thriller Narrazione o spettacolo (teatrale, cinematografico, televisivo) che sviluppa un intreccio poliziesco o comunque fortemente emotivo, avvalendosi dei procedimenti tipici della suspense così da produrre [...] tensione, brivido o terrore.
Nella letteratura di genere il t. è una varietà di poliziesco (➔ poliziesco, genere) in cui azione ed emozione prevalgono sull’aspetto investigativo della vicenda ...
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Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] Brett Ratner), il poliziesco e l'horror sembrano aver prodotto un ibrido di inedita stabilità. Nello stesso periodo in cui il thriller accentuava le sue connotazioni di violenza ed eccessi espressivi, non a caso, si è assistito a un revival di gusto ...
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Giallo, genere
Mario Sesti
Genere letterario caratterizzato dalla rappresentazione di un evento criminoso e dalla narrazione di un'inchiesta, il cui inizio tradizionalmente si fa risalire alla metà [...] A. Poe. Condivide molti tratti caratteristici con quei generi che nella cultura anglosassone vengono chiamati mystery, whodunit thriller, mentre, al cinema, la percezione del suo contenuto è assai approssimativamente legata alla costruzione 'a enigma ...
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Opera narrativa, cinematografica ecc. il cui argomento è costituito da un delitto, o da una serie di delitti, e dalle indagini svolte da agenti di polizia o da investigatori privati. Nato in letteratura [...] il p. è diventato spesso indistinguibile: soprattutto a partire da Il silenzio degli innocenti (1991) di J. Demme, il primo thriller a vincere un Oscar, p. e horror sembrano aver prodotto uno stabile ibrido.
Nello stesso periodo si è assistito a un ...
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Nella critica cinematografica, e subordinatamente letteraria, opera caratterizzata dalla presenza di scene violente, trame criminose, atmosfere inquietanti. Il termine fu introdotto nel 1946 da alcuni [...] Italia), sia pure con una pluralità di usi talvolta impropri (affiancandosi o sovrapponendosi al generico poliziesco, a thriller, a pulp), derivante dalla difficoltà di circoscrivere in una formula univoca un insieme di fenomeni piuttosto complesso ...
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Horror
Federico Chiacchiari
Il film horror affonda le sue radici nella letteratura di fine Settecento e Ottocento, in particolare nel romanzo gotico (il cui capostipite è The castle of Otranto, 1764, [...] Argento che, a partire da Profondo rosso (1975) si confrontò con il genere, contaminandolo con le forme del thriller. Gli anni Sessanta furono caratterizzati da una grande fertilità creativa nell'h., che produsse alcuni film assolutamente conformi ...
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Giudiziario, film
Mario Sesti
Il processo è stato da sempre il rituale che, forse più di qualsiasi altra espressione dell'esercizio di un potere istituzionale, ha goduto di un'eccezionale attenzione, [...] Legal eagles, 1986, Pericolosamente insieme, di Ivan Reitman, a My cousin Vinny, 1992, Mio cugino Vincenzo, di Jonathan Lynn); il thriller (da Beyond a reason-able doubt, 1956, L'alibi era perfetto, di Fritz Lang, a Jagged edge, 1985, Doppio taglio ...
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Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] genere come E. Ambler e G. Greene, è, in fondo, piuttosto occasionale) è stato senza dubbio Hitchcock. Fu il grande maestro del thriller a modellare e a consolidare con una cospicua serie di film (The man who knew too much, 1934, L'uomo che sapeva ...
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Seriale, film
Monica Dall'Asta
L'espressione film seriale designa un'opera composta da più parti o episodi distribuiti a cadenza più o meno regolare. Esso può assumere la forma della serie (ciclo di [...] interpretò i primi 48, per essere poi sostituita da Helen Gibson), divenne dal 1915 l'attrice di punta dei thriller ferroviari (ambientati su treni in corsa dove avvengono combattimenti, lotte contro i banditi, salvataggi in extremis) della Mutual ...
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Trash
Marcello Garofalo
In ambito cinematografico il termine (letteralmente: spazzatura, ciarpame, sciocchezze) è stato usato, a partire dalla metà degli anni Sessanta, in una gamma di accezioni così [...] -up zombies. Diresse quindi il più riuscito e serioso The thrill killers (1965), filmato in 'Hallucinogenic Hypnovision', e il thriller farsesco Rat pfink and boo boo (1966), con due goffi supereroi in calzamaglia. Delirante oltre ogni dire è il film ...
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thriller
〈tħrìlë〉 s. ingl. [der. del v. (to) thrill «far rabbrividire, eccitare, elettrizzare», e questo dal sost. thrill (v.)] (pl. thrillers 〈tħrìlë∫〉), usato in ital. al masch. – Narrazione o spettacolo (teatrale, cinematografico, televisivo)...
action-thriller
(action thriller), loc. s.le m. inv. Thriller che presenta anche elementi caratteristici dei film d’azione. ◆ Molti capi delle major sono [...] d’accordo nel tagliare la produzione di «action-thriller» destinati al piccolo...