Disturbo della deglutizione, che diventa dolorosa, difficile o impossibile. Il meccanismo d’insorgenza è vario: psicogeno (stati isterici, ossessivi ecc.), funzionale (acalasia) o organico; quest’ultimo [...] ecc.), nonché da molte malattie neurologiche.
La d. si dice paradossa quando si manifesta per i liquidi e non per i solidi. La d. lusoria (da lusus naturae) consegue a compressione dell’esofago da parte di grossi vasi anomali (per es., succlavia ...
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Tumore benigno a struttura complessa caratterizzato dalla presenza di più tessuti nei quali può essere ravvisata una differenziazione organoide più o meno evoluta (cisti dermoidi ed epidermoidi, abbozzi [...] lo più sono presenti alla nascita o si manifestano nel periodo immediatamente successivo, in forma di tumori solidi o cistici, ad accrescimento lento, non infiltrante, ma progressivo. La cura consiste nella asportazione chirurgica. Teratoide Tumore ...
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Fisica e tecnica
L’azione su un corpo, detta anche pressione (➔), da parte di forze le quali tendono a provocarne lo schiacciamento. Nella meccanica applicata è di grande importanza lo studio del comportamento [...] di provocare una diminuzione di volume del corpo, di solito rilevante nei gas, data la loro elevata compressibilità, e minima nei solidi e nei liquidi. Mediante c. si può ottenere la liquefazione di un gas (purché sia a temperatura inferiore a quella ...
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Embolia
Sergio Stipa
In medicina, il termine embolia (dal greco ἔμβολος, "ciò che si inserisce") è riferito all'improvvisa ostruzione di un vaso sanguigno determinata da sostanze di natura varia, dette [...] alterazioni regressive (infarto) nei tessuti divenuti ischemici. L'embolo trasportato nella corrente sanguigna è un materiale insolubile, di natura solida, liquida o gassosa, che va a occludere vasi di calibro inferiore al suo proprio. Gli emboli ...
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INQUINAMENTO (inquinamento atmosferico, App. III, 1, p. 884)
Giovanni Battista Marini-Bettolo
Emilio Gerelli
Dino Marchetti
Ugo Facchini
L'i. è la presenza in un determinato ambiente limitato o circoscritto [...] (r.d. 27 luglio 1934, n. 1265), il quale dispone che quando vapori, gas o altre esalazioni, scoli di acque, rifiuti solidi o liquidi provenienti da manifatture o fabbriche possono riuscire di pericolo o di danno per la salute pubblica, il sindaco ...
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Scienza che studia gli equilibri raggiunti nella materia che fluisce o si deforma per effetto di uno stato di sollecitazione. Le sue basi furono poste da E.C. Bingham nel 1928, con l’obiettivo di conferire [...] sismiche e delle oscillazioni libere, e mostrano che alle alte frequenze sia la litosfera sia il mantello si comportano come solidi elastici. Su scale di tempi più lunghe (>1000 anni), confrontando i dati di variazioni relative del livello del ...
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Si definisce a. il calo dei valori emoglobinici al di sotto dei 13 g/dl nell’uomo e di 12 g/dl nella donna. Il mantenimento di tali valori e della massa eritrocitaria dipende da un complesso equilibrio [...] rientrano: a) a. da occupazione dello spazio midollare (localizzazioni midollari di tumori ematologici o metastasi da tumori solidi); questa forma di a. definita come mieloftisica è indicativa di una patogenesi con due meccanismi principali: da un ...
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Biologia
Si dice a. cellulare (v. fig.) l’interazione fra le cellule in organismi pluricellulari che si verifica a opera di specifiche molecole proteiche. Queste interazioni, responsabili del mantenimento [...] che dipendono, oltre che dalla natura, anche dallo stato di aggregazione dei corpi a contatto. L’a. tra corpi solidi è apprezzabile soltanto in casi particolari, perché solo poche molecole dei due corpi si trovano a distanze sufficientemente piccole ...
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Agraria
Operazione consistente nell’estrarre dal terreno l’apparato radicale di una pianta (di norma cresciuta in semenzaio), eventualmente insieme col pane di terra, e nel collocare la pianta a dimora. [...] o di fegato. Il t. contemporaneo dallo stesso donatore del midollo osseo e del fegato o di un altro organo solido potrebbe infatti indurre nel ricevente un’analoga forma di parziale tolleranza immunologica, che renderebbe possibile la riduzione o ...
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GHEDINI, Giovanni
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Mirano, nell'entroterra veneziano, il 31 dic. 1877 da Giuseppe, avvocato, e da Elena Tommaseo, cugina di Nicolò. Conclusi con il conseguimento della [...] patologica diretto da P. Foà, allora incaricato anche dell'insegnamento della batteriologia, con la cui scuola instaurò solidi e proficui rapporti. Nell'ateneo torinese frequentò, nello stesso periodo, anche l'istituto di parassitologia diretto da ...
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solidare
v. tr. [dal lat. solidare, der. di solĭdus «solido»] (io sòlido, ecc.), ant. – Rendere solido; in senso fig., consolidare, rafforzare (anche nella forma intr. pron. solidarsi).
solidismo
s. m. [der. di solido1]. – Corrente medica sviluppatasi nel sec. 19° che, in opposizione all’umoralismo, tendeva a ravvisare l’origine delle malattie nelle alterazioni degli organi solidi, cioè sulla base dell’anatomia patologica.