CARLE, Giuseppe
Norberto Bobbio
Nacque a Chiusa di Pesio (Cuneo) il 21 giugno 1845 da Giuseppe e Maddalena Luciano, primo di tre figli, di cui il secondogenito Antonio ebbe fama come chirurgo. Compì [...] un principio di attuazione. Si tenne al corrente dei progressi dellasociologia: oltre al Wundt, da cui trasse ispirazione per la sua nella scala sociale, favorevole a una politica di educazione nazionale promossa dall'alto, aderì all'Unione liberale ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Francesco Filomusi Guelfi
Pasquale Beneduce
Il contributo originale di Filomusi Guelfi alla cultura giuridica nazionale consiste nell’aver rivisitato la tradizione enciclopedica, con il suo ambizioso [...] mente comune a tutti i popoli' e dell’accordo tra diritto naturale e diritto positivo, sia delle letture dei classici della storia antica e della letteratura, ritenuti un complemento necessario all’educazione del buon giurista. Nella città partenopea ...
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BURZIO, Filippo
Silvio Lanaro
Tommaso D'alessio
Nacque a Torino il 16 febbr. 1891 dall'ingegnere Antonio e da Enrichetta Prette. Nel 1914 conseguiva presso il politecnico di Torino la laurea in ingegneria [...] della dottrina delle élites.
Scontate le leggi sociologiche fondamentali - la legge dell'ineguaglianza e la legge di circolazione delle dimostrò anche prosatore e memorialista di discreta educazione letteraria, non privo di personali risorse ...
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AMOROSO, Luigi
Denis Giva
Nacque a Napoli il 23 maggio 1886 da Nicola e Maria Mascoli. Laureato in matematica, fu professore di matematica finanziaria negli istituti superiori di commercio di Bari e [...] .
L'opera dell'A., pur toccando vari settori dell'indagine economica e sociologica, è sostanzialmente organizzata delle miniere, del Consiglio nazionale delle ricerche e del Comitato nazionale per l'educazione, scienze ed arti. Vicepresidente dell ...
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Sociologo e giurista (Barby, Eckernförde, 1814 - Weidlingau, Vienna, 1890), prof. dapprima di diritto all'univ. di Kiel (1846), poi (1855) di scienze politiche all'univ. di Vienna; socio straniero dei [...] per lo sviluppo successivo dellasociologia tedesca, in direzione sia dellasociologia formale, sia di quella sociali, l'innalzamento del livello di vita delle classi subalterne e l'educazione, gli altrimenti inevitabili conflitti di classe; pure ...
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Sociologo (Vienna 1901 - New York 1976). Sostenitore dell'interazione tra teoria e metodo, ha fornito determinanti apporti alla metodologia della ricerca, nel tentativo di estendere metodi quantitativi [...] emigrato negli USA (1933) e titolare della cattedra di sociologia presso la Columbia University di New York della disoccupazione, le comunicazioni di massa (specie per quanto attiene al mezzo radiofonico), il comportamento elettorale e l'educazione ...
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Sessi, Frediano. – Scrittore italiano (n. Torviscosa, Udine, 1949). Traduttore e saggista, è professore di Sociologia generale nel Corso di Laurea in Educazione professionale della Facoltà di Medicina [...] Sera. Nei suoi scritti, saggi e romanzi, mette al centro le storie vere delle persone che hanno vissuto il Novecento delle guerre e dei totalitarismi, basandosi spesso su documenti e ricerche d’archivio. Tra i suoi romanzi si ricordano: L'ultimo ...
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Sessualità
Vincenzo Cappelletti
1. Citogenetica
Dalla memoria di Karl Ernst von Baer De ovi mammalium et hominis genesi, del 1827, con le prime osservazioni sull'uovo nei follicoli ovarici di un mammifero [...] Forel individua punti che acquisteranno rilievo nella seconda metà del secolo, in sociologi, demografi, educatori. Funzione naturale della sessualità e comportamenti individuali e sociali devono corrispondersi: nelle conclusioni del Forel ritroviamo ...
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«Vedi, sono capace di scrivere in tutti i modi che voglio, elegante o selvaggio, corretto o contorto»
(Wolfgang Amadeus Mozart)
Attualità di un genio
di Sandro Cappelletto
27 gennaio
In tutto il mondo [...] della ricezione e all’uso dei paradigmi retorici, largo sviluppo, nel secondo Novecento, ha avuto la sociologiadella documento di considerevole importanza per la conoscenza della prima educazione musicale ricevuta dal piccolo Wolfgang: quando infatti ...
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Xenofobia
Simonetta Tabboni
Definizione del concetto
Xenofobia (da ξένοϚ, straniero, e ϕόβοϚ, paura) significa paura dello straniero, paura che si manifesta attraverso comportamenti e atteggiamenti [...] tipici delle classi medie e che impongono l'autocontrollo, la repressione istintuale, il rispetto delle buone maniere, l'educazione dei si presta a sviluppare alcuni suggerimenti dellasociologiadello straniero colloca le manifestazioni di xenofobia ...
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educazione
educazióne s. f. [dal lat. educatio -onis, der. di educare: v. educare]. – 1. In generale, l’attività, l’opera, e anche il risultato di educare, o di educarsi, come sviluppo di facoltà e attitudini, come affinamento della sensibilità,...
famìglia s. f. [lat. famĭlia, che (come famŭlus «servitore, domestico», da cui deriva) è voce italica, forse prestito osco, e indicò dapprima l’insieme degli schiavi e dei servi viventi sotto uno stesso tetto, e successivamente la famiglia nel...