La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] e società in Italia.
Temi rilevanti nella sociolinguistica italiana sono stati (e sono): il rapporto fra la lingua nazionale e i apprendimento scolastico come il francese, l’inglese, lo spagnolo fungono da lingue veicolari. Presto però (anche a causa ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] , il francese e lo spagnolo le trasformazioni fonetiche intervenute tra
In posizione atona il precedente schema si riduce a cinque elementi, perché fuori d’accento è stata neutralizzata l’opposizione tra medie chiuse e aperte:
(2) ī > /i/, ĭ, ...
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La Sicilia, buona parte della Calabria e il Salento (la parte meridionale estrema della Puglia) formano l’area linguistica definita meridionale estrema. Tale territorio trova proprio nella sua posizione, [...] di lungo corridoio senza sbocco.
Accanto a quello greco, numerosi sono stati anche altri apporti linguistico-culturali: dal latino all’arabo, dal provenzale allo spagnolo, senza dimenticare la diffusa e ancora visibile presenza albanese in Calabria ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] con il 21° volume. La lessicografia italiana del Novecento è stata particolarmente vitale a Firenze, Roma e Torino. A Firenze, con con schede sui dizionari italiani per francese, inglese, spagnolo, tedesco, Bologna, Zanichelli.
Masini, Andrea (2010), ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] dell’Arcadia (1690).
La divisione territoriale italiana in stati regionali o in viceregni stranieri non ostacola la circolazione messe di romanzi tradotti da lingue straniere, soprattutto dallo spagnolo nel caso di romanzi picareschi, e dal francese, ...
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Un italianismo è un prestito dall’italiano (➔ prestiti) a un’altra lingua (oltre ai prestiti veri e propri, diretti e indiretti, si considerano anche l’induzione, i ➔ calchi e lo pseudoprestito). Non sempre [...] sich doch! Un calco può essere parziale, quando una parte è stata presa a prestito, l’altra tradotta, per es. ted. ), sc davanti a e e i ([ʃ]) con ş(şirop). In spagnolo, gli italianismi amici e chianti vengono scritti amichi e quianti (port. ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] , giudicato dal Renier "uno dei migliori studi che siano stati fatti sulla corte Estense, dai tempi del Muratori e dei d'essere rappresentati nella sua attività anche il dominio spagnolo, con un diligente Catalogo dei codici spagnuoli della Biblioteca ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] Naudet 2005 per il francese; Casielles-Suárez 2003 per lo spagnolo; per importanti differenze fra le lingue romanze, cfr. Simone [...] che è alla base della lingua italiana ed erano stati accolti anche nelle varie norme scritte regionali [...] ma non ...
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Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] più di ogni altro ha dato impulso a questo processo è stato l’invenzione e l’affermazione della stampa (➔ editoria e 2º, pp. 41-79.
D’Agostino, Alfonso (1994), L’apporto spagnolo, portoghese e catalano, in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. ...
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In linguistica il termine europeismo ha vari significati. Possono essere definiti europeismi tratti comuni a più lingue d’Europa, ma anche elementi formativi di parole (come prefissi e suffissi), locuzioni [...] Hinrichs 1999).
Sull’esempio della lega linguistica balcanica sono poi state identificate altre leghe linguistiche, e via via che l’Europa , al fatto che la maggioranza di chi parla inglese, spagnolo e portoghese vive oggi fuori d’Europa e che la ...
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spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...
parlare2
parlare2 v. intr. [lat. mediev. parabolare, *paraulare, der. di parabŏla (v. parola)] (aus. avere). – 1. a. Pronunciare suoni articolati, dire delle parole: il bambino comincia già a p., ha parlato presto, tardi; di solito, le bambine...