Osceno
Marco Aime
Il termine osceno (dal latino obscenus, "di cattivo augurio" e quindi "laido, turpe") designa ciò che offende gravemente il senso del pudore, soprattutto per quanto si riferisce all'ambito [...] comunque che, al di fuori della stretta sfera parentale affine, l'oscenità sia permessa. Inoltre, proprio a causa di questo tabu, in alcuni casi si utilizza un'espressione legata alla parentela più stretta come arma per offendere un'altra persona. La ...
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peccato
Emanuela Prinzivalli
La violazione delle norme divine
Il termine peccato, rispetto ad altre parole di significato analogo – quali colpa, delitto, trasgressione, errore –, ha un’accezione religiosa [...] la violazione involontaria di un luogo, di un oggetto o di una persona proibiti per il loro carattere magico-sacrale (tabù); tale violazione viene punita con un castigo immediato sotto forma di sciagura. La prima concezione è frutto della tradizione ...
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Profanazione di ciò che è sacro. Il termine latino sacrilegium (come il gr. ἱεροσυλία) originariamente aveva un significato molto ristretto, indicando semplicemente il furto di oggetti sacri da luoghi [...] , presso i quali il comportamento dell’individuo è regolato da una serie di interdizioni religiose (➔ tabu). In caso di violazione di un tabu la comunità procede all’eliminazione del colpevole, perché, avendo questi offeso le norme sacrali che ...
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Vicino Oriente antico. Il comportamento
Wilfred G. Lambert
Maurice Gilbert
Raymond Westbrook
Mario Liverani
Lester L. Grabbe
Il comportamento
La 'sapienza' mesopotamica
di Wilfred G. Lambert
Nella [...] rispondere 'sì' invece che 'no', oppure 'no' invece che 'sì', e calunniare qualcuno vengono immediatamente dopo l'assunzione di cibo reso tabù da un dio o da una dea (II 5-7); "mangiare cibo rubato" e "orinare nel fiume" sono posti sullo stesso piano ...
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Complesso di fonemi, cioè di suoni articolati, o anche singolo fonema (e la relativa trascrizione in segni grafici) mediante i quali l’uomo esprime una nozione generica, che si precisa e determina nel [...] equivale alla cosa stessa che indica, in quanto ne evoca la realtà: da ciò deriva, da una parte, il tabu della p. (➔ tabu), per cui si evita di nominare determinate cose sacre o comunque proibite, d’altra parte la possibilità di eliminare, per ...
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regalità sacra Statuto religioso particolare riconosciuto al re o al capo presso una grandissima parte dei popoli che conoscono una qualsiasi forma dell’istituzione monarchica.
Secondo J. Frazer la r. [...] distinte da quel carattere genericamente sacro che deriva al re dai suoi poteri di re-stregone. Inoltre, il carattere sacro stesso comporta una serie di precauzioni nei riguardi del re, che viene per questo circondato da numerose interdizioni o tabu. ...
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Cosmologia
Ioan M. Lewis
Introduzione
Con il termine 'cosmologia', derivato dal greco ϰόσμοϚ ('ordine', 'armonia', 'mondo'), si intende la conoscenza della struttura e dell'ordinamento dell'universo. [...] Immondo è, sostanzialmente, 'ciò che è fuori posto', e l'ambiguità e l'anomalia sono fonti di pericolo mistico e di tabù. Sono le categorie cosmologiche delle singole società a stabilire, indirettamente, che cosa sia ambiguo e/o anomalo. Così, fra i ...
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Mito
JJean-Pierre Vernant
di Jean-Pierre Vernant
Mito
sommario: 1. Introduzione. 2. Μῦϑος e λόγος. a) Parola e scrittura. b) Dal mito alla storia e alla filosofia. c) Forme e livelli del mito. d) Miti [...] in magic and religion, 12 voll., London 1911-19153 (tr. it. del compendio in un volume, London 1922: Il ramo d'oro, Torino 19653).
Freud, S., Totem und Tabu, Leipzig-Wien 1913; in Gesammelte Werke, vol. IX, London 1940, pp. 1-205 (tr. it.: Totem e ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] nibile in modo univoco. Originariamente essere p. è semplicemente la condizione normale dell’individuo che non è incorso in infrazioni di tabù, non ha avuto contatti contagiosi con persone o cose impure, non si trova in uno stato naturale di impurità ...
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silenzio Assenza di rumori, di suoni, voci e simili, come condizione che si verifica in un ambiente o caratterizza una determinata situazione, oppure il fatto di non parlare o di cessar di parlare o di [...] ‘reticenza mistica’, cioè, più precisamente, il non-parlare di determinate cose. In questa connessione rientra anche il tabu (➔) imposto a determinate parole; ma uno sviluppo particolare di questa concezione è il divieto di divulgare, comunicare ai ...
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tabu
tabù (anche, ma solo nel sign. proprio e nell’uso scient., tabu) s. m. e agg. [dal fr. tabou, ingl. taboo, adattam. di voce polinesiana]. – 1. s. m. a. In etnologia e in storia delle religioni, interdizione o divieto sacrale di avere...
tabuizzare
tabuiżżare v. tr. [der. di tabù] (io tabüiżżo, ecc.), non com. – Rendere, dichiarare tabù: t. una persona, un oggetto, un luogo sacro; t. una parola, un nome.