ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] in Studi orientali e linguistici, XI [1860], pp. 1 ss.), contro le teoriedel padre Camillo Tarquini e di J. G. Stückel, e una nota Ueber , rimasti incompiuti rispetto al piano primitivo, ma di valore paradigmatico. A tale opera, che dava in Italia ...
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Il termine parasintetico si riferisce a parole formate col simultaneo combinarsi a una base di un prefisso e di un suffisso (o di un processo di ➔ conversione), ove non esiste una parola contenente o solo [...] (per una rassegna delle teorie sulla parasintesi e una descrizione del fenomeno in italiano cfr. quali allargare e slargare, chiarire e schiarire.
A favorire lo sviluppo delvalore ingressivo del prefisso lat. ex- (da cui l’it. s-) concorsero ...
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Il punto (o punto fermo) è il segno d’interpunzione dotato delvalore demarcativo più forte tra quelli che fungono da marche di confine sintattico.
Serve per indicare una pausa forte (intendendo con pausa [...] 2008: 148, 152-153).
Presenze del punto seguito da minuscola, con valore intermedio fra punto e virgola e punto Coluccia, Rosario (2008), Teorie e pratiche interpuntive nei volgari d’Italia dalle origini alla metà del Quattrocento, in Mortara ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] conclusioni scettiche circa la possibilità stessa di una teoriadel s.: sulla base di un approccio empirico-comportamentistico oggettive o psicologiche, esso si definisce solo all’interno del sistema di valori, la lingua, in cui ogni termine riceve il ...
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Biologia
In biologia molecolare, la produzione, mediata dai ribosomi, di un polipeptide la cui sequenza di amminoacidi è derivata dalla sequenza di codoni di una molecola di RNAm (➔ proteine).
Informatica
Conversione [...] che intesse con tutti gli altri segni del codice lingua inglese, sia sul piano del sistema sia sul piano dei suoi usi concreti, ne discende che il segno scatola non può né in teoria né di fatto avere lo stesso valore. Di qui si può anche giungere ...
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LINGUISTICA (XXI, p. 207)
Carlo Tagliavini
Nell'ultimo ventennio non sono mancati tentativi di sovvertire l'ordine apparente creato nella grammatica comparata delle lingue indoeuropee dalla precedente [...] teoriedel Kuryłowicz, giunge a ulteriori sviluppi nella teoria delle radici. È ovvio che applicando i principî del Kuryłowicz e del , cerca di stabilire i varî sistemi e i valori funzionali dei singoli elementi di ogni sistema. Mentre Trubetzkoy ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] diversa, ma si vede anche un’intensificazione delvalore poetico assente nel trattato. Alla sintassi scolastica uomo con una scintilla rapita al Sole, rifacendosi alla teoria fisiologica del «fluido», reso popolare dalla fortuna degli studi di Luigi ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] quindi del principio universale dell'analogia (qiyās); i grammatici di Kufa, invece, sono noti per la loro insistenza sul valore da . Vi era così una diretta contraddizione tra le teoriedel linguaggio ispirate al diritto e quelle filosofiche. In ...
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MADAO (Madau), Matteo
Pietro Giovanni Sanna
Nacque a Ozieri, nella Sardegna settentrionale, da Pietro e Martina Sanna il 17 ott. 1733 (non il 9 genn. 1723, secondo una tradizione ottocentesca).
Studiò [...] Ottanta, dopo le feroci polemiche antipuriste del Caffè, le teoriedel "ripulimento" erano state ampiamente superate da Pugliese Carratelli, Milano 1985, pp. 489-491; A. Mattone, Il valore della lingua sarda, in Almanacco di Cagliari, 1987, pp. n.n ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] . Diffusa era la convinzione e la pratica magica per cui la conoscenza del nome di una persona o di una cosa ne conferisce il dominio ( . Ad Aristotele si deve la prima sistemazione delle teorie e delle conoscenze intorno al linguaggio. All’analisi ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...