TLEMCEN
F. Cresti
(arabo Tilimsān)
Città dell'Algeria occidentale, non lontana dal confine con il Marocco.
Erede della romana Pomaria, della berbera Agādir, dell'almoravide Tāgrārt e della merinide [...] L. Golvin, Essai sur l'architecture religieuse musulmane, IV, Paris 1979, pp. 181-189; S.A. Bouali, Les deux grands sièges de Tlemcen, Alger 1984; A. Dhina, Le royaume abdelouadide à l'époque d'Abou Hammou Moussa Ier et d'Abou Tachfin Ier, Alger 1985 ...
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Storico francese dell'arte e della civiltà musulmana (Rennes 1876 - Parigi 1962), fratello di William; direttore del Musée des antiquités algériennes e prof. d'archeologia musulmana nell'univ. di Algeri. [...] Sue opere principali: Les monuments arabes de Tlemcen (1903); Les Arabes en Barbérie du XIe au XIVe siècle (1913); Manuel d'art musulman, Architecture (1917-18); L'architecture musulmane d'Occident: Tunisie, Algérie, Maroc, Espagne, Sicile (1955); ...
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Almoravidi
G. Ventrone Vassallo
Intorno alla metà del sec. 11°, un capo dei Ṣanhāja, nomadi berberi del Sahara, detti anche Mulaththamūn dal lithām, il velo che copriva i loro volti, dopo aver approfondito [...] politica restano oggi nel Maghreb centrale le grandi moschee di Algeri, datata tra il 453 a.E./1061 e il 500 a.E./1106, di Tlemcen, che risale forse al 531 a.E./1136 e di Nedroma, che è forse anteriore al 540 a.E./1145. Pur essendo di dimensioni ...
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Africa
E. Zanini
N. Duval
V. Strika
PARTE INTRODUTTIVA
di E. Zanini
La storia dell'A. settentrionale tra il sec. 5° e il 16° può essere sintetizzata in tre grandi fasi: la conquista vandala, la riconquista [...] I principali centri in cui si esplicò la loro arte nel Maghreb, e cioè Marrakech e Fez nel Marocco, Algeri e Tlemcen in Algeria, dimostrano come il rigorismo ascetico comunemente attribuito a questi conquistatori non impedì lo sviluppo di un'arte che ...
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CAPITELLO
C. Barsanti
Modulo architettonico fondamentale connesso con un sostegno (colonna, pilastro, lesena, anche eventualmente addossati a pareti, nel qual caso si ha un semicapitello) e con altre [...] attestano i raffinati c. dell'Alhambra di Granada e quelli delle moschee di Sidi bou Medine e di Sidi ben Ḥassan a Tlemcen, nonché i c. della madrasa al-῾Aṭṭārīn di Fez (1350-1355), la netta divisione tra le due parti appare completamente realizzata ...
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Algeri
L. Golvin
(lat. Icosium; arabo al-Jazā'ir)
Capitale della repubblica algerina. La fortuna di A. è legata soprattutto alla sua posizione geografica; è infatti situata al centro del litorale settentrionale [...] e dalla loro caduta si formarono tre dinastie nel Maghreb: gli Hafsidi di Tunisi, i Merinidi di Fez, gli Abdalwadidi di Tlemcen. Questi ultimi furono padroni di A. per lungo tempo e vi costruirono nel 1324 il minareto della Grande moschea, ma i ...
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BAGNO
G. Ventrone Vassallo
Il b., inteso come immersione del corpo nell'acqua a scopo igienico, terapeutico o ludico, è ricordato frequentemente nella Bibbia soprattutto in rapporto alla pulizia e alla [...] 1296), quello annesso alla zāwiya di al-Jazūlī di Marrakech, il b. di Chella (1358), e infine quello di el-Eubbad (Tlemcen). Presentano, invece, un ampio calidario, sormontato nella zona centrale da una cupola su colonne, il b. el-Alou di Rabat (1355 ...
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STUCCO
J. Gierlichs
Termine che si riferisce alla decorazione a rilievo della superficie parietale o alla configurazione del dettaglio architettonico attraverso l'applicazione di un materiale che ha [...] e in diverse moschee del Cairo, mentre nel Maghreb si conservano cupole realizzate a traforo, sia nella Grande moschea di Tlemcen (sec. 11°) sia nella moschea Qarawīyyin di Fez (secc. 11°-12°).Nonostante numerosi edifici islamici di ogni periodo e ...
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CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] tutte le componenti di una grande c. amministrativa e militare. Anche il campo d'assedio eretto nel 1299 per espugnare Tlemcen (denominato auguralmente al-Manṣūra) fu dotato di tutti i requisiti di una c. stabile e divenne, seppur precariamente, un ...
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RIBĀṬ
M. Bernardini
Termine arabo (pl. rubūṭ) con cui venivano indicate, durante il Medioevo islamico, le funzioni svolte da diversi tipi di edifici.Malgrado i molteplici tentativi di offrire una definizione [...] alla devozione di celebrità religiose, andando a coincidere con le funzioni della zāwiya, come nel caso del r. al-῾Ubbād, vicino a Tlemcen (Algeria), disposto intorno alla tomba di Sīdī Bū Madyan, o di quello di Taskedelt, a S-E di Orano (Algeria ...
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