FERRARI, Benedetto, detto dalla Tiorba
Luca Della Libera
Nacque a Reggio Emilia in data non precisabile tra la fine del secolo XVI e l'inizio del successivo.
Secondo il -Tiraboschi, si tratterebbe del [...] allestimenti bolognesi del Ritorno di Ulisse inpatria di C. Monteverdi e della Delia di Manelli (in quest'ultima suonando la tiorba). Probabilmente risale a questo periodo l'opera Ilpastor fido di cui il F. era librettista e compositore (il libretto ...
Leggi Tutto
SGRUTTENDIO, Felippo
Gabriele Scalessa
SGRUTTENDIO (de Scafato), Felippo. – Sull’identità di questo personaggio si sono susseguite ipotesi ed espresse posizioni divergenti: la sola cosa certa è la pubblicazione [...] che non bastava che fra le opere di quest’ultimo ancora inedite nel 1621 figurasse Lo colascione (strumento musicale affine alla tiorba) e «la presunzione che le lettere del Basile, in cui si parla di Cecca, fossero dirette al Cortese» (Croce, 1911 ...
Leggi Tutto
CONTI, Francesco Bartolomeo
Raoul Meloncelli
Nacque a Firenze il 20 genn. 1682 e presumibilmente compì gli studi musicali nella sua città divenendo rapidamente un valente suonatore di tiorba; la sua [...] valse la stima dei più valenti musicisti dell'epoca, tra cui J. J. Quantz, che lo considerò il più grande suonatore di tiorba di tutti i tempi. In tale carica rimase fino alla morte, anche dopo la nomina a compositore di corte, avvenuta il 1° genn ...
Leggi Tutto
CORTESE, Giulio Cesare
Salvatore Nigro
Nacque a Napoli intorno al 1570 da Fabio, conservatore alle farine, e da Giuditta Borrello.
La sua biografia ha rovesci romanzeschi più intuibili che decifrabili: [...] ; L. Felici, Poesia ital. del Seicento, Milano 1978. A cura di E. Malato è l'ed. critica delle Operepoetiche (con in app. La tiorba a taccone), I-II, Roma 1967 (cfr. U. Dotti, su Paese sera, 9 febbr. 1969, e M. Pieri, in Lettere ital., XXIII [1971 ...
Leggi Tutto
CASTALDI, Bellerofonte
Claudio Mutini
Cesare Orselli
Nacque a Modena, o in una località del ducato, in data da ascriversi quasi sicuramente tra il 1580 e il 1581. Proveniva da famiglia di agiate condizioni [...] a realizzare il basso fondamentale, e sei corde sul manico; il tiorbino era accordato un'ottava più in alto. La tiorba ebbe ampia fortuna nella pratica musicale: conosciuta fin dal 1600 in tutta Europa, ne esisteva ancora nel 1755 un suonatore alla ...
Leggi Tutto
MOZZI, Marco Antonio de’
Alfonso Mirto
Nacque a Firenze il 17 gennaio 1678 dal senatore Giulio e da Maria Francesca di Guglielmo Buonguglielmi.
Dopo avere ricevuto i primi rudimenti di latino dal padre, [...] poi le lezioni di diritto di Iacopo Rilli nell’Ateneo fiorentino. Studiò anche musica strumentale, principalmente l’arciliuto, la tiorba e il mandolino: la sua competenza in materia lo fece conoscere al granduca Cosimo III, che lo volle maestro di ...
Leggi Tutto
BERTACCHINI, Pietro
**
Nacque a Carpi il 26 nov. 1641 da GiovanniBattista e da Camilla Blesi. A nove anni iniziò lo studio dell'arciliuto con suo padre, esperto suonatore di questo strumento, della [...] , al Teatro Falcone, L'Argia, opera di A. Cesti. Il B. ottenne un grande successo. A Genova diede anche lezioni di tiorba alla nobiltà ligure: fra i suoi numerosi allievi ebbe il figlio e la moglie del doge Alessandro Grimaldi - Giacomo e Alessandra ...
Leggi Tutto
PICCININI, Alessandro
Dinko Fabris
PICCININI, Alessandro. – Nacque a Bologna il 30 gennaio 1566 da Leonardo Maria e Cassandra de Mussolini.
Esponente principale di una famiglia bolognese che produsse [...] Bassi a Roma, Philippe Maes, scriveva che a un giovane spedito apposta dalle Fiandre non era stato possibile far dare lezioni di tiorba dal «S.r Piccenini», perché da cinque o sei mesi era al servizio del duca di Savoia (cfr. Coelho, 1997, pp. 123 ...
Leggi Tutto
BAZZINI, Francesco
**
Nacque a Lovere da Marc'Antonio e da Lodovica Gaioncelli nell'anno 1593. Fece i suoi primi studi nel seminario di Bergamo e presso l'Accademia della Mia, sodalizio in cui veniva [...] 300 ducati d'oro all'anno. Qui svolse la maggior parte della sua attività, celebratissimo come cantore e come suonatore di tiorba, presente in ogni manifestazione musicale della corte e della città, ad eccezione di un breve periodo in cui fu a Vienna ...
Leggi Tutto
CARIOLA (Carriola, Carrettola), Giovanni della
Giuseppe Gangemi
Se ne ignorano il cognome ("della Carriola" è un evidente soprannome relativo al veicolo col quale o sul quale, se storpio, si spostava), [...] 28); G. B. Basile, Lo Cunto de li cunti overo lo trattenimiento de peccerille, Napoli 1644, p. 482 (IV, 6); F. Sgruttendio, La tiorba a taccone, Napoli 1646, pp. 5 (corda I, sonn. 8-9), 95 (corda VII, "A lo dottore Chiaiese"); R. D'Ambra, Vocabolario ...
Leggi Tutto
tiorba
tiòrba s. f. [etimo incerto]. – Strumento musicale a corde pizzicate, della famiglia dei liuti (detto anche chitarrone): introdotto verso la fine del sec. 16°, si mantenne in uso per tutto il secolo seguente. Si distingueva per avere...
tiorbato
agg. [der. di tiorba]. – Liuto t., varietà di liuto, munito di una doppia serie di corde, una delle quali vibra per simpatia con le corrispondenti corde dell’altra.