Le cosiddette forme colloquiali (o colloquialismi) caratterizzano il dialogo informale e spontaneo, ovvero condizioni comunicative proprie del parlato (➔ colloquiale, lingua; ➔ lingua parlata). Esse sono [...] necessario»: per tagliare il torrone ci vuole un buon coltello; tale verbo si riferisce in particolare a determinazioni di tempo e di spazio: quanto ci vuole per arrivare a Napoli?;
(c) Entrarci «avere a che fare / vedere»: non c’entra niente «non ...
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Odonimo è il termine indicante il nome proprio assegnato a una via, a una piazza, a ogni «area di circolazione», cioè «ogni spazio (piazza, piazzale, via, viale, vicolo, largo o simili) del suolo pubblico [...] via Urbana in onore di papa Urbano VIII e nel 1639 una via Giulia per celebrare il cardinale Giulio Sacchetti, a quel tempo legato papale a Bologna (Fanti 20002).
Dopo l’unità d’Italia molti nomi di strade furono cambiati per introdurre intitolazioni ...
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Tra tutti i tipi di comunicazione audiovisiva e trasmessa (➔ lingua e media), il più rappresentativo è quello televisivo, per la numerosità degli utenti, gli investimenti che comporta e la ricaduta sulla [...] voci ed espressioni colloquiali o regionali, ammesse solo negli spazi comici del varietà.
Vista in diacronia, la lingua e una maggiore tolleranza nei confronti di forme un tempo ritenute erronee. Anche il trionfo del parlato conversazionale e ...
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Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] ; tradizione; mistica») non ha come tramite i ghetti. Uno spazio a parte merita kasher (ebr. post-biblico kašer «idoneo»), es., giudeo-veneziano in cagnaro «in malora», che un tempo doveva appartenere al veneziano o al veneto comune), parole che ...
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Ludovico Antonio Muratori nacque a Vignola, nel ducato di Modena, il 21 ottobre 1672. La sua preminente vocazione di storico (cui si devono opere decisive come la raccolta dei Rerum Italicarum Scriptores [...] Medii Aevi, i 12 degli Annali d’Italia) gli lasciò spazio per occuparsi di letteratura ed estetica, religione e archeologia, , e l’ineluttabilità di un suo continuo adeguamento ai tempi. Gli scritti creativi di Muratori, secondo ➔ Graziadio ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] minute relazioni nel tempo e nello spazio nel mentre se ne osserva ogni minima manifestazione nel tempo. Il che vuol lato, all'attenzione per le questioni linguistiche dell'Italia del tempo. Con La formazione degli idiomi letterari, in ispecie dell' ...
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Si chiamano dimostrativi tutti quegli elementi ➔ deittici la cui interpretazione presuppone necessariamente il riferimento a componenti della situazione comunicativa (➔ contesto). Della categoria dei dimostrativi [...] luogo (qui, qua, lì, là). I dimostrativi possono identificare oggetti o persone, punti dello spazio circostante, momenti nel tempo. Per interpretarli, in particolare, è necessario rifarsi alle coordinate spaziali dell’enunciazione: essi identificano ...
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I diminutivi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) per derivazione il cui significato è genericamente attenuativo. L’attenuazione ha esiti diversi a seconda della base di derivazione. Rainer (1990: [...] estensione riunisce sia lunghezza (estensione nello spazio) che durata (estensione nel tempo).
Le scale tengono conto, oltre tipo continuativo, denotano cioè azioni che si protraggono nel tempo senza dare adito a uno stato risultante (Bertinetto 2004 ...
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Un linguaggio tecnico della gastronomia si può datare per l’italiano già ai primi secoli (sicuramente agli inizi del Trecento), molto prima cioè della circolazione di ricettari classici, dai trattati rinascimentali [...] la struttura paratattica, ecc.) e in cui trovano spazio ricette di varia provenienza, fino al massiccio infraciosamento cannolo siciliano.
Alcuni termini, già antichi, indicano nel tempo preparazioni diverse, come nel caso dei maccheroni, che in ...
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Intendiamo con repertorio linguistico l’insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante; nel primo caso si parla di repertorio comunitario, nel secondo di [...] condivisione del modo in cui queste si ripartiscono lo spazio comunicativo; le comunità scelgono quali codici isolare nel 2003: 437).
I repertori sono soggetti a variazione nel tempo: i singoli parlanti possono incrementare il numero di codici ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...