Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] dittongo discendente di tipo /Vw/ sono in realtà estranei al sistema italiano: infatti, si tratta di dittonghi attestati esclusivamente in prestiti variazione di posizione dell’AT A (allineamento tonale) rende poi conto della presenza di un ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] a motore del mutamento fonologico latino-romanzo. Un accento musicale che pertinentizza l’altezza tonale è postulato tradizionalmente per il latino e fa sistema con il valore di pertinenza della quantità vocalica. All’opposto sta un accento romanzo ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] del significato sono pertinenti non solo il livello tonale degli enunciati, ma anche la segmentazione in entrato a far parte della norma linguistica, in quanto porzione del sistema di riferimento basilare, anche per gli usi non parlati. Tutto ciò ...
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Tradizionalmente prosodia è un termine della metrica classica, dove designa lo studio del verso (gr. prosōidía «accento, modulazione della voce», comp. di prós «accanto» e ōidḗ «canto»). Inizialmente indicante [...] durata relativa di foni con funzione distintiva nel sistema linguistico) non è collocata fra i tratti prosodici all’uso distintivo della variazione di F0 o altezza tonale. È fondamentale per le lingue tonali (o lingue a toni, ingl. tone languages, ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] , la durata delle consonanti (per gran parte del sistema consonantico italiano) può avere valore distintivo: si vedano le individui un significato o una funzione da esso veicolati. Nelle lingue tonali (come, ad es., il cinese mandarino) il compito è ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] i toni si associano alle sillabe toniche e sono detti accenti tonali (pitch accents) o AT ed etichettati con un asterisco; un accento, in Analisi prosodica. Teorie, modelli e sistemi di annotazione. Atti del II convegno nazionale dell’Associazione ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] compiuti dall’onda sonora, che viene percepito come altezza tonale. La durata rappresenta il tempo impiegato a compiere i una sillaba rispetto alle altre della catena fonica.
Nel sistema di trascrizione IPA (International phonetic alphabet; ➔ alfabeto ...
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Il termine sandhi indica i processi fonetici che intervengono tra segmenti contigui al confine di morfema o di parola: nel primo caso, si tratta di sandhi interno (alla parola) o sandhi morfologico (per [...] verificavano nel parlato erano di norma riflessi nel sistema di scrittura, diversamente da quanto accade nelle anche se si scrive nǐ in Hanyu Pinyin.
Altro es. di sandhi tonale è il cosiddetto downdrift («scivolamento»), vale a dire il fenomeno per ...
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Un inveterato luogo comune vuole l’italiano come la più adatta tra le lingue al canto, soprattutto per una ragione fonetica e una sintattica: la ricchezza di suoni vocalici, specie in fine di parola, e [...] greco, ma anche moderne, come il finlandese) che hanno un sistema quantitativo, e dunque ritmico (per l’alternanza di vocali lunghe e fondamentale per poter produrre i formanti, gli armonici tonali, che differenziano le vocali. [...] Nel parlato la ...
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L’accento grave è un tipo di ➔ accento grafico, cioè un segno diacritico che, in forma di barretta obliqua orientata in alto verso sinistra (‵), si pone sulle vocali per segnalarne la messa in evidenza [...] all’acuto, ma per ragioni timbriche di elevazione o abbassamento tonale della voce. A quest’origine si collega anche il nome .A.R.
Castellani, Arrigo (1995), Sulla formazione del sistema paragrafematico moderno, «Studi linguistici italiani» 21, 1, pp ...
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tonale
agg. [der. di tono1]. – Genericam., del tono, dei toni, che riguarda il tono. In partic.: 1. In musica, che si riferisce al principio di tonalità, cioè al criterio di disporre i suoni in relazione a un punto focale (detto tonica): sistema...
tonalita
tonalità s. f. [der. di tonale]. – 1. In musica: a. L’insieme di relazioni che legano una serie di note e accordi alla nota detta tonica. La base di queste relazioni è la scala; in rapporto quindi alle scale maggiori e minori si determinano...