COSTANZI, Giovanni Battista (detto Giovannino del violoncello; Giovannino da Roma)
Maria Lopriore
Nacque a Roma il 3 sett. 1704. Iniziato giovanissimo - forse nel 1712 - lo studio del violoncello, ebbe [...] libero da ogni rapporto fisso dilavoro e libero quindi di dedicarsi tranquillamente alle sue diverse Magnificat a 4 voci e organo. Alla Biblioteca del Conservatorio di Napoli, OC 3-23, Terra tremuit, Salve Regina, e Intonuit de Coelo, tutti a ...
Leggi Tutto
PAPI, Lazzaro
Sabina Pavone
(Carmelo Dionisio Lazzaro). – Nacque a Pontito, nei pressi di Lucca, il 23 ottobre 1763 da Alberto e da Fiora Pierini.
Ricevette i primi rudimenti scolastici a Pontito da [...] terra negli anni dell’occupazione francese spinsero Papi a comporre i Comentarii della Rivoluzione Francese dalla morte di che per essere stata lavorata su tutte le fonti allora accessibili aveva pregio dilavoro originale italiano sulla rivoluzione ...
Leggi Tutto
DE LOLLIS, Cesare (Olindo Giulio Cesare)
Leandro Angeletti
Nacque a Casalincontrada (prov. di Chieti) il 13 sett. 1863, da Alceste e da Filomena Colalongo. Nella primissima formazione una notevole influenza [...] decisivi: il passaggio alla cattedra di letterature francese e spagnola moderne, che terrà dal 1905 al 1915, a Roma interessi esclusivamente filologici e linguistici, né ad un'area dilavoro chiusa all'età più moderna. Infatti l'attività che ...
Leggi Tutto
HOEPLI, Ulrico (Johannes Ulrich)
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque il 18 febbr. 1847 a Tuttwil in Turgovia (Svizzera) da Mathias e Regina Gamper.
Il padre era proprietario di un'azienda agricola e l'ambiente [...] 1866; poi, dopo varie peregrinazioni che lo condussero a lavorare presso librai di Magonza, Trieste, Breslavia e persino al Cairo, dove ma anche nei confronti della sua terradi origine, con cui mantenne solidi rapporti di affari.
È del 1911 l' ...
Leggi Tutto
LAZZARETTI (Lazzeretti), David
Franco Pitocco
Nacque il 6 nov. 1834 ad Arcidosso, sulle pendici del monte Amiata, da Giuseppe e da Faustina Biagioli.
Stando alla tradizione, la nascita di colui che [...] effetti, continuò a svolgersi secondo le linee tradizionali della vita di un giovane montanaro: con un lavoro da eseguire (faceva il barrocciaio, dedito, soprattutto, a trasportare terradi Siena, anche verso luoghi lontani da Arcidosso, fino a Siena ...
Leggi Tutto
INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] debitore delle invenzioni veronesiane.
Non erano ancora terminati i lavori vicentini quando, nel 1555, l'I. si di Canossa, Note sugli affreschi delle sale a piano terradi palazzo Canossa a Verona, ibid., pp. 382-384; S. Marinelli, Cinque secoli di ...
Leggi Tutto
Nacque a Casinalbo, frazione di Formigine (Modena) il 17 dic. 1865 da Alfonso e da Emilia Pajni. Interessato dagli studi naturalistici già negli anni del liceo fu guidato da P.R. Pirotta, giovane titolare [...] di por mano alla realizzazione di un'opera generale sulla flora italiana, che avesse i caratteri di completezza e di rigore critico richiesti per farne uno strumento dilavoro per gli studiosi di volume dell'opera di G. Marinelli (La terra, 8 voll., ...
Leggi Tutto
BALDINUCCI, Filippo
Sergio Samek Ludovici
Nacque a Firenze il 3 giugno 1625 da Giovanni e da Caterina da Valle. Membri della sua famiglia, fin dal Trecento, avevano avuto pubblici uffici ed esercitato [...] tempo.
Nel 1677 il B. era stato nominato vicario granducale per la Terradi Vico Pisano. Qui, nelle ore libere dall'ufficio, oltre che all' ad olio).
Rientrano in tutt'altro genere dilavoro i Lazzi contadineschi, brevi componimenti teatrali farseschi ...
Leggi Tutto
PASTORIS, Federico
Matteo Piccioni
– Nacque nel maggio del 1837 ad Asti, da Paolo e da Giulia Teresa Micheletti, figlia di Irene Lagrange, nipote del noto matematico. Suo nonno Carlo Luigi Pastoris, [...] di un episodio legato alle vicende degli Challant e ambientato al castello di Issogne tornò ne Il ritorno diTerra C. Bartolozzi, La Rocca e il Borgo Medievale di Torino (1882-1884). Dibattito di idee e metodo dilavoro, ibid., pp. 190 s., 193 nota 4; ...
Leggi Tutto
Napoleone Bonaparte
Massimo L. Salvadori
Un genio militare salito al trono imperiale
Nella storia del mondo occidentale la figura di Napoleone Bonaparte, imperatore dei Francesi e re d’Italia, è paragonabile [...] la libertà di impresa. Ma agli operai fu vietato di costituire coalizioni e di agire collettivamente e fu assegnato un libretto dilavoro che aveva insieme il carattere di una carta di identità e di una carta di polizia. Inoltre, indice di una grave ...
Leggi Tutto
Terra dei fuochi
(terra dei fuochi) loc. s.le f. Vasta area in origine rurale, ma ormai diffusamente urbanizzata, compresa tra Napoli e Caserta, caratterizzata dalla frequente presenza di falò appiccati dai clan camorristici ai cumuli di rifiuti...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...