alogenuro alchìlico Composto binario formato da un alogeno e da un radicale alchilico. Gli a.a. inferiori sono gassosi, quelli superiori liquidi o solidi a temperatura ambiente. L'atomo di alogeno è facilmente [...] sostituibile e perciò gli a.a. rappresentano importanti intermedi in chimica organica, usati per introdurre un gruppo alchilico in un composto. Gli a.a. vengono preparati per addizione di acidi alogenidrici ...
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shape selectivity
Andrea Ciccioli
Espressione usata per qualificare un particolare tipo di catalisi (catalisi per selettività di forma), caratteristica di alcuni catalizzatori solidi zeolitici. La catalisi [...] per shape selectivity è basata sul fatto che alcune zeoliti possiedono all’interno della struttura cristallina una rete di pori, cavità e canalicoli di dimensioni uniformi e simili a quelle delle molecole ...
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Materia soffice
Stefano Carrà
La locuzione materia soffice viene generalmente utilizzata per definire i materiali che, pur presentandosi in fase condensata, non sono né liquidi semplici né solidi cristallini. [...] si produce una tensione. In ogni caso le energie in gioco sono di gran lunga minori di quelle richieste nelle compressioni dei solidi cristallini, e sono nell'ordine di kT (k è la costante di Boltzmann e T la temperatura assoluta), che rappresenta l ...
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silanolo Composto organico del silicio, contenente almeno un gruppo ossidrilico direttamente legato all’atomo di silicio: per es. (CH3)3SiOH ecc. I s., liquidi o solidi, sono facilmente condensabili in [...] ambiente sia acido sia basico, con formazione di silossani e acqua; l’idrogeno dell’ossidrile può essere sostituito con un metallo alcalino con formazione di silanolati; s. contenenti due o tre ossidrili ...
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topochimica La parte della chimica che studia reazioni localizzate, che avvengono cioè su una parte limitata di un sistema solido, per es., processi d’invecchiamento, reazioni fra solidi, reazioni fra [...] colloidi ecc ...
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FLOTTAZIONE
Gennaro Volpicelli
(v. fluttuazione, XV, p. 572; App. I, p. 603)
Le dimensioni di un'apparecchiatura di f. che sia idonea a realizzare una desiderata separazione del sistema da trattare [...] in una cella di volume V fornisce non solo la quantità flottata nell'unità di tempo Qi, ma anche la concentrazione fi di ciascun solido nel flottato. Difatti è:
Qi = ri V [3]
fi = Qi/ΣQi = ri/Σri = kici/Σkici [4]
in cui il simbolo Σ sta a indicare ...
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Prodotti organici naturali o sintetici caratterizzati dal possedere più o meno spiccate proprietà plastiche, oltre che buone proprietà isolanti elettriche.
Le r. naturali sono materiali organici solidi [...] o semisolidi, di peso molecolare elevato ma spesso indefinito, e caratterizzati da specifiche proprietà meccaniche (tendenza a scorrere quando sottoposte a tensione, intervallo di fusione, frattura concoidale); ...
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Debye Peter Joseph
Debye ⟨dëbèië⟩ Peter Joseph (→ Debije, Petrus Josephus Wilhelmus) [STF] (Maastricht 1884 - Ithaca, New York, 1966) Prof. di fisica teorica nelle univ. di Monaco, Zurigo, Utrecht e [...] molecolari: II 35 b. ◆ Frequenza di D.: v. calore specifico nei solidi: I 443 b. ◆ Funzione di D.: dà il fattore di D.-Waller : IV 738 e). ◆ Funzione universale di D.: v. fononi nei solidi: II 672 e. ◆ Lunghezza, o distanza, di D.: grandezza che ...
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Chimico (Edimburgo 1850 - Hampstead, Londra, 1924), direttore del laboratorio di ricerche sui combustibili di Glasgow, autore di importanti ricerche sui combustibili e sulle proprietà e sulla struttura [...] dei solidi (Aggregation and flow of solids, 1921). ...
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Secondo la legge delle proporzioni costanti di Proust (1892), "Quando due o più elementi si combinano tra loro per formare un composto chimico, l'unione avviene sempre in un rapporto fisso e invariabile". [...] microscopia elettronica, le spettroscopie LEED, SIMS e altre ancora, alcuni anni fa non ancora disponibili.
Quando si parla di difetti nei solidi non-s., si deve distinguere tra macrodifetti e microdifetti, anche se è ormai ben noto che i due tipi di ...
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solidare
v. tr. [dal lat. solidare, der. di solĭdus «solido»] (io sòlido, ecc.), ant. – Rendere solido; in senso fig., consolidare, rafforzare (anche nella forma intr. pron. solidarsi).
solidismo
s. m. [der. di solido1]. – Corrente medica sviluppatasi nel sec. 19° che, in opposizione all’umoralismo, tendeva a ravvisare l’origine delle malattie nelle alterazioni degli organi solidi, cioè sulla base dell’anatomia patologica.