BIDELLI, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Nacque in Milano intorno al 1580 da un Bartolomeo; sposò Vittoria Locarni della famiglia di tipografi che ebbe lunga attività in Milano; dal matrimonio ebbe cinque [...] del B. come libraio ebbe inizio probabilmente nei primi anni del Seicento, ma non sembra che egli abbia avuto una tipografia prima del 1610-12. Negli anni successivi - e sin che visse - mantenne sempre ampia attività come editore e stampatore, senza ...
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BERTELLI, Pietro
Fabia Borroni
Attivo a Padova dal 1580 circa fino al 1616 come editore calcografico, dal 1589 al 1596 come tipografo. Per lui lavorarono anche i tipografi di Venezia, di Vicenza e di [...] erudiz. in mem. di L. Ferrari, Firenze 1952, pp. 424, 464 e ss., nn. 435, 470, 505, 520, 529; M. Cristofari, Tipografia vicentina nel sec. XVI, ibid., pp. 208 e ss., nn. 240, 256, 260; F. Ascarelli, La ripografia cinquecentina in Italia, Firenze 1953 ...
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CIOTTI (Ciotto), Giovanni Battista
Massimo Firpo
Nacque a Siena, da Antonio, poco dopo il 1560. Si trasferì presto a Venezia, dove si inserì nel fervido mondo dei tipografi e dei librai.
Dopo aver lavorato [...] fina". Nell'estate il C. tornava a dirsi pronto a iniziare il lavoro, ma già nel settembre il Tassoni si dichiarava sfiduciato del tipografo "che non mi dà se non canzoni e bugie d'oggi in domani". L'anno dopo, 1615, gli pareva che questi avesse ...
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BRESCIANO, Andrea
Olga Marinelli Marcacci
Ritenuto generalmente originario di Brescia, esercitò l'arte della stampa a Perugia nella seconda metà del sec. XVI, lavorando agli inizi nella tipografia dei [...] è il romano, alternato al corsivo; ancora incerti i rari caratteri greci.
Ritorna molto spesso nelle stampe del B., come marca tipografica, una bella figura di donna che tiene un putto in braccio; due, in piedi, sono ai suoi lati. La raffigurazione è ...
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BINDONI, Agostino
Alfredo Cioni
Nacque nell'Isola Bella del Lago Maggiore, territorio compreso nel ducato di Milano, per cui sottoscrive indifferentemente: "Agostino Bindoni milanese" e "Agostino Bindoni [...] le cagioni. Sono di questi anni talune edizioni di opuscoli popolareschi che non hanno note di stampa, ma sono certamente uscite da una tipografia Bindoni, come i cantari storici: El fatto d'arme della Giera d'Adda, l'Assedio de Pavia e il cantare di ...
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CALCEDONIUS (de Calcedoniis), Alessandro
Elpidio Mioni
Figlio di Lodovico, originario di Pesaro, fu un libraio itinerante e non risulta che abbia mai avuto una propria stamperia e bottega, ma si limitava [...] La fonte principale di notizie è data dai privilegi di stampa, raccolti da R. Fulin, Documenti per servire alla storia della tipografia veneziana, ibid., XXIII (1882), pp. 84-212, nn. 12, 15, 53, 93, 107, 133. Gli incunaboli, con relativa bibl., sono ...
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Bibliofilo e bibliografo, nato a Napoli il 23 marzo 1878. Esordì pubblicando nuovi documenti sulla vita di fra Roberto Caracciolo da Lecce, sul poeta catalano Benedetto Gareth detto il Chariteo, e su tipografi [...] a Napoli nel Quattrocento. Voltosi al commercio librario, dopo aver passato alcun tempo presso il Marghieri di Napoli e l'Olschki di Firenze si stabilì con una propria ragione sociale in questa città, ...
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BELLAGAMBA, Giovan Battista
Alfredo Cioni
Tipografo bolognese, attivo tra la fine del '500 e i primi anni del '600. Sul cadere del sec. XVI e agli inizi; del successivo in Bologna - oltre ai maggiori [...] tempore" (Sorbelli, n. 42).
Bibl.: A. Sorbelli, Storia della stampa in Bologna, Milano 1929, pp. 121, 126; Id., Le marche tipografiche bolognesi del sec. XVI, Milano s. d.,p. 48; F. Ascarelli, La stamperia cinquecentina in Italia, Firenze 1953, p. 49 ...
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Erudito (Alba 1745 - Torino 1822). Bibliotecario sotto Napoleone nell'univ. di Torino, dopo la Restaurazione vi insegnò paleografia. Valente latinista ed epigrafista, scrisse anche lucide biografie e monografie [...] di storia piemontese. La sua opera maggiore è il Dizionario dei tipografi piemontesi fino al 1821, che fu compiuto da C. Gazzera nel 1859. ...
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BLADO, Antonio
Francesco Barberi
Nacque nel 1490 ad Asola (Mantova) da Gerardo.
Dall'appellativo Platina (o Platyna), che si legge in poche sottoscrizioni di sue edizioni, il Fumagalli arguì la probabile [...] posteriori al 1535. Nel 1539 il B. cominciò a percepire uno stipendio di 4 ducati d'oro al mese. L'incarico di tipografo camerale fu mantenuto dal B. fino alla morte e trasferito poi agli eredi.
A far ottenere al B. la privativa delle pubblicazioni ...
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tipografia
tipografìa s. f. [comp. di tipo- e -grafia; cfr. tipografo]. – 1. a. Il sistema di stampa diretta, che si esegue mediante una matrice a rilievo, composta manualmente con caratteri mobili, oppure realizzato mediante un procedimento...
tipografico
tipogràfico agg. [der. di tipografia] (pl. m. -ci). – Della tipografia, che ha relazione con la tipografia, cioè con la stampa che un tempo era a caratteri mobili: arte t.; processi, sistemi t.; officina t., tipografia; macchina...