MEDICINA RIABILITATIVA
Maurizio Maria Formica
Renato Corsico e Roberto Tramarin
Riabilitazione in neurologia di Maurizio Maria Formica
Sommario: 1. Introduzione. 2. Riabilitazione neurologica. a) II [...] , legata a meccanismi involutivi, determina la richiesta di maggiori prestazioni da parte dei neuroni superstiti, rispetto a quello Tübingen 1979 (tr. it.: I due problemi fondamentali della teoria della conoscenza, Milano 1987).
Popper, K. R., Eccles, ...
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Anatomia
Rodolfo Amprino
di Rodolfo Amprino
Anatomia
sommario: 1. Introduzione. 2. Moderne tecniche e metodi di studio. 3. Orientamenti biologici della morfologia del Novecento. 4. Nuove acquisizioni [...] se non sempre risolti, i problemi dei fattori e meccanismi che determinano o favoriscono la migrazione di cellule, quel periodo posero termine alla lunga controversia fra sostenitori della teoria miogena o neurogena dell'attività del cuore: W. His ...
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Febbre
Massimo Aloisi
di Massimo Aloisi
Febbre
sommario: 1. Introduzione. 2. La termoregolazione fisiologica: a) caratteristiche generali; b) acquisizione filogenetica; c) cibernetica della termoregolazione; [...] e l'uomo hanno inoltre dei mezzi statici che sono adattamenti che realizzano un determinato isolamento dall'ambiente esterno, è sempre stato di ostacolo, per i sostenitori della ‛teoria periferica', ad accettare l'ipotesi neurogena di uno spostamento ...
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Feto
Ermelando V. Cosmi
Juan Piazze
Erich Cosmi jr. e Renata Gaddini De Benedetti
Si definisce feto (dal latino fetus, formato dalla stessa radice di fecundus e femina) il prodotto del concepimento [...] frequentemente la mortalità perinatale è determinata dal parto pretermine, che in più della metà dei casi si verifica a seguito Sé, introdotto negli ultimi decenni del 20° secolo dalla teoria psicoanalitica, in quanto rivolto da una parte alla vita ...
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Genetica
Alberto Piazza
Introduzione
La genetica è il ramo della biologia che studia la trasmissione dei caratteri ereditari, la variazione biologica individuale, l'evoluzione. Per raggiungere questi [...] di elementi (gemmule, pangeni) preposti al controllo dei caratteri ereditari, ma la teoria di Mendel presenta una differenza sostanziale: mentre gli altri autori ipotizzavano l'esistenza di molti determinanti tra loro identici per un dato carattere ...
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Alla ricerca dei morfogeni
Edoardo Boncinelli
(Dipartimento di Ricerca Biologica e Tecnologica, Istituto Scientifico San Raffaele Milano, Italia)
Lo sviluppo embrionale e postembrionale del cervello [...] alle cellule della corteccia attraverso la migrazione dei neuroni corti cali verso gli strati esterni, lungo la cosiddetta glia radiale. Secondo l'altra teoria, le aree funzionali della corteccia non sono determinate, almeno nel dettaglio, prima dell ...
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Eredita biologica
Giuseppe Montalenti
di Giuseppe Montalenti
Eredità biologica
sommario: 1. Concetti generali: a) introduzione: concetti tradizionali di eredità; b) il mendelismo; c) carattere e norma [...] medicina era opinione diffusa che la madre avesse maggiore importanza del padre nel determinare la costituzione dei figli. Espressa in termini citologici, questa teoria equivale a dire che i caratteri cosiddetti ‛generali' sono trasmessi tramite il ...
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Comunità
Anna Laura Palazzo
Mario Picchi
Giancarlo Urbinati
Il termine viene dal latino communitas, derivato di communis, "che è comune a molti o a tutti, condiviso". Indica, in senso astratto, l'essere [...] della collaborazione di Jones, mettendo a frutto la sua teoria dell'apprendimento sociale o 'in azione'. Altri incontri fecondi i maggiori determinanti di queste patologie, sfruttando anche il carattere polipredittivo di alcuni dei principali fattori ...
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In campo contro l’Alzheimer
Pietro Calissano
Rita Levi-Montalcini
Il sistema nervoso, di cui il cervello costituisce la centrale operativa fondamentale, è l’organo del corpo dotato della massima complessità. [...] oggi di trarne nuovi determinanti attacchi terapeutici.
Del mdA 30 e i 50 anni, nel 4% dei casi. Infine, nell’1% dei casi la malattia è dovuta a mutazioni del quello di diminuirne la produzione. In teoria questo risultato può essere ottenuto riducendo ...
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Immunità
Lorenzo Bonomo
Antonella Afeltra
Si intende per immunità la condizione di difesa che viene messa in atto con meccanismi naturali o acquisiti nei confronti di sostanze estranee (antigeni), [...] dei linfociti: l'esempio più classico è quello del virus dell'influenza, verso il quale l'immunità acquisita durante un determinato anno autotoxicus.
Cinquant'anni dopo, M. Burnet formulava la teoria secondo la quale i cloni di linfociti capaci di ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...