Sen, Mrinal
Sergio Di Giorgi
Regista cinematografico bengalese, nato a Faridpur (Bengala Orientale, od. Bangla Desh) il 14 maggio 1923. È una delle figure più importanti del cinema indiano, insieme [...] d'archivio per raccontare con lucida ironia le difficoltà di un giovane in cerca dilavoro; Calcutta '71 (1972); e Padatik (1973 vicenda di due amici, isolatisi in una sorta diterradi nessuno, che entrano in conflitto all'apparire di una giovane ...
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Thalberg, Irving G.
Giuliana Muscio
Produttore cinematografico statunitense, nato a New York il 30 maggio 1899 da genitori ebrei tedeschi e morto a Hollywood il 14 settembre 1936. Geniale e allo stesso [...] ebbe un attacco di cuore; dopo un soggiorno in Europa per ristabilirsi cercò di riprendere il lavoro, anche se la suoi progetti prediletti, The good earth (1937; La buona terra) di Franklin, di cui non vide però il completamento. Nell'occasione della ...
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DE RITIS, Beniamino
Enzo Frustaci
Nacque ad Ortona a Mare (Chieti) il 1º maggio 1889 da Tomaso e Angelina Brocchini. Laureatosi in lettere e filosofia, si dedicò giovanissimo all'attività giornalistica [...] d'essere colonia e colonizzatrice, terradi frontiera e baluardo della conservazione, di lui diceva: "ha scoperto, non una, ma dieci volte l'America".
Oltre ad essere corrispondente della stampa italiana, il D. collaborò a quella statunitense: lavorò ...
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Tanner, Alain
Giuseppe Gariazzzo
Regista cinematografico svizzero, nato a Ginevra il 6 dicembre 1929. Tra i più significativi cineasti del suo Paese, ha elaborato un complesso percorso artistico nel [...] . L'alienazione dell'ambiente dilavoro è al centro del suo primo lungometraggio di finzione, Charles mort ou vif Myriam Mézières (già interprete di No man's land, 1985, Terradi nessuno, meditazione sulla condizione di sradicamento e sulla metafora ...
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Poeta e umanista (Arezzo 20 luglio 1304 - Arquà, od. Arquà P., tra il 18 e il 19 luglio 1374). Nato ad Arezzo da Eletta Canigiani e da ser Pietro di ser Parenzo dell'Incisa in Valdarno, che era stato bandito [...] la più antica delle quali, tra le databili, risale al 1325; il lavorodi scelta e adattamento si protrasse, in varie fasi, dal 1349 (o, pari con i grandi della terra, perseguendo un ideale di sapienza capace di competere con quello tramandato dagli ...
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Pseudonimo del rivoluzionario e statista russo V. I. Ul′janov (Simbirsk 1870 - Gorki, Mosca, 1924). Figlio di un ispettore scolastico, la sua giovinezza fu segnata dalla vicenda del fratello maggiore Aleksandr, [...] lavoro"), per l'unificazione dei gruppi rivoluzionarî, ma nel dic. venne arrestato e scontò quattordici mesi di carcere e tre anni di gli obiettivi della pace immediata, della distribuzione della terra ai contadini e del passaggio del potere ai soviet ...
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Orafo, scultore e scrittore d'arte (Firenze 1500 - ivi 1571). Di natura irrequieta e violenta, ebbe una vita avventurosa, segnata da contrasti, passioni, delitti, per i quali fu spesso costretto all'esilio [...] della musica. La precoce abilità di orafo lo rese presto famoso: lavorò a Roma per un lungo di raffinata ricercatezza (la famosa saliera con le figurazioni di Nettuno e la Terra, 1543, Vienna, Kunsthist. Mus.), anche, per la prima volta, opere di ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] Egitto. L'imponenza stessa di questa raccolta ci fa pensare che A. non attendesse da solo a tale lavoro, ma organizzasse e dirigesse in conformità agli elementi che li compongono (in ordine di pesantezza: terra - al centro dell'universo - acqua, aria, ...
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Fisica e tecnica
C. elettrici
Insieme di elementi, detti componenti circuitali, connessi fra loro in modo da poter divenire sede di correnti elettriche. Per c. elettrico può anche intendersi, più in generale, [...] macchine utensili, macchine per movimento terra, cambi automobilistici, in cui si ha la necessità di avere comandi idraulici o trasmissioni una pala, trasmettere moto ecc. L’entità del lavoro da compiere determina i valori della portata e della ...
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Filosofo e scrittore (Ginevra 1712 - Ermenonville, Oise, 1778). Figlio di un orologiaio, non ebbe una regolare istruzione, e a soli tredici anni fu mandato come apprendista presso un incisore, occupazione [...] de la montagne e cominciò a lavorare alle Confessions (apparse postume in 4 voll., 1781-88). Ospite di D. Hume a Wootton (1766), Appropriandosi della terra e dei suoi prodotti, inventando e utilizzando le prime tecniche di trasformazione della ...
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Terra dei fuochi
(terra dei fuochi) loc. s.le f. Vasta area in origine rurale, ma ormai diffusamente urbanizzata, compresa tra Napoli e Caserta, caratterizzata dalla frequente presenza di falò appiccati dai clan camorristici ai cumuli di rifiuti...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...