. Cultori, scrittori e maestri di diritto canonico. Il diritto della Chiesa cominciava a distinguersi dalle altre parti della dottrina religiosa quando la cultura giuridica del mondo antico aveva ormai [...] sec. XVI, Bologna, ma già dalla metà del sec. XIII rivaleggia con esso lo studiodiPadova. Più effimera, e sempre minore, fu la fama delle cattedre canonistiche di Arezzo, Pisa, Firenze, Pavia, Perugia, Siena e Ferrara. Legata come fu, dal sec. XII ...
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Nobile famiglia bolognese, divenuta celebre nei secoli XV e XVI per dottori dello Studiodi Bologna, e per prelati. I principali sono: Bartolomeo, laureato in leggi nel 1428, che lesse diritto civile e [...] aprile 1473; e allora passò a insegnare a Pavia. Nel 1483 passò allo studiodiPadova, nel 1486 ritornò a Bologna, poi nel 1489 di nuovo a Padova. Ascritto al collegio canonico di Bologna nel 1503, vi insegnò diritto civile fino al 1510, quando venne ...
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WITELO
Delio Cantimori
Filosofo medievale, originario della Slesia. Si conoscono scarsi particolari della sua vita: nacque fra il 1220 e il 1230, da un tedesco e da una polacca; viaggiò in Italia (Padova, [...] III, Münster 1908, con estratti della Prospettiva; A. Birkenmajer, W. e lo studiodiPadova, in Omaggio dell'Accademia polacca di scienze e lettere all'università diPadova nel settimo centenario della sua fondazione, Cracovia 1923; id., Études sur W ...
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Medico, nato a Cremona intorno al 1520, compi gli studîdi medicina nello studiodiPadova, fu allievo del Vesalio e divenne il suo successore nel 1542, allorché il Vesalio lasciò Padova per recarsi in [...] . C. fu un anatomico insigne che si dedicò con passione alle dissezioni. Fu molto amico di Michelangelo Buonarroti, al quale fornì materiale per gli studî anatomici. La data della sua morte è incerta. Nel 1558 dettò la prima chiara descrizione della ...
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Figlio di Pietro, medico, nato a Moulins, nel Borbonese, il 15 agosto 1578 secondo alcuni documenti o intorno al 1590, se non anche uno o due anni più tardi, secondo altre più attendibili testimonianze. [...] Morì nel 1663, o nel 1667, a Padova. Fu apprezzato umanista e cultore di fisica o filosofia naturale. Nel 1628 fu nominato filosofo straordinario nello Studio pisano, dal quale, nel 1640, passò allo StudiodiPadova, in cui tenne corsi sulla fisica e ...
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Nacque di povera famiglia il 9 febbraio 1555 ad Andria, nel contado di Perugia, donde si recava giornalmente al vicino castello di Corciano per frequentarvi un infimo corso d'istruzione. Presolo a benvolere, [...] Federico Borromeo per la Biblioteca Ambrosiana e dallo StudiodiPadova. Morì nel 1616. Compose molte orazioni epistole, epigrammi, poemetti in latino di soggetto vario, sacro e profano, ma di scarso pregio letterario. Si occupò con maggior profitto ...
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Ebreo siciliano del sec. XV. Era stato scolaro nello studiodiPadova, da dove, nel 1416, era venuto a Messina come rabbino. Fu molto stimato, oltre che dai suoi correligionarî, numerosissimi allora in [...] Abbonasia. Fu per consiglio del B. che il re Alfonso, nel 1450, accordò agli Ebrei, previo un donativo di diecimila fiorini, di potere abitare dove volessero, anche fuori del ghetto; e revocò l'ordine per il quale dovevano ascoltare le prediche dei ...
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Nacque verso il 1468 a Scutari, donde fuggì quando fu assediata dai Turchi nel 1477. Diresse per circa dieci anni le scuole della repubblica di Ragusa; dal 1502 insegnò a Brescia e nel 1514 fu invitato [...] all'anno della sua morte (1526) tenne la cattedra d'arte oratoria nello studiodiPadova. Fu maestro molto stimato di umane lettere, autore di orazioni, di commenti, di osservazioni a classici. Un suo poemetto elogiativo, che parlava anche d'Isabella ...
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Poeta (Sorrento 1544 - Roma 1595). Tra i maggiori poeti italiani del Cinquecento, nelle sue opere appaiono già rappresentate le aspirazioni e le contraddizioni dell'uomo moderno. Dopo la composizione della [...] col padre, a Pesaro, Urbino e (1559) a Venezia. Tra il 1560 e il 1565 seguì a Padova (e per due anni a Bologna) studîdi diritto e poi di filosofia ed eloquenza; intanto componeva un poema in ottave in 12 canti, il Rinaldo (1562), e versi amorosi ...
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Nome sotto cui è noto il filosofo e teologo Paolo Nicoletti (Udine 1368 circa - Venezia o Padova 1428 o 1429). Eremitano, studiò a Oxford e Padova, ove divenne professore (1408); ambasciatore della Repubblica [...] si dimostra seguace dell'averroismo di Sigieri di Brabante e di Giovanni di Jandun; d'ispirazione occamistica i suoi trattati di logica, tra i quali di particolare importanza la Logica magna, adottata come testo d'insegnamento nell'univ. diPadova. ...
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trucco e parrucco (Trucco e Parrucco, trucco-parrucco) loc. s.le m. inv. 1. Nel mondo dello spettacolo, l’insieme delle operazioni di cura dell’aspetto, e in particolare il trucco e l’acconciatura di modelle e modelli, attrici e attori ecc.;...
etereo1
etèreo1 (ant. etèrio) agg. [dal lat. aethereus, variante di aetherius, gr. αἰϑέριος]. – 1. a. Dell’etere, secondo la concezione degli antichi (v. etere1): sostanza e., materia e.; la regione e.; negli spazî eterei. b. poet. Del cielo:...