MOROSINI, Giovanni
Gino Benzoni
MOROSINI, Giovanni. – Nacque il 30 giugno 1633 a Venezia da Alvise (1606-1652) 'della sbarra' di Giovanni, e da Laura di Domenico Contarini.
Al pari del padre, s’impegnò [...] commemoriali della Repubblica di Venezia. Regesti, VIII, Venezia 1914, ad ind.; G. Paladino, Due dragomanni veneti a Costantinopoli (Tommaso Tarsia e Gian Rinaldo Carli), in Nuovo Archivio veneto, n.s., XVII (1917), pp. 187, 194 s.; D. Levi Weiss ...
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DE MITA, Vincenzo
Domenica Pasculli Ferrara
Detto il Foggiano, per la sua terra di origine, fu uno dei tanti allievi del famoso pittore napoletano Francesco De Mura. Da una ricerca documentaria di Antonio [...] (Cristino-Mercurio, 1982, p. 27), da un'altra opera di analogo soggetto ma con varianti per la chiesa di S. Antonio a Tarsia a Napoli, eseguita nel 1820 (Grassi, 1985, p. 36) e dal S. Giuseppe Calasanzio adorante Maria dipinto per il Monte di Pietà ...
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TIERI, Vincenzo
Roberto Cuppone
– Nacque a Corigliano Calabro (oggi Corigliano-Rossano) il 28 novembre 1895, da Francesco e da Marietta Marini.
Gli anni della formazione al ginnasio Garopoli e soprattutto [...] si vedano Non l’uccidete, romanzo giallo (Il Popolo di Roma, 16 febbraio e 2 marzo 1930); La crisi del giudice Tarsia (Il Giornale della Domenica, 24 marzo-27 maggio 1935). Novelle: Avventura per la vetrina (Il Tempo, 8 luglio 1922); Affittasi ...
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GRECO, Agesilao
Lauro Rossi
Nacque a Caltagirone il 17 genn. 1866 da Salvatore e Carolina Di Filippo, primo di due fratelli.
Il padre, vicino alle posizioni di F. Crispi, si batté per la causa della [...] A. G.: tornei, avventure, duelli, vertenze, Roma 1926; Storia degli sport, a cura di A. Franzoni, II, Milano 1936, pp. 211 s.; A. Tarsia in Curia, Lotte e vittorie d'armi d'A. G., Napoli 1937; F.T. Marinetti, A. G. giaguaro dell'italianità, estr. da ...
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Minerali caratterizzati da una particolare durezza, preziosi per la loro rarità.
Generalità
La definizione più completa ed esatta di p. è ancora quella data da Anselmo Boezio de Boodt, medico di Rodolfo [...] e bizantino, le pietre dure furono usate in architettura, accanto ai marmi colorati, come elemento strutturale o decorativo, in tarsie, pavimenti e rivestimenti. Dal mondo bizantino l’uso delle pietre dure, diffuso anche per il prezioso vasellame, si ...
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TELESIO, Bernardino
Guido Calogero
Naturalista e filosofo, nato a Cosenza nel 1509, ivi morto ai primi d'ottobre del 1588. Primogenito di sette figli (un fratello, Valerio, fu barone di Castelfranco [...] -scolastica.
Bibl.: Per la biografia lo scritto migliore è quello di F. Bartelli, Note biografiche (B. T. e Galeazzo di Tarsia), Cosenza 1906. Tra le monografie moderne, si veda anzitutto G. Gentile, B. T., Bari 1911 (con bibliografia del T. e ...
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PICENO Città capoluogo di una delle quattro provincie marchigiane, antichissimo centro piceno, poi municipio romano, ha nome greco-romano: "Ασκουλον, con le varietà "Ασκλον ("Ασκλον τὸ Πικηνόν in Strabone) [...] essi, ad influssi bizantini. Invece delle arti minori si ha un mirabile esemplare nelle quattro lastre marmoree a finta tarsia (seconda metà del sec. XII) che sono incastrate nella mensa dell'altar maggiore in duomo: ritraggono tecnica e motivi ...
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Città della Lombardia, posta al limite meridionale delle colline che costituiscono le ultime propaggini delle Prealpi bergamasche, dove queste lambiscono l'alta pianura lombarda. Giace a 45°43′ N. e 9°46′ [...] , di Angelica Kaufmann; e di fianco e di fronte all'altare stanno tre sedili con intagli di Giovan-Antonio Sanz e tarsie di Giacomo Caniana. Sulla stessa piazzetta sorge il battistero, alzato su pianta ottagona, di marmo bianco di Musso e di rosso ...
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SOFFITTO (fr. plafond; sp. sófito, cieloraso; ted. Decke; ingl. ceiling)
Luigi Crema
Copertura piana di un ambiente, costituita dalla struttura in vista del solaio, ovvero da una struttura indipendente [...] in poi tutte le materie e tutte le tecniche furono adoperate; il colore diede vivacità di contrasti alle suddivisioni. "La tarsia - scrive Arduino Colasanti - rivaleggiò con la pittura, l'intaglio con la plastica nella duttilità e nella finezza, pur ...
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Neologismo non accolto dalla Crusca, ma passato nell'uso per significare il tutto rilievo o rilievo vero (Baldinucci). Esso si distingue dal gruppo sintario, perché le figure vi sono subordinate a un piano [...] che li apparenta ai mezzi rilievi. L'intaglio in legno, che sostituisce nell'arte del mobile la pittura o la tarsia, accentua, per la natura stessa della materia, questo carattere plastico, comune alle arti del bronzo, dell'avorio, dell'oreficeria e ...
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tarsia
tarsìa (raro tàrsia) s. f. [dall’arabo tarṣī῾, propr. «incrostazione»]. – L’arte dell’intarsio, la tecnica consistente nel comporre insieme tipi diversi di uno stesso materiale o materiali diversi (marmo, legno, pietre dure, pietre...