Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] seconda e più matura fase del suo pensiero è l'acquisizione della teoriadelvalore-lavoro, già in parte marxiana. Il fenomeno della concentrazione determina infatti l'aumento della "composizione organica" del capitale, cioè l'aumento della quota del ...
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ITALIA
Adalberto Vallega
Alberto Belloni
Olga Donati
Carmelo Formica
Giuseppe De Rita
Giuseppe Roma
Vittorio Vidotto
Aldo Lo Schiavo
Giuliano Manacorda
Enrico Zanini
Rosalba Zuccaro
Sandro [...] una regione è stata la teoria delle località centrali, dalla quale riproponeva una sostanziale fedeltà marxiana secondo la linea del PCI. Su versanti diversi di queste opere, così positivamente espressive delvalore simbolico, che si esalta al massimo ...
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Comunismo
Adam B. Ulam
di Adam B. Ulam
Comunismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Il marxismo e il suo rapporto con il comunismo. 3. La rinascita del comunismo. Lo stadio prenatale (1902-1917). 4. La Rivoluzione [...] . Egli pensava che l'analisi marxianadel capitalismo, secondo la quale quest' industriale, della riduzione a zero delvalore della moneta e anzi di un giustificata, oltre che con il richiamo alla teoria marxista, con. ragioni di difesa nazionale. ...
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DE MARTINO, Ernesto
Vittorio Lanternari
Nacque a Napoli il 1º dic. 1908 da Ernesto, ingegnere delle Ferrovie dello Stato, e da Gina Jaquinangelo. All'università di Napoli seguì la scuola di Adolfo Omodeo, [...] di Wilhelm Schmidt con la sua teoria storico-culturale o diffusionista, al del mondo laica marxista. Pertanto l'apocalittica marxiana è contrapposta a quella alienante delle religioni, mentre per la prima volta il D. prende atto delvalore ...
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Economia
Sergio Ricossa
di Sergio Ricossa
Economia
sommario: 1. Tra scienza e politica: contenuti e metodi. 2. Dalla contabilità aziendale alla contabilità nazionale. 3. Lo sviluppo economico. 4. Le [...] mezza verità una teoria generale, e con la solita fretta furono sollevati quesiti metafisici del genere: ‟Se il lavoro è la misura delvalore, ne è più marxianedel nuovo modo di ragionare; esigenza soddisfatta principalmente dai saggi del polacco ...
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Arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Arte
sommario: 1. L'arte nel XX secolo. 2. I movimenti artistici. 3. I ‛beni culturali'. 4. Il rapporto con le ideologie politiche. 5. I movimenti americani. [...] scienza, come la teoria della relatività di Einstein e cioè i fatti economici: è la tesi marxiana. Secondo la terza è indipendente da ogni struttura economica il riconoscimento delvalore, o il giudizio critico, perché non determina valori; non ha ...
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Imperialismo
WWolfgang J. Mommsen
di Wolfgang J. Mommsen
Imperialismo
sommario: 1. Definizione dell'imperialismo. a) L'evoluzione semantica del concetto di imperialismo . b) La formazione del concetto [...] teoriamarxiana della riproduzione del capitale e sulla base di una restrittiva variante della teoriadel problemi: quello dello ‛scambio ineguale', cioè dell'ingiusta valutazione delvalore dei beni provenienti dai paesi in via di sviluppo rispetto ...
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Potere
Steven Lukes
Introduzione
Il significato più generale del concetto di 'potere' si ritrova nel Sofista di Platone, in cui si afferma che il potere è "la definizione dell'essere", il tratto distintivo [...] definizione più astratta dello sfruttamento (non più basata sulla teoriadelvalore-lavoro) è stata proposta da C.B. Macpherson tradizioni di indagine e di pensiero: nelle teorie di ispirazione marxiana sulla coscienza di classe e sull'ideologia - ...
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CAPITALISMO
Sergio Ricossa e Alessandro Cavalli
Capitalismo
di Sergio Ricossa
Le origini del capitalismo
Non conviene intendere il capitalismo come un preciso sistema economico, con caratteri fissi [...] teoriadel profitto è strettamente connessa alla teoriadel prodotto netto o del plusvalore, cioè al problema della creazione di un valore essere interpretate come una confutazione dell'impostazione marxiana. Non è possibile in questa sede entrare ...
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Etica
Carlo Augusto Viano
Il termine e le origini
'Etica' è parola di derivazione greca (da ἔθοϚ, che significa 'costume', 'carattere') equivalente al termine di derivazione latina 'morale' (da mores, [...] utilitaristici con temi della teoria dei valori fu Max Weber. Egli interpretò (L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, 1904; Economia e dalla filosofia critica di matrice hegeliana e marxiana. Infine lo strutturalismo metteva in luce la ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
proletariato
s. m. [der. di proletario, coniato sul fr. prolétariat]. – La condizione dei proletarî; più spesso in senso collettivo, l’insieme, la classe sociale dei proletarî. Con valore estens., il termine designa genericam. la massa delle...