SARACCO, Giuseppe
Gian Luca Fruci
– Nacque a Bistagno, nell’Alto Monferrato, il 9 ottobre 1821 da Francesco Antonio e da Vittoria Fontana.
Il padre era notaio e segretario comunale del municipio natio, [...] del Senato nella costituzione materiale del Regno come nel caso della lunga opposizione da esso opposta all’abolizione della tassasulmacinato in nome del pareggio di bilancio. Dopo che nel luglio del 1879 le proposte emendative erano state accolte ...
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PIANCIANI, Luigi
Maurizio Ridolfi
PIANCIANI, Luigi. – Nacque a Roma il 9 agosto 1810, primogenito di Vincenzo e di Amalia Ruspoli, figlia del principe Ruspoli di Cerveteri.
Discendente da una famiglia [...] Un modo di pagar meno e star meglio. Sei capitoli, Milano 1876; Relazione e discorsi intorno alla legge della tassasulmacinato, Roma 1879; Dell’amministrazione municipale di Roma. Lettera ai romani, Roma 1882; Discorso pronunziato alla Camera nella ...
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LEOPARDI, Pier Silvestro
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Amatrice, allora appartenente al Regno di Napoli, il 31 dic. 1797 da Bernardo, possidente, e da Loreta Lely. Era giovanissimo allorché, mentre [...] del 15 maggio a Napoli e si espresse con continue pressioni sul generale G. Pepe perché si affrettasse a raggiungere con il la necessità dell'accentramento, giustificava la tassasulmacinato definendola una "tassa che si paga senza accorgersene". ...
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SBARBARO, Pietro
Fulvio Conti
– Nacque a Savona il 20 aprile 1838 da Francesco, commerciante di vele e cordami per navi mercantili, e da Maria Salomone.
Studiò presso le Scuole pie di Carcare e di Savona, [...] legali che esse provocarono. Ad esempio nel 1869: in quell’anno egli presiedette un comizio a Empoli contro la tassasulmacinato durante il quale attaccò aspramente Quintino Sella, promosse un meeting a Modena contro la Regia dei Tabacchi e infine ...
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PRINA, Giuseppe
Stefano Levati
PRINA, Giuseppe. – Nacque a Novara il 20 luglio 1766, secondogenito del notaio Giovanni e di Giustina Portigliotti, figlia di un architetto idraulico e civile.
La famiglia [...] indirette (introdusse l’imposta di registro e la tassasulmacinato), dalla banca (propose, ma non realizzò la suoi confronti da parte di una popolazione sempre più vessata dalle tasse. Un odio che, abilmente alimentato da quanti – in prevalenza ...
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MEZZACAPO, Carlo
Nicola Labanca
– Nacque a Capua il 9 nov. 1817, terzogenito di quattro fratelli, da Amalia Del Re e Gaetano, di famiglia dal passato ragguardevole ma a quel momento di modeste condizioni.
Il [...] In seguito ebbe comandi territoriali a Venezia, Alessandria, Bologna e Napoli.
A Bologna incappò nei moti per la tassasulmacinato e nelle effervescenze rivoluzionarie delle campagne e delle città della Romagna; a Napoli, come comandante del locale ...
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ARBIB, Edoardo
Giovanni Di Peio
Nato a Firenze il 27 luglio 1840, costretto a interrompere gli studi per la morte del padre, si impiegò come tipografo e poi come correttore di bozze presso la stamperia [...] promessa di difendere il pareggio e di abolire il corso forzoso. Criticò invece l'impegno dei ministero di sopprimere la tassasulmacinato e alla Camera, il 3 luglio 1879, votava contro il Depretis, con la Destra e il gruppo di Baccarini, Cairoli ...
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ARRIVABENE, Giovanni
Umberto Coldagelli
Nacque a Mantova il 21 genn. 1787 da nobile famiglia. Suo padre Alessandro, già deputato ai comizi di Lione, ma poi avverso al dominio francese, dovette trascorrere [...] inglese incaricata di raccogliere dati per la riforma della tassa dei poveri, fu inserita negli atti del Parlamento inglese della Destra, in occasione dell'abolizione della tassasulmacinato, espresse la propria solidarietà al Sella e alla ...
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MORELLI, Donato
Ferdinando Cordova
MORELLI, Donato. – Nacque a Rogliano, Cosenza, il 10 aprile 1824 da Rosalbo e da Giuseppina Giuranna. La sua famiglia era fra le più cospicue della Calabria per ricchezze [...] 31 agosto nominò Morelli governatore della provincia con pieni poteri e gli dettò due decreti, con i quali abolì la tassasulmacinato per tutte le granaglie, eccettuato il frumento, ridusse il prezzo del sale da otto a quattro grani «per ciaschedun ...
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pane
Giorgio Bertoni
Un alimento semplice, ma con una storia complicata
La storia del pane ha accompagnato da sempre quella della civiltà umana. Ottenuto grazie alla cottura delle farine derivate dai [...] pane, dategli delle brioches». Infine, ancora nella seconda metà dell’Ottocento, in Italia fu molto odiata la cosiddetta tassasulmacinato, introdotta nel 1868 dal ministro delle Finanze Quintino Sella, poco dopo l’unità d’Italia per far fronte alle ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai confini semantici non ben definiti, che...
farina
s. f. [lat. farīna, der. di far «farro»]. – 1. Prodotto della macinazione di frutti (cariossidi) di cereali quali frumento, segale, orzo, mais, nonché di altri frutti quali grano saraceno, castagne, o di semi secchi come piselli, fave,...