Filosofo greco; insieme con l'amico Menedemo trasferì a Eretria la scuola socratica fondata da Fedone di Elide, la quale da allora fu detta "scuola di Eretria". Morì verso il 278 a. C. ...
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cirenàici Seguaci del filosofo greco Aristippo di Cirene (ca. 435 - 366 a.C.). Tale movimento filosofico, di derivazione socratica e sofistica, riteneva che il bene coincidesse con il desiderabile e il [...] piacevole, e il piacere (edonè) fosse il fine dell'azione. Nell'ambito di tale edonismo, tuttavia, i c. miravano all'autarchìa, ossia al dominio di sé pur nell'appagamento del desiderio. I c. concordavano ...
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Filosofia
L’originario significato del termine i., dissimulazione e insieme anche interrogazione, si conserva solo nell’espressione i. socratica. Il carattere dell’i. contraddistingue anzitutto il procedere [...] speculativo di Socrate, che con la sua dichiarazione di ignoranza smaschera la presunta sapienza altrui mostrandola inferiore al suo stesso sapere di non sapere; compenetra poi anche il pensiero platonico, ...
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Dottrina che considera naturale per l’uomo la felicità (gr. εὐδαιμονία) e assegna alla vita umana il compito di raggiungerla; va distinta dall’ edonismo, che pone tale compito nel conseguimento del piacere [...] immediato. Eudemonistica è la dottrina socratica del ‘bene-attraente’ e dell’identità di virtù e felicità, ed è anche l’ideale di Aristotele, per il quale la felicità è perfezione individuale, come attuazione delle proprie capacità, il cui culmine ...
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Senso di viva soddisfazione che deriva dall’appagamento di desideri fisici o spirituali o di aspirazioni di vario genere. In senso assoluto (come trad. del gr. ἡδονή e del lat. voluptas), è contrapposto [...] supremo della vita.
Filosofia
La considerazione filosofica della natura del p. è oggetto di discussione vivacissima già nell’età socratica, in cui costituisce il tema fondamentale dell’antitesi fra etica cinica, che considera il p. come il massimo ...
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Filosofo greco del sec. 5º a. C., uno dei principali rappresentanti della prima generazione della sofistica antica. Dalla tradizione gli vengono attribuite due opere di cui si conoscono solo i titoli (Περὶ [...] originarie ipostatizzazioni di beni naturali), la morte (inavvertibilità soggettiva di essa) e la sinonimica (l'arte di distinguere i significati di parole affini), in cui è stato visto talvolta un anticipo della socratica distinzione dei concetti. ...
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KUHN, Helmut
Giovanni Crapulli
Filosofo tedesco, nato a Lüben, Slesia, il 23 marzo 1899; consegue a Berlino la libera docenza nel 1930 con la tesi Die Kulturfunktion der Kunst, pubblicata nel 1931. [...] alla filosofia attraverso l'estetica (M. Dessoir). Sin dall'inizio, con la ricerca sull'origine della metafisica nella domanda socratica sul bene, si afferma preponderante l'istanza dell'essere. È nel campo della coscienza morale che si apre la via ...
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virtù Disposizione a fuggire il male e fare il bene, perseguito questo come fine a sé stesso, al di fuori di ogni considerazione di premio o castigo.
Filosofia
Per i Greci più antichi il termine ἀρετή [...] la v., reperendola nell’identità tra v. e conoscenza, a cui le varie v. particolari si riducono. Sviluppando l’impostazione socratica, Platone concepisce la v. come capacità di attendere a una funzione determinata e individua tante v. quante sono le ...
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I pensatori del primo periodo della filosofia greca, antecedente all’età socratico-platonica. Il termine si è imposto nell’uso soprattutto per effetto dell’opera di H. Diels, che intitolò la silloge delle [...] , che pone in primo luogo il problema della natura, cercando di spiegare l’origine e l’essenza delle cose, mentre nella fase socratica è il problema dell’uomo che viene in primo piano (e da questo punto di vista si spiega come la designazione di p ...
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VERITÀ
Bruno Nardi
È l'intrinseca coerenza e forza logica del giudizio, che, secondo Aristotele, "afferma essere quello che è, e non essere quello che non è". Ma sebbene il vero e il falso siano formalmente [...] nella conoscenza scientifica, necessaria e immutabile. L'opposizione persiste in Platone il quale, attraverso la dottrina socratica del concetto, attribuisce alla verità un'esistenza oggettiva eterna e necessaria (idea), che il pensiero cristiano ...
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socratico
socràtico agg. e s. m. [dal lat. Socratǐcus, gr. Σωκρατικός] (pl. m. -ci). – Di Socrate, il filosofo ateniese del 4° sec. a. C.: il pensiero s., la dottrina s.; proprio dell’insegnamento di Socrate: metodo s., il metodo dialogico...
ironia
ironìa s. f. [dal lat. ironīa, gr. εἰρωνεία «dissimulazione, ironia», der. di εἴρων -ωνος «dissimulatore, finto»]. – 1. In origine, finzione (e insieme anche interrogazione): questo sign. si conserva solo nell’espressione i. socratica,...