virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] venerata in un tempio a esse dedicato.
È la riflessione filosofica a proporre un nuovo significato di virtù. La svolta è avvenuta con Socrate che, a differenza dei filosofi a lui anteriori, incentra la sua indagine non sulla natura, ma sull’uomo ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] è quello filosofico-religioso. Se i filosofi pitagorici furono i primi a elaborare una versione dell'ascetismo, Socrate è stato spesso rappresentato come un asceta e le filosofie ellenistiche ‒ soprattutto lo stoicismo ‒ prevedevano pratiche ...
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Contrattualismo
John Dunn
Introduzione
L'idea di contratto o accordo ha avuto un ruolo centrale nel pensiero politico occidentale in due importanti momenti storici e in relazione a due questioni fondamentali. [...] tra gli uomini si trova tuttavia in un breve dialogo di Platone, il Critone. In quest'opera il maestro di Platone, Socrate, espone le ragioni per le quali egli deve accettare la condanna a morte inflittagli dai giudici della sua città natale, Atene ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] e di divina punizione: l'uomo non deve misurarsi con il dio e in generale con ciò che per natura lo sopravanza. Socrate ne fece il punto di partenza della sua indagine, al tempo stesso morale e psicologica, relativa alle credenze e all'umano sapere ...
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universale e particolare
Paolo Casini
Il tutto e la parte
La distinzione tra un’idea o una cosa universale e un’idea o una cosa particolare, intuitiva nel linguaggio corrente, pone non pochi problemi [...] cioè di anteporre oculatamente la sfera dell’interesse privato a quella dell’interesse pubblico.
Dal punto di vista logico
Socrate argomentava sotto i portici di Atene distinguendo i concetti universali dai concetti particolari: la giustizia in sé e ...
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sillogismo Termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica (s. categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime [...] proposizione (e che è un termine generale, per es., ‘uomo’ o ‘uomini’, o anche, talvolta, un termine singolare, per es., ‘Socrate’) e l’altro che ha la funzione di predicato (ed è sempre un termine generale); b) premesse e conclusione possono essere ...
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Dottrina che si caratterizza per la totale negazione dei valori e dei significati elaborati dai diversi sistemi filosofici.
Il n. nella filosofia tedesca
Il termine (nella forma ted. Nihilismus) comparve [...] e originale delle precedenti. Le radici del n. sono ritrovate nella svolta avutasi in Grecia con Euripide e con Socrate, quando l’aspetto dionisiaco della vita fu sopraffatto e occultato da quello apollineo e si pretese di trovare nell’intelligenza ...
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sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C.
Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, [...] , in campo gnoseologico e più ancora in quello etico-politico-giuridico, che già aveva determinato la reazione di Socrate, e che nella ‘eristica’ decade addirittura ad arte della pura confutazione verbale (Eutidemo, Dionisodoro). Di qui la polemica ...
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scetticismo Genericamente, l’atteggiamento di chi esclude la possibilità di una conoscenza assoluta delle cose e del raggiungimento della verità. In particolare, in filosofia, la dottrina delle diverse [...] donde anche il nome di ‘accademici’ a essi attribuito) che, sviluppando motivi aporetici presenti già nel pensiero di Socrate e Platone, concentrarono la loro critica sul concetto stoico di fantasia catalettica su cui si fondava l’assenso, proponendo ...
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pragmatismo
Paolo Casini
La filosofia delle azioni e dei fatti
Il pragmatismo (dal greco pràgma «azione», «fatto») è una corrente filosofica che si sviluppò tra la fine del 19° e gli inizi nel 20° secolo [...] linguistica di Peirce
Il pragmatismo è un metodo, affermò James, che ha i suoi precedenti nel perpetuo interrogare di Socrate e nell’analisi linguistica tipica dell’empirismo inglese. Charles Sanders Peirce, nel saggio Come rendere chiare le nostre ...
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socratico
socràtico agg. e s. m. [dal lat. Socratǐcus, gr. Σωκρατικός] (pl. m. -ci). – Di Socrate, il filosofo ateniese del 4° sec. a. C.: il pensiero s., la dottrina s.; proprio dell’insegnamento di Socrate: metodo s., il metodo dialogico...
presocratico
presocràtico agg. e s. m. [comp. di pre- e socratico] (pl. m. -ci). – Anteriore a Socrate, allo sviluppo della speculazione filosofica di Socrate: la fisica, la filosofia p.; filosofi p. (e, come sost., i presocratici), tutti...