Darwinismo sociale
Tiziano Bonazzi
Introduzione
La locuzione 'darwinismo sociale' apparve negli anni ottanta dell'Ottocento per indicare l'applicazione dell'evoluzionismo allo studio delle società umane. [...] (Der energetische Imperativ, 1912) formularono, infatti, teorie universali dell'evoluzione nelle quali l'uomo era descritto come il di un approccio che si rivelò fecondo, ma al tempo stesso incapace di darsi un'organizzazione coerente e in grado ...
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Professioni
Gian Paolo Prandstraller
di Gian Paolo Prandstraller
Professioni
sommario: 1. Introduzione. 2. L'economia e la scienza negli anni novanta: l'avvento del lavoro professionale nei processi [...] importante di quanto sia stata la creazione, avvenuta da molto tempo, di un 'mercato' delle prestazioni professionali (nel senso indicato modello di libertà nel commercio pretende di diventare universale, ma le conseguenze sono gravi per quasi tutti ...
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Conflitti etnici e religiosi
Lucio Caracciolo
di Lucio Caracciolo
Conflitti etnici e religiosi
sommario: 1. Introduzione. 2. La fine della guerra fredda e le sue conseguenze. 3. In morte della Iugoslavia. [...] , ai tentativi di ridurre i conflitti a paradigmi universali, fuori del tempo e dello spazio. È molto più utile indagare o sociologiche di produrre un 'pensiero-mondo', una chiave universale in grado di decifrare o addirittura di predire le guerre ...
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Comparativo, metodo
Neil J. Smelser
Introduzione
Il metodo comparativo è ormai entrato nel novero dei metodi tradizionalmente usati nelle scienze sociali e comportamentali. Nei libri di testo e nei [...] soggettivo nell'azione sociale e, nello stesso tempo, di predicare, dei significati, un qualcosa . Merton e P. Lazarsfeld), Glencoe, Ill., 1950.
Kluckhohn, C., Universal categories of culture, in Readings in cross-cultural methodology (a cura di ...
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Età
Jean S. La Fontaine
Introduzione
Il ciclo di vita
Il processo di crescita e invecchiamento è un fenomeno universale. Uno dei dati biologici fondamentali, comune a tutte le società, è che la vita [...] 'normale' dell'uomo, è l'unica rilevanza sociale universalmente riconosciuta all'età, mentre la natura degli stadi, il lo esercitano a turno; ogni classe d'età subentra a tempo debito nell'esercizio della legittima autorità. Bernardi rileva che le ...
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Positivismo e neopositivismo
Pietro Rossi
di Pietro Rossi
Positivismo e neopositivismo
Positivismo e società industriale
Il rapporto con il processo di costituzione delle scienze sociali è essenziale, [...] costituendo con l'affermazione della feudalità e con il dominio universale del papato. Lo stato metafisico è un'epoca di alle manifestazioni 'superiori' della vita umana distinguendole, al tempo stesso, dalla sfera politica o da quella economica, e ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] da una sostanziale ambivalenza: lo straniero è nello stesso tempo ammirato e disprezzato, accolto e respinto, ricercato ed evitato separa la sua organizzazione e le sue leggi dai principî universali sui quali fonda la sua legittimità, siano essi Dio, ...
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Notabili
Giorgio Sola
Il termine 'notabili': storia e applicazioni
Per quanto il termine 'notabili' sia comunemente adoperato, persino nelle inchieste giornalistiche e televisive, in riferimento a persone [...] a una libera professione che - oltre a lasciare loro del tempo libero - li qualifica sotto il profilo dell'esperienza, della sociale che in quella politica.
L'introduzione del suffragio universale, dopo la rivoluzione del 1848, mette in crisi la ...
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Mutamento socioculturale
Piotr Sztompka
Introduzione
L'approccio classico al mutamento sociale
La sociologia è nata come studio del mutamento sociale e culturale. I fondatori della sociologia - Auguste [...] nozione è dunque non solo generalizzata, ma anche universalmente applicabile.
In questa prospettiva il mutamento sociale è e indica la differenza tra i vari stati del campo nel corso del tempo. Lo stato del campo non è altro che l'evento, di portata ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Spazio, organizzazione sociale dello
Arnaldo Bagnasco
Premessa
Il rapporto con lo spazio e il tempo sono costitutivi del modo di essere della società. Gli uomini costruiscono case, fabbriche e templi, [...] quali si isolano. Questa proprietà dell'interazione è probabilmente un universale culturale, che si ritrova in tutte le società. La Il processo di trasformazione era però già iniziato da tempo. Fra Medioevo e Rinascimento due paralleli processi di ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...