Comune della prov. di Rimini (53,4 km2 con 3000 ab. nel 2008, detti Leontini). Il centro è situato a 589 m s.l.m. sul versante destro della Val Marecchia, nel Montefeltro, a 73 km da Pesaro. Sorge sopra [...] da Cesare Borgia (1516) e da Lorenzo de’ Medici, nel 1521 tornò ai Della Rovere. Nel 1631 entrò definitivamente nello Statopontificio, cui lo tolsero dopo un breve assedio le truppe cisalpine (1797) e, definitivamente (1860), le truppe italiane. ...
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Comune della prov. di Latina (142,3 km2 con 36.257 ab. nel 2008). La cittadina è situata in una pianura litoranea fra il Mar Tirreno e i Monti Aurunci, presso il lago omonimo. Lo sviluppo dell’agricoltura, [...] , fu da questa alienata a favore di Docibile e Giovanni di Gaeta nel 9° sec.; tornò a far parte dello Statopontificio nel 13° sec. e nel Trecento passò ai Caetani, che ne fecero il centro della propria potenza territoriale e politica. Incorporata ...
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Comune della prov. di Roma (71,9 km2 con 51.925 ab. nel 2008). Porto sul Mar Tirreno (a N di Roma), la cittadina è situata ai piedi dei Monti della Tolfa. Rilevante lo sviluppo industriale (cementificio, [...] castello e porto fortificato fino al 1431 quando, assediata per mare e per terra, capitolò entrando a far parte dello Statopontificio di cui divenne il massimo porto militare. Nel 1849 e nel 1867 vi sbarcarono le truppe francesi intervenute a difesa ...
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Comune della prov. di Viterbo (70,2 km2 con 8693 ab. nel 2008). Il centro è situato a 132 m s.l.m. su un poggio tufaceo che domina un’ansa del Tevere. A circa 4 km dal vecchio abitato, presso la confluenza [...] agli Orsini; tornati da Avignone (1378), i papi recuperarono la città che da allora fece parte stabilmente dello Statopontificio, tranne le parentesi del dominio angioino-durazzesco (inizio 15° sec.) e del periodo dell’occupazione francese, durante ...
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Uomo politico inglese (Londra 1800 - ivi 1870). Ministro plenipotenziario a Madrid, vi appoggiò il partito costituzionale (1833). Entrato nella Camera dei Lords nel 1838, partecipò (1839-41) al ministero [...] Crimea. Favorì le aspirazioni di Cavour e alla conferenza di Parigi espresse aspre critiche nei confronti dello Statopontificio e del governo borbonico delle Due Sicilie. Ministro nell'ultimo gabinetto Palmerston (1864) rappresentò l'Inghilterra nei ...
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Generale e patriota (Napoli 1770 circa - Terracina 1849). Entrato nell'esercito napoleonico partecipò alle campagne d'Egitto (1800) e di Spagna (1808). Nel 1820 aderì ai moti rivoluzionarî, per cui dovette [...] . Tornato in Francia servì nell'esercito regolare fino al collocamento a riposo (1844). Raggiunse nel 1848 lo StatoPontificio, avendo avuto l'incarico di formare una legione di volontarî che partecipasse alla lotta contro gli Austriaci. Nella ...
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Comune della prov. di Roma (18,4 km2 con 18.060 ab. nel 2007), sui Colli Albani. È una delle più antiche città del Lazio, Aricia, nel cui territorio era il santuario federale della lega latina. Assoggettata [...] a Roma nel 338 a.C., divenne municipio. Nel Medioevo appartenne ai conti di Tuscolo, ai Malabranca, allo Statopontificio, infine ai Savelli, che la vendettero nel 1661 ai principi Chigi. Questi vi fecero erigere, oltre alla propria residenza (il ...
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Comune della prov. di Pesaro e Urbino (226,2 km2 con 8963 ab. nel 2007).
Il sito preistorico umbro, ad Cale (o Callium), fu vicus romano; conquistato dai Goti (554) e dai Longobardi (751), passò (774) [...] comune nel 13° sec. ed entrato nella sfera d’influenza dei signori di Montefeltro (14° sec.), restò incorporato al ducato di Urbino fino a quando questo fu ceduto allo Statopontificio (1631). Fu sede di una delle prime tipografie d’Italia (1475). ...
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Comune della prov. di Ravenna (79,5 km2 con 16.195 ab. nel 2007).
Nel sec. 10° feudo dei conti Malvicini, divenuta comune nel 13° sec., sottraendosi alla signoria dei Malabocca, passò ancora ai Bolognesi [...] (1256), ai conti di Cunio (1277), ai Manfredi (1329), a Guido Novello da Polenta e nel 1368 alla Chiesa. Nel 1380 entrò a far parte dei domini estensi e nel 1598 passò definitivamente allo Statopontificio; Leone XII la elevò a città (1828). ...
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Prelato (Napoli 1450 circa - Roma 1516), protetto da Ludovico il Moro, fu creato cardinale (1489) e subito si distinse per abilità diplomatica e sfarzo di vita mondana; sostenitore di Alessandro VI, amico [...] , firmò l'intimazione del Concilio di Pisa (1512), mentre appoggiava Luigi XII di Francia nell'azione contro lo Statopontificio, onde fu scomunicato. Più tardi abiurò, riebbe quindi gli onori cardinalizî e divenne ufficialmente il protettore della ...
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pontificio
pontifìcio agg. [dal lat. pontificius «del pontefice» (nel sign. classico della parola)] (pl. f. -cie). – Del sommo pontefice, del papa: autorità, dignità p.; sede p. (o Santa Sede); bolla p.; legato p. (v. legato2); palazzi p.,...
stato2
stato2 s. m. [lat. status -us «condizione, posizione, stabilità» (der. di stare «star fermo»)]. – 1. Lo stare, lo star fermo (in contrapp. a moto, movimento), nelle espressioni del linguaggio grammaticale: complemento di stato in luogo;...