
Coniando la parola utopia TommasoMoro creò un termine nuovo per esprimere un’idea antica: quella di una società giusta e felice, che in virtù ...
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Tolleranza
Carlo Augusto Viano
1. La fine della tolleranza
Nel 1791 Thomas Paine sosteneva in The rights of man che la Costituzione francese "aveva abolito la tolleranza, o rinunciato a essa, ma aveva [...] nei confronti delle differenze tra i diversi credo religiosi. Il primo indirizzo aveva ispirato la tolleranza immaginata da TommasoMoro in Utopia (1516): in questa città ideale i cittadini possono professare religioni diverse, ma concordano in una ...
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Dahrendorf, Ralf. - Nasce nel maggio del 1929 ad Amburgo. Cresciuto sotto il nazismo, ma educato da un padre convinto socialdemocratico, ha tempo di svolgere la sua parte nella resistenza. Consegue la [...] millennio la fantasia di molti, anche se (o forse perché?) egli fu così bravo da essere amico di TommasoMoro, l’istituzionalista cattolico, contemporaneamente ammirato da Ulrich von Hutten, il fanatico protestante. Alla fine li abbandonò entrambi; i ...
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BATTAGLIA, Felice
Franco Polato
Nato a Palmi (Reggio di Calabria) il 23 maggio 1902 da Antonio e Luisa Zetera, studiò a Roma dove si laureò in giurisprudenza nel 1925, avendo altresì frequentato corsi [...] Bologna 1944; Il problema morale nell'esistenzialismo, ibid. 1946-47; Il valore nella storia, ibid. 1948; Saggi sull'utopia di TommasoMoro, ibid. 1949; Filosofia del lavoro, ibid. 1951; Arte e moralità, ibid. 1952; Morale e storia nella prospettiva ...
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Erasmo da Rotterdam
Margherita Zizi
Un grande umanista europeo contro il dogmatismo e l'intolleranza
Grande umanista e filologo, Erasmo visse nella prima metà del Cinquecento, in un periodo segnato [...] in Francia, a Orléans e a Parigi, dove consegue il baccellierato di teologia. Nel 1499 è in Inghilterra, dove conosce TommasoMoro. Nel 1500 esce la prima edizione degli Adagia, una scelta di proverbi e massime di autori latini. Nel 1506 inizia un ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] la parola dal greco, dove ou significa "non" e topos "luogo": utopia è quindi il "luogo che non c'è". Ma TommasoMoro giocò sul fatto che la "u" di utopia poteva derivare anche da eu ("buono"): utopia è quindi il luogo che non c'è, ma che sarebbe ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Teorie della politica
Carlo Altini
Nonostante le prospettive teoriche che si occupano di politica in Italia diventino, nella seconda metà del Novecento, sempre più specializzate a livello accademico [...] -politici presenti nella cultura occidentale: la progettazione della migliore forma di Stato e di governo (Platone e TommasoMoro), la ricerca della giustificazione del potere politico (Thomas Hobbes e Jean-Jacques Rousseau), la determinazione della ...
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utopiano
agg. [dal lat. mod. Utopianus (in Tommaso Moro); l’uso estens. è dall’ingl. utopian, fr. utopien]. – Abitante dell’isola di Utopia, l’ideale repubblica immaginata da Tommaso Moro. Con sign. estens., forma letter. e rara per utopistico,...
utopia
utopìa s. f. [dal nome fittizio di un paese ideale, coniato da Tommaso Moro nel suo famoso libro Libellus ... de optimo reipublicae statu deque nova Insula Utopia (1516), con le voci greche οὐ «non» e τόπος «luogo»; quindi «luogo che...