L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] fatto i conti con tutte le varie tendenze e scuole della linguistica (strutturalismo, generativismo, linguistica variazionale e sociolinguistica), mantenendo tuttavia una sua specificità nel legame con la filologia e anche con la stilistica, per la ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] Ignazio, Breve storia della lingua italiana, Firenze, Sansoni, pp. 315-347 (1a ed. 1964).
Berruto, Gaetano (1987), Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Roma, La Nuova Italia Scientifica.
Berruto, Gaetano (1993), Le varietà del repertorio, in ...
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L’ordine degli elementi di una struttura sintattica (come un sintagma o una frase) è un parametro cruciale negli studi linguistici, principalmente in quelli di tipologia. A partire dalla struttura della [...] -1995, 3 voll., vol. 1° (La frase. I sintagmi nominale e preposizionale), pp. 129-239.
Berruto, Gaetano (19984), Sociolinguistica dell’italiano contemporaneo, Roma, Carocci (1a ed. Roma, La Nuova Italia Scientifica, 1987).
D’Achille, Paolo, Proietti ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] e in strati sempre più larghi della popolazione di tutte le condizioni sociali è quindi un fatto relativamente recente (➔ sociolinguistica). Ciò ha aperto spazio a processi che si manifestano con l’aumento della diversificazione interna all’italiano ...
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Per secoli l’italiano, fuori di Toscana, è stato imparato sui libri: per questo si è sottratto ai processi di trasformazione caratteristici delle lingue che si sono sviluppate dall’alto medioevo a oggi [...] , in Il cambiamento linguistico, a cura di M. Mancini, Roma, Carocci, pp. 11-88.
Loporcaro, Michele (2006), Fonologia diacronica e sociolinguistica: gli esiti toscani di -sj- e di -ce/i- e l’origine della pronuncia [‘ba:tʃo], «Lingua e stile» 41 ...
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Il nome A. ricorda quello del navigatore fiorentino Amerigo Vespucci, che esplorò le coste dell’A. Meridionale; proposto dal cosmografo M. Waldseemüller, apparve per la prima volta nel 1507 in un opuscolo [...] sono quella tipologica, che studia le caratteristiche formali comuni su base areale e non genetica, e quella sociolinguistica, con notevoli implicazioni sociopolitiche.
Preistoria
Il popolamento dell’A. avrebbe avuto inizio, secondo le conoscenze ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] ben altrimenti consolidato: per non allontanarci dall'ambito linguistico, si pensi alla fonologia, alla linguistica contrastiva, alla sociolinguistica, tutte discipline in cui vi è una larga convergenza sul tipo di materia da sottoporre a esame, sui ...
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sociolinguistica
sociolinguìstica s. f. [comp. di socio- e linguistica, sul modello dell’ingl. sociolinguistics]. – Settore della linguistica che studia i fenomeni linguistici in specifico rapporto con le diverse situazioni sociali; delineatosi...