D'ORMEVILLE, Carlo
Alessandra Cimmino
Nacque a Roma il 24 apr. 1840, nella parrocchia di S. Lorenzo in Lucina, da Luigi, di nazionalità francese, e da Annunciata Latuille. Rimasto orfano di padre in [...] e librettista, affiancando spesso a questo ultimo ruolo la funzione di direttore di scena, secondo un diffuso costume del teatrod'opera dell'epoca. Compose i drammi L'angelo dei poveri (1861), L'affricana (1866), Carmela o Il supplizio di un ...
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DE FABRITIIS, Carlo Oliviero
Alessandra Cruciani
Nacque a Roma il 13 giugno 1902 da Gaetano e da Maria De Clario. Rivelate in giovanissima età spiccate attitudini musicali, entrò al conservatorio di [...] Tebaldi, anch'essa poco più che esordiente.
Dal termine del conflitto mondiale l'attività del D. fu indirizzata quasi esclusivamente verso il teatrod'opera e dalla fine del 1946 ai primi mesi del 1947, quale direttore principale di una compagnia ...
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GATTI CASAZZA, Giulio
Ennio Speranza
Nato a Udine il 3 febbr. 1869 da Stefano e da Ernestina Casazza, ereditò dal padre, direttore del teatro Comunale di Ferrara, il grande interesse per il teatrod'opera [...] in netto passivo e acquistò un ruolo fondamentale nella vita del Metropolitan opera house, tanto da rimanere in carica sino al 1935.
Furono questi gli anni d'oro del teatro newyorkese, che vide le sue scene calcate dai maggiori cantanti dell'epoca ...
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DEPANIS
Danilo Prefumo
Famiglia di impresari teatrali attivi a Torino nel XIX e XX secolo.
Giovanni nacque a Bilbao (Spagna) il 22 luglio 1823, dagli italiani Isidoro e Rosa Carrera. Studiò privatamente [...] , di cui fu buon dilettante, e si interessò fin da giovane al teatrod'opera. Stabilitosi a Torino, nel 1876 assunse la direzione del Regio dopo che il teatro aveva attraversato un grave momento di crisi artistica ed economica; insieme con l ...
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DE PAOLIS, Alessio
Alberto Iesuè
Nacque a Roma il 5 marzo 1893.
Studiò canto nel liceo musicale di S. Cecilia in Roma, ove dal 1916 al 1922 fu allievo di P. Di Pietro, ed ebbe modo di rivelare, già [...] e si dedicò, invece, ad una intensa carriera in ruoli di carattere. Comprimario di lusso, tra i più grandi che il teatrod'opera abbia mai avuto, grazie ad una piena padronanza scenica unita ad una grande versatilità seppe emergere in un repertorio ...
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GALLO, Fortunato (Fortune)
Selina Lacedelli
Figlio di Tommaso e di Zelinda Accetturo, nacque a Torremaggiore (presso Foggia) il 9 maggio 1878.
Compiuti i primi studi, a diciassette anni decise d'intraprendere [...] 28 marzo 1970.
Il G. appartenne alla schiera di impresari italiani che, tra il XIX e XX secolo, favorirono la conoscenza e la diffusione del teatrod'opera negli Stati Uniti e in Canada. Quando egli prese a organizzare le prime tournées americane, l ...
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BONDINI, Pasquale
Ada Zapperi
Di lui non si conosce il luogo né la data di nascita. Il suo nome compare per la prima volta a Praga nel corso della stagione teatrale del 1762-63, allorché fu scritturato [...] di Shakespeare come Amleto e Macbeth. Intanto nel 1779 il B. era stato chiamato a Praga per aprire un nuovo teatrod'Opera: fu quello del conte Thun inaugurato il 12 settembre del 1781. Regista e condirettore era Domenico Guardasoni, esperto uomo di ...
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d'AMICO, Alessandro
Mirella Schino
d'AMICO, Alessandro. – Ultimogenito di Silvio ed Elsa Minù, preceduto da Fedele e Marcello, nacque a Roma il 16 gennaio 1925. Detto generalmente Sandro, si firmava [...] – doveva costituirsi come polo opposto e complementare rispetto ai parziali sondaggi delle opere monografiche, e allo sguardo sistematorio e superficiale delle storie del teatro.
D’Amico fu molto più un ideatore che un organizzatore. Nel 1963 ...
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d'AMICO, Silvio
Paolo Petroni
Nacque a Roma il 3 febbr. 1887 da Fedele e Filomena Viola.
Il padre, originario di Torricella Peligna (Chieti), era stato chiamato a Roma dallo zio paterno Domenico, noto [...] dei ministri, del Comune di Roma, del quotidiano Il Tempo e dell'Accademia nazionale d'arte drammatica che venne intitolata al suo nome.
Opere: Il teatro dei fantocci (Firenze 1920), Maschere (Milano, 1921), Le strade che portano a Roma (Firenze ...
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D'AMBRA, Francesco
Vera Lettere
Nacque a Firenze il 29 luglio 1499 da Giovanni e Costanza da Filicaia. La sua famiglia fu nobile e molti dei suoi membri coprirono onorevoli cariche pubbliche.
Poco si [...] latina, conservata ms. all'inizio del sec. XVIII da G. B. e da V. D'Ambra, oggi è perduta.
Le sue opere furono edite in Teatro comico fiorentino, V, Firenze 1750 (ciascuna commedia ha un suo speciale frontespizio e una speciale numerazione) e in ...
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teatro
s. m. [dal lat. theatrum, e questo dal gr. ϑέατρον, der. del tema di ϑεάομαι «guardare, essere spettatore»; la parola greca indicava, oltre che l’edificio per le rappresentazioni drammatiche, anche quello per assemblee e per pronunciare...
opera
òpera (ant. o poet. òpra; ant. òvra) s. f. [lat. ŏpĕra «lavoro (in senso astratto, come attività); prestazione di lavoro; giornata di lavoro, nei campi; lavoratore a giornata»; è il plur. collettivo del neutro opus opĕris «lavoro, opera...