Pensatore greco (n. 185 circa - m. 110 circa a. C.). Scolaro di Diogene di Seleucia, è il principale rappresentante (insieme a Posidonio che fu suo scolaro) di quello stoicismo eclettico che va sotto il [...] il pensiero di P., specialmente per quel che concerne l'ideale della costituzione mista), contribuendo alla diffusione delle concezioni stoiche presso i Romani. Anche la cultura filosofica di Cicerone deriva in larga misura da lui e dal suo scolaro ...
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Scienza greco-romana. Meteorologia
John Vallance
Meteorologia
All’inizio del suo trattato dedicato alla ‘meteorologia’, Aristotele afferma di voler esaminare la parte delle ricerche fisiche alla quale [...] (IV B, 13, 1) è usata dagli uomini avidi e smodati per conservare il loro cibo e il loro vino; il saggio stoico, invece, deve ricercare la cultura piuttosto che la sua sorella illegittima, il lusso, studiando le sue origini, e non il suo valore ...
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NORDEN, Eduard
Filologo, nato a Emden il 21 settembre 1868, professore nelle università di Greifswald, di Breslavia e dal 1906 di Berlino. È certamente uno dei maggiori filologi viventi.
Opera sua maggiore [...] Theos (Lipsia 1913; 2ª ed., ivi 1929), indagante i legami formali tra la predicazione paolina e la diatriba cinico-stoica. Altri suoi principali studî: Vergils Aeneis VI. (Lipsia 1903); Die lateinische Literatur in ihrem Übergang vom Altertum zum ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Gli elementi fondamentali adottati [...] il cristianesimo in modo da renderlo intelligibile agli interlocutori pagani, utilizzavano il concetto di lógos (che nella filosofia stoica era forza razionale presente nel mondo e negli individui) per identificarlo con Gesù Cristo, il Lógos o Verbo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La circolazione delle opere: i papiri filosofici e logici
Maria Serena Funghi e Ermelinda Valentina Di Lascio
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in [...] ad opere aristoteliche), forse scettica (P.Louvre E 7733 recto II secolo a.C.), epicurea (P.Heid. 1740 recto, P.Oslo 1039 del II), stoica (P.Mil.Vogliano 1241 recto del II sec.), a dialoghi di tipo socratico (P.Köln V 205 del III sec. a.C., PSI XI ...
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PALEMONE, Q. Remmio (Q. Remmius Palaemon)
Gino Funaioli
Grammatico fiorito sotto la dinastia Giulia, maestro di Persio e di Quintiliano. Nato di bassa origine a Vicenza, dopo manomesso giunse a grande [...] s'appoggiò bensì al tipo già esistente dell'ars romana, ma la riplasmò di spiriti e di contenuto: non più orientazione stoica, sì alessandrina sulle orme di Dionisio Trace (v.). Di là dalle magre linee di Dionisio, fu tuttavia trattata ampiamente da ...
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STRABONE (Στράβων, lat. Strabo)
Plinio FRACCARO
Storico e geografo greco, nato ad Amasia, città del Ponto, poco prima del 60 a. C. (64-63?). Apparteneva a ragguardevole famiglia e ricevette un'educazione [...] .), egli udì il peripatetico Senarco di Seleucia e il grammatico Tirannione di Amiso: egli si professava seguace della scuola stoica. In Roma visse parecchi anni. Qualche viaggio egli aveva compiuto da giovane nell'Asia Minore; da Roma si spinse sino ...
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1. Filosofo stoico della seconda metà del sec. II a. C., scolaro di Diogene di Seleucia.
Quel che conosciamo delle sue dottrine mostra notevoli divergenze dal pensiero stoico ortodosso, le quali anticipano [...] della divinità, sia pure eterea ed agente sul mondo, ma da esso distinta. Così, infine, combatté la dottrina stoica della conflagrazione periodica del cosmo, sostenendone l'eternità: mentre accettò senz'altro quella del fato, dell'εἱμαρμένη. Boeto ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Raccontare l'altro: dal poema astrologico al mito di Alessandro
Donatella Puliga
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Dopo la morte di Augusto [...] con gli uomini, sulla base di una impostazione stoica assai più coerente con gli orientamenti culturali dell’ teorico di giustificazione della disciplina che aveva offerto la filosofia stoica aveva offerto con la sua concezione del mondo visto come ...
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Filosofo stoico del sec. III a. C., scolaro di Zenone di Cizio. Allontanatosi alquanto, nelle sue dottrine, da quelle del maestro e dall'interpretazione, che poi divenne canonica per lo stoicismo antico, [...] attitudine razionale di fronte alle apparenze". Di qui una sorta d'intellettualismo, che non quadrava con la sopravalutazione stoica della pratica e doveva esser la prima origine di quella distinzione del fine supremo (il τέλος, posto nella sapienza ...
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stoico
stòico agg. e s. m. [dal lat. stoĭcus, adattam. del gr. στωϊκός «che appartiene alla filosofia della Stoa»] (pl. m. -ci). – 1. Dello stoicismo, relativo o appartenente alla scuola filosofica fondata da Zenone di Cizio (per l’origine...
stoa
stòa s. f. [adattam. del gr. στοά «portico» (v. la voce prec.)]. – Nell’antica Grecia e in partic. ad Atene, lungo portico che serviva per il passeggio all’ombra e al coperto o come luogo di pubblico ritrovo: intorno all’ara ... Sorsero...