ALFIERI, Vittorio
Mario Fubini
Nacque in Asti il 16 genn. (non 17, come è detto nella Vita) 1749 da Antonio Alfieri e da Monica Maillard de Tournon: fu battezzato col nome dell'avo materno Vittorio [...] alla casa del Petrarca ad Arquà e ai letterati più illustri del tempo, tra i quali il Cesarotti a Padova e il Parini a del suo scrittore, e che se non èt ale egli sarà cattivo, debole, volgare, di poca vita e di effetto nessuno». Unica fonte delle ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] 'esempio di un modello saraceno da Erard de Valéry, un vecchio amico del tempo della crociata nel delta del Nilo che si era unito a C. da poco di alto tradimento, lesa maestà, oppressione dei deboli, contraffazione di monete e documenti, abusi dei ...
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GIOVANNA I d'Angiò, regina di Sicilia
Andreas Kiesewetter
Nacque nel dicembre 1325, primogenita dell'unico figlio di re Roberto d'Angiò, Carlo duca di Calabria, e della sua seconda moglie Maria di Valois. [...] perché le truppe provenzali si dimostrarono troppo deboli per arrestare l'avanzata dei mercenari. Tuttavia , pp. 8-61, 93-97; V. Epifanio, Sulla guerra di Sicilia al tempo di G. I secondo i registri angioini dell'Archivio di Stato di Napoli, in Arch ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] con Lia, con altre sei ninfe e tre pastori, presso il tempio della dea, e ascolta dalle sette donne il dettagliato racconto dei scolorita e prosaica del B. e conferma le sue deboli qualità di verseggiatore. Riprende ed esaurisce le superstiti scorie ...
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AVOGADRO di Quaregna, Amedeo
Vincenzo Cappelletti-Maurizia Alippi Cappelletti
Nacque a Torino il 9 ag. 1776, da Filippo e da Anna Maria Vercellone, secondogenito, succedendo al padre nel titolo comitale [...] 'ipotesi di lavoro. M. Faraday aveva affermato che deboli quantità di corrente possono passare attraverso un elettrolita, senza del Berzelius, che considera il chimico più illustre del tempo: ci si accorge così quanto sia stato simile il pensiero ...
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CLEMENTE XIV, papa
Mario Rosa
Giovan Vincenzo Antonio Ganganelli nacque il 31 ott. 1705 a Sant'Arcangelo di Romagna (Forlì) nella legazione di Romagna da Lorenzo e da Angela Serafina Macci (o Mazzi) [...] alimentata da profezie e da apocrifi, come più tardi, e più debolmente, dopo la morte di C. XIV, si tentò d'altra parte simpatia per la figura del pontefice si era già delineato al tempo di Benedetto XIV. Le grandi accoglienze tributate da C. XIV ai ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] , ebbe buon esito, nonostante presentasse vari punti deboli evidenziati anche dalla trama complicata in cui per per il Théâtre-Italien di Parigi, dove il D. giungeva in tempo per assistere al trionfo de IPuritani di Bellini: ancora una volta ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] naturale de' sudditi e le ragioni signorili de' feudatari", "i deboli principi delle comunità e i tirannici dritti de' signori", tra del 1° apr. 1821, in L. Ottolenghi, La vita e i tempi di Luigi Provana del Sabbione,Torino 1881, p. 86). Ma separare ...
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BERNI, Francesco
Claudio Mutini
Nacque da Nicolò, notaio, e da Isabella di Francesco Baldi in data non precisabile, ma compresa tra il 1497 e il '98. Per quel che riguarda il luogo, Lamporecchio, di [...] come quell'infermo che ha voglia di guarire; benché si vegga debole, pur a chi lo domanda risponde di buon'animo e fa del insensibile tra la vita e la morte: "Le carestie, le guerre e i tempi strani, / c'hanno chi morto e chi fatto mendico, / fan che ...
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BRAMANTE, Donato (Donnino o Donino, come lo chiamavano i suoi genitori e Leonardo da Vinci)
Arnaldo Bruschi
Figlio di Angelo di Antonio di Renzo da Farneta e di Vittoria di Pascuccio da Monte Asdrualdo, [...] e cogitativo se n'andava; e fra non molto spazio di tempo misurò quanti edifizi erano in quella città e fuori per la chiocciola e così larga, che le anime dei vecchi e dei deboli vi possano salire a cavallo. Poi penso buttar giù questo paradiso ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
debole
débole (ant. o region. débile) agg. e s. m. [dal lat. debĭlis]. – 1. agg. a. Che manca o è scarso di forza fisica: il malato è ancora d.; mi sento molto d.; un cavallo d., che non regge alla fatica; per antonomasia, spec. in senso scherz.,...