Famiglia di banchieri originaria di Francoforte sul Meno. Il capostipite della famiglia fu Moses Amschel il quale, nella seconda metà del Settecento, a Francoforte aprì una bottega da rigattiere che aveva [...] di prestito estero agli stati (inizialmente soltanto europei poi di tutto il mondo) che necessitavano di finanziamenti in Palestina, fu interessato nello sviluppo economico del paese, fondò (1923) la Palestine Jewish Colonization Association (di cui ...
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Scrittore peruviano (n. Arequipa 1936). Voce tra le più significative della letteratura sudamericana, ha raggiunto la notorietà con i romanzi realistici La ciudad y los perros (1963; trad. it. 1967) e [...] 2003; La tentación de lo imposible, 2004; El viaje a la ficción, 2008). Nel 2009 è stata tradotta in italiano la raccolta di articoli Israel/Palestina. Paz o guerra santa (2006), in cui lo scrittore ripercorre non senza dubbi e contraddizioni le fasi ...
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Grafia francese del nome del pittore russo Mark Šagal (Vitebsk 1887 - SaintPaul-de-Vence, Nizza, 1985). Colorista audace e prestigioso, narratore sospeso fra il reale e il fiabesco, nei dipinti, ai temi [...] 1919 lavorò per il teatro ebraico di Mosca. Lasciata la Russia nel Palestina per ritrovarne impressioni, atmosfere) e, dal 1935, il motivo simbolico della crocefissione. Nel 1941, su invito del Museum of Modern Art di New York, si recò negli Stati ...
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Militare e uomo politico israeliano (Kfar Malal, Palestina, 1928 - Ramat Gan 2014). Giovanissimo (1942) aderì all'Hagānāh, la principale organizzazione militare clandestina sionista attiva in Palestina [...] -83) durante la guerra in Libano, si dimise dopo essere stato giudicato indirettamente responsabile del massacro di Palestinesi compiuto dai falangisti libanesi nei campi profughi di Ṣabrā e Šātīlā (sett. 1982), giudizio espresso da una commissione ...
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Scrittrice e giornalista (Patrasso 1856 - Napoli 1927). Compiuti a Napoli gli studî da maestra, s'impiegò nei Telegrafi dello stato, mentre cominciava a pubblicare bozzetti e novelle su giornali locali; [...] , talvolta (come in certe scene napoletane) anche di una barocca grandiosità. Fra le altre opere: Il ventre di Napoli (1884); Addio, amore! (1890); Castigo (1893); L'infedele (1897); Nel paese di Gesù (1898), ricordi di un viaggio in Palestina. ...
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Pseudonimo di uno street artist italiano (n. Senigallia 1977 ?), annoverato dal giornale The Guardian fra i dieci street artist più talentuosi al mondo. Le prime opere negli spazi urbani vengono realizzate [...] causa del messaggio provocatorio alcuni lavori di B. sono stati censurati; come nel caso del di iniziative personali e partecipazioni ad eventi e mostre come: il Murales de Octubre in Nicaragua (2005) con Ericailcane, il Santa’s Ghetto (Palestina ...
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Nome di tre sovrani assiri, dei quali i più importanti sono il primo e il terzo. Tiglatpileser I (1112-1074 a. C.) pose le basi della grande espansione del Nuovo Impero assiro, con una serie di campagne [...] d'Assiria: salito al trono dopo un periodo di decadenza, ristabilì la potenza dell'Impero, vincendo a nord lo stato urarteo di Sardur III e portando le sue armate vittoriose in Anatolia, in Siria e Palestina, dove conquistò Damasco (732 a. C.) e ...
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1. Santo; cristiano di Damasco che, in seguito a una visione, visitò s. Paolo, e imponendogli le mani gli restituì la vista e lo battezzò, rivelandogli la sua missione (Atti, 9, 10-18; 22, 12-16). Tradizioni [...] 20 giugno per i Copti. 2. Figlio di Nebedeo, chiamato Ananos da Flavio Giuseppe, creato sommo 52, tornò prosciolto in Palestina: presiedette il Sinedrio stato più sommo sacerdote in quell'anno; secondo altri, fu destituito nel 59 circa. Sarebbe stato ...
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Orientalista italiano (Napoli 1898 - Roma 1988); direttore gen. al ministero dell'Africa Italiana (1936), vicegovernatore gen. dell'AOI (1937); dal 1950 al 1954 ambasciatore a Teheran. Sia in Iran sia [...] Etiopici, 4 voll., 1936-51; Etiopi in Palestina, 2 voll., 1943-47; La letteratura etiopica, si allargano ad argomenti di letteratura comparata (Il libro etiopico dei miracoli di Maria e le Lincei (1951), della quale è stato anche presidente (1973-76). ...
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Militare e uomo politico israeliano (Degania 1915 - Tel Aviv 1981), di famiglia originaria dell'Ucraina. Giovanissimo aderì alla Hagānāh, l'organizzazione militare sionista in Palestina durante il mandato [...] parte della delegazione israeliana nelle trattative che portarono all'armistizio con la Giordania (Rodi, apr. 1949). Capo distato maggiore dell'esercito (1953-58), comandò le forze israeliane durante la campagna del Sinai (ott.-nov. 1956). Deputato ...
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statere
statère s. m. [dal lat. tardo stater -eris, gr. στατήρ -ῆρος; cfr. stadera]. – 1. Nella Grecia antica, l’insieme dei due pesi che, posti sui due piatti della bilancia, ne determinavano l’equilibrio: equivalevano a un didramma, ossia...
Nakba (nakba) s. f. Nome con cui, nella storiografia araba contemporanea, si indica l’esodo forzato di circa 700.000 arabi palestinesi dai territori occupati da Israele nel corso della prima guerra arabo-israeliana del 1948 e della guerra civile...