LINGUISTICA
Alberto Zamboni
(XXI, p. 207; App. II, II, p. 210; IV, II, p. 344)
Il tratto prevalente dell'ultimo decennio è dato dall'accentuazione della dialettica tra l'approccio di carattere formale [...] contatto storico e culturale (convergenza) e di diffusione/stratificazione/variazione geografica e sociale (dialettologia e sociolinguistica), anche qui non senza implicazioni diacroniche. Concetti come creolo e pidgin, pur da lungo tempo familiari ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] ➔ storia della lingua italiana). Anche a causa della mancanza di un costante e omogeneo riferimento unitario, molti centri importanti – spesso capitali degli antichi Stati nazionali – hanno sviluppato ...
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Linguista, nato a Roma il 7 gennaio 1943, morto ivi il 14 agosto 1988. Professore ordinario di glottologia all'Università "La Sapienza" di Roma (1980-1988), condusse una vasta e originale attività di ricerca [...] ); I sei lati del mondo. Linguaggio ed esperienza (1985); Storia universale della scrittura (1986); Introduzione alla sociolinguistica (1987); Dizionario di linguistica (1988); I linguaggi del sapere (postumo, 1990).
bibliografia
Bibliografia degli ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] i sistemi linguistici possono configurarsi. La variazione interna è invece venuta in primo piano grazie alle ricerche sociolinguistiche (➔ sociolinguistica), in ragione del fatto che la gran parte dei fenomeni di variazione che si constatano in una ...
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Linguista (Vilna, Polonia, 1926 - New York 1967). Studiò alla Columbia University, dove insegnò (1952-67) lingua, letteratura e cultura yiddish. Nella sua opera più importante (Languages in contact, 1953; [...] i rapporti tra due lingue usate alternativamente da uno stesso parlante, elaborando alcuni concetti divenuti poi fondamentali in sociolinguistica (quali quelli di interferenza tra lingue e di prestigio di una lingua). Altri lavori importanti dedicò ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] polarizzato e non orientato, in cui si passa linearmente (e non secondo un ordine gerarchico in base alle proprietà sociolinguistiche) da una varietà a un’altra. All’interno del continuum le varietà sono riconoscibili come zone di addensamento lungo ...
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Linguista e semitista francese (Parigi 1884 - Viroflay 1974). Allievo di A. Meillet (insieme al quale curò Les langues du monde, 1924, 2a ed. 1952), dal 1904 si dedicò alle lingue semitiche e, dopo una [...] ; Essai comparatif sur le vocabulaire et la phonétique du chamitosémitique, 1947), si occupò di storia del francese, di sociolinguistica, di linguistica generale e di storia della scrittura (La grande invention de l'écriture et son évolution, 3 voll ...
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Gergo è un termine usato comunemente per indicare una varietà di lingua (o dialetto) dotata di un lessico specifico che viene utilizzato da particolari gruppi di persone, in determinate situazioni, per [...] esprime una controcultura di opposizione e di resistenza rispetto alle norme e ai valori codificati. Applicando i parametri della sociolinguistica, Berruto (2004: 114) definisce il gergo come una varietà di lingua (o dialetto) che è marcata al tempo ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] elaborazione prima dalla dialettologia e dalla ➔ geografia linguistica di fine Ottocento e inizio Novecento, poi dalla sociolinguistica, che mise anche in evidenza che i comportamenti linguistici degli individui sono sottoposti a valutazione sociale ...
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Il concetto di standard in linguistica identifica una ➔ varietà di lingua soggetta a codificazione normativa (➔ norma linguistica), e che vale come modello di riferimento per l’uso corretto della lingua [...] Il termine standard si trova tuttavia usato spesso anche per indicare la lingua media, neutra, priva di marche sociolinguistiche; o il corpo della lingua comune diffuso in maniera indifferenziata presso un’intera comunità linguistica. Il concetto di ...
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sociolinguistica
sociolinguìstica s. f. [comp. di socio- e linguistica, sul modello dell’ingl. sociolinguistics]. – Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali; delineatosi...