CASTI, Giambattista
Salvatore Nigro
Nacque ad Acquapendente (Viterbo) il 29 ag. 1724 da Francesco, nativo di Montefiascone, e da Francesca Pegna, di Cassino. All'età di dodici anni entrònel seminario [...] concepito il Re Teodoro in Corsica, al quale lavorerà "a tempi rotti" destinandone la musica al Paisiello: il successo del primo in un sonetto del 1773), dichiara il mercanteggiamento dei "deboli" e degli "oppressi" nelle "cancellerie" dei potenti ...
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GIOVANNI da Viterbo
Andrea Zorzi
Sulle vicende biografiche di G. non si hanno, a tutt'oggi, notizie di fondamento documentario certo. L'unica menzione diretta del suo nome è in uno dei due codici apografi [...] 52), in base alla menzione nel Liber di fatti risalenti assai indietro nel tempo, come le morti del conte Gualtieri di Brienne nel 1205, di Pietro II obblighi: rispetto della religione e tutela dei deboli; sorveglianza sugli ufficiali e difesa della ...
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Storia letteraria del Trecento - Introduzione
Natalino Sapegno
Lo storico della letteratura che, dallo studio e dalla descrizione dei documenti della civiltà letteraria del secolo XIII, passa a quelli [...] immensa capacità creativa, di questo sforzo culturale, e al tempo stesso della sua tendenza ad erigersi in valore autonomo e Tutte e tre queste tendenze sono tuttavia ancora troppo deboli per imprimere all'architettura della filosofia tradizionale un ...
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Francesco Guicciardini: Opere - Introduzione
Vittorio De Caprariis
Francesco Guicciardini nacque a Firenze nel 1483 da Piero Guicciardini, confilosofo ficiniano; e dal «primo filosofo platonico che [...] sistematicamente i privilegi e represse le violenze, riconoscenti i deboli, di cui sollevò i carichi. Che fosse questa che segnò l'ingresso di Carlo VIII nella penisola e al tempo stesso le sciagure italiane. Lenta maturazione di un problema, come si ...
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BENINCASA, Bartolomeo
Gian Franco Torcellan
Nato a Modena nel 1746, cadetto di una nobile famiglia originaria di Montegubbio e iscritta al patriziato modenese, venne avviato alla carriera del sacerdozio, [...] non superficiali nell'esposizione teorica, ma assai deboli nelle prove pratiche.
Frattanto il B. saggio su Una lettera di Vincenzo Cuoco al vicerè Eugenio, in Dai tempi antichi ai tempi moderni (per nozze Scherillo-Negri), Milano 1904, p. 534, n. ...
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DANDOLO, Milly
Giovanna Romei
Nacque il 4 genn. 1895 a Milano, nell'agiata famiglia di un chirurgo di origine veneta Alessandro, e di Elvira Janna. Studiò infatti a Castelfranco Veneto e poi in collegio [...] , a Firenze, da Salani, In ginocchio, e a Milano, da Treves, Tempo di amare; nel 1930, ancora da Salani, Forte come l'amore, e l è quella di fornire sicurezza alla partner, per sua natura debole e indifesa. L'assenza degli uomini si tramuta in assenza ...
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PICCINI, Giulio
Marino Biondi
PICCINI, Giulio (Jarro). – Nacque a Volterra il 28 ottobre 1849 da Francesco, consigliere della Corte di cassazione, ed Elisabetta Boninsegni.
Fin da giovane praticò i [...] tracciato il dovere dei forti? Nel sostenere il diritto dei deboli. … L’uomo malvagio ha per collaboratore fatale l’uomo ultimi anni in un sobrio appartamento, colmo di trofei del tempo, e tavola imbandita, di un vecchio palazzo su cui incombeva ...
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folletti e gnomi
Ermanno Detti
I piccoli popoli del fantastico
Folletti, gnomi, orchi, draghi, hobbit, sirene… Tutti ne parlano. Ma chi li ha mai visti? Esistono davvero? O sono solo un'invenzione degli [...] sono solo stati creati dalla fantasia popolare in tempi così antichi che è difficile dire con certezza cambiare posto agli oggetti nelle case, di far scivolare le persone più deboli sul bagnato, di disperdere il gregge o le mandrie ai pastori.
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...