Scrittore e letterato tedesco (Amburgo 1923 - Tubinga 2013). Tra i primi autori tedeschi affermatisi nel secondo dopoguerra, ottenne fama già con il suo primo romanzo Nein. Die Welt der Angeklagten (1950; [...] Arti di Berlino.
Opere
Alla sua attività di filologo classico (numerosi lavori ermeneutici su Euripide, Eschilo, Virgilio, Tacito, e l'importante Die Stichomythie in der frühen griechischen Tragödie, 1955) si è accompagnata quella non meno rilevante ...
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COLANGELO, Francesco
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 26 nov. 1769 da Michele, avvocato fiscale del tribunale della Regia Camera della Sommaria, e da Maria Giovanna Federici, di famiglia napoletana. [...] dottrinaria nelle scienze filosofiche e teologiche, e si dilettò nello studio dei classici latini (fra i quali prediligeva Tacito che aveva imparato quasi tutto a mente) e dei maggiori letterati italiani, specie meridionali.
La fama della sua ...
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AGENO, Federico
Laura Chiodi Cianfarani
Nacque a Terni il 20 febbr. 1885 e si laureò in lettere all'università di Firenze. Destinato nel 1910, in seguito a concorso, alla Biblioteca universitaria di [...] tradotti da F. A., Firenze 1910; Ottavia. Tragedia latina di incerto autore, (Firenze 1920); la Vita di Giulio Agricola di Tacito (Firenze 1921); l'Ercole furioso di Seneca (Padova 1925); Le Satire di Giovenale (Padova 1932).
Morì a Roma il 30 nov ...
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ADAMI, Giuseppe
Nino Borsellino
Nato a Verona il 4 febbr. 1878, seguì a Padova studi di lettere, laureandosi però in giurisprudenza e iniziando presto pratica di giornalismo. Da Renato Simoni, passato [...] non gli venne quasi mai meno, anche quando affrontò il genere storico-passionale (Manon, 1922) o sconfinò nel "grottesco" (Tacito, 1919) e nelle allegre forme del vaudeville (Un letto di rose, 1924).
Nettamente prevalente fu comunque nella sua vasta ...
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BONFIGLIOLI (Bonfioli), Rodolfo
Clara Gennaro
Figlio di Antonio, di famiglia di origine ferrarese, nacque a Bologna non si sa precisamente in quale anno. Studiò legge a Roma, ove si laureò nel 1557 [...] de' Principi grandi, così crudele che ogn'uno lo tenne, che dovesse precipitare" (T. Boccalini, Commentari sopra Cornelio Tacito, Cosmopoli 1671, p. 371). Il 10apr. 1581 venne nominato collettore dei beni e dei benefici ecclesiastici. Nel 1583 fu ...
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DUCCI, Lorenzo
Simona Foà
Nacque probabilmente a Pistoia negli ultimi decenni del XVI secolo.
Della vita del D. non si conosce molto. Arrivò a Ferrara con il cardinale Giovan Francesco Biandrate di [...] del suo Principe", è il testo maggiormente degno di nota. In esso Tacito viene considerato "ottimo maestro de Cortigiani" e il Seiano che emerge dalle descrizioni di Tacito la figura che incarna meglio l'ideale di servitore del principe. Nel Trattato ...
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D'ANDREA, Giovanni
Silvio De Majo
Nacque a Napoli il 29 apr. 1776, unico figlio del marchese Francesco Saverio e di Maria Gaetana Ranuzzi dei conti di Porcetta.
Ben presto si dedicò allo studio del [...] ritirò in una villa in campagna. Qui si dedicò a studi sull'agricoltura e sulle api e alla traduzione delle Storie di Tacito, che però non riuscì a completare e a portare avanti in modo soddisfacente: egli stesso definì la traduzione molto mediocre e ...
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FERRARA, Francesco
Achille De Nitto
Nacque ad Avola (Siracusa) il 21 genn. 1877 da Giuseppe e Carmela Sciuto. Iscrittosi, dopo gli studi medi, alla facoltà giuridica di Catania, si trasferì presto a [...] "citazioni monche e incomplete" o "spiegazioni" non sempre resistenti "ad un attento esame" ("così la teorica dei mandato tacito, a cui vuol ricollegare l'efficacia dell'atto simulato rispetto ai terzi di buona fede "), risultò che all'autore non ...
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CIMA, Antonio
Piero Treves
Nato a Valmadrera (Como) da Carlo e da Angelica Rossi il 29 nov. 1854, naturalmente partecipò dei frutti, del retaggio, dei propositi e degl'impegni della coeva cultura lombarda, [...] -554). Se era già per di sé fragilissima la tesi della prima dissertazione ("ci troviamo in presenza di un poeta posteriore a Tacito e al primo secolo", p. 36), anche più dubbia la tesi medesima divenne nella seconda scrittura, dove il C. è costretto ...
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DELLA TORRE (De Turri), Orazio
Rodolfo Savelli
Figlio di Raffaele, uomo politico giurista e storico, e Maria Giustiniani, nacque a Genova nel 1620. Fece una parte degli studi a Roma dove nel 1638 pubblicò, [...] figlio d'un tal padre". Nel gennaio del 1643 Pietro Giovanni Calenzani, tipografo ed editore genovese, gli dedicò il Tacito abburatato di Anton Giulio Brignole Sale (cui farà implicita e polemica eco il padre nel 1647 indirizzandogli l'Astrolabio di ...
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tacito
tàcito agg. [dal lat. tacĭtus, der. di tacere «tacere»]. – 1. Che tace, che sta senza parlare (sinon. letter. o più elevato di silenzioso): Taciti, soli, sanza compagnia N’andavam l’un dinanzi e l’altro dopo, Come frati minor vanno...
tac
– Voce imitativa di un lieve rumore secco, come lo scatto di una molla, una brusca apertura o chiusura, una rottura improvvisa, ecc: con calma Racalmuto mise a punto il registratore; quindi: tac, uno scatto (Mastronardi). In usi fig.,...