Come indicò Saussure (1916), la lingua si può studiare in due modi: o lungo l’asse della simultaneità, descrivendo il sistema di fenomeni esistente in un momento dato, in una certa comunità di parlanti, [...]
I testi antichi sia settentrionali sia centro-meridionali mostrano tracce di uno stadio arcaico in cui erano compresenti nel sistemapronominale le forme d’origine accusativale e quelle d’origine dativale, caratteristiche a tutt’oggi del sardo e del ...
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Chimica
Si dice di sostanza che non presenta reazione acida o basica; così, per es., è n. un sale che, sciolto in acqua, produce ioni che, essendo acidi e basi di Brönsted debolissimi, non mostrano tendenza [...] le lingue neolatine ne è restata qualche traccia nella flessione pronominale e, in italiano antico e in romeno, anche nella pari alla somma delle correnti ia, ib e ic che circolano nel sistema. In un circuito polifase collegato a poligono (fig. B) il ...
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La morfologia è il settore della linguistica che studia la struttura interna delle parole e le relazioni fra i cambiamenti di forma e i cambiamenti di senso delle parole. Ad es., la parola italiano può [...] , ci limitiamo a segnalare che essi conservano tracce dell’impiego del ➔ caso, che era correntemente usato nel sistema nominale e pronominale latino.
Tra i pronomi tonici di prima e seconda persona singolare c’è una chiara distinzione fra pronomi ...
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Il soggetto (dal lat. subiĕctu(m) «che sta sotto», calco del gr. hypókeímenon) indica una funzione grammaticale fondamentale nella frase, insieme a quelle di ➔ oggetto e di predicato (➔ predicato, tipi [...] . Con la revisione linguistica dei Promessi sposi egli opera in primo luogo un robusto sfoltimento dell’ipertrofico sistema di forme pronominali ereditato dalla tradizione letteraria (v. § 6), riducendo drasticamente le forme di egli (da 795 a 64 ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] se non è una funzione grammaticale, fa parte del sistema funzionale.
La tab. 4 indica i casi codificati dai – …) o da un gesto (addito le mele).
La specificazione partitiva pronominale si abbina solo con un oggetto diretto (ne ho ancora, ne vedo ...
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Si chiama dislocazione (cioè «spostamento») un tipo di costruzione tipica della lingua parlata (ma riscontrabile, fin dall’italiano antico, anche in alcune varietà di quella scritta: vedi oltre; ➔ lingue [...] reso disponibile
In questo tipo di costrutti, le riprese pronominali sono ridondanti e spesso facoltative; anche il clitico oggetto tratti di cui si può dire che erano già presenti nel sistema [...] che è alla base della lingua italiana ed erano stati ...
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Le preposizioni sono ➔ parti del discorso invariabili, che hanno la funzione di mettere in relazione un costituente della frase con altri costituenti della stessa frase (metti il libro sul tavolo; la macchina [...] molte funzioni a suo tempo assolte in latino dal sistema dei casi (➔ latino e italiano). Quando questo rispettivamente, a Monica si pronominalizza in le e al pavimento nell’avverbio pronominale ci:
(28) Monica singhiozza e Maria le si siede accanto
( ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] definiti e indefiniti si fa più sporadica: Dryer (1989) valuta in poco meno del 10% le lingue del mondo con un sistema analogo a quello dell’italiano. Invece, le lingue che adottano un’opposizione tra un articolo (sia esso definito o indefinito) e ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] San Lorenzo, con troncamento (cfr. § 4);
(f) la particella pronominale ci e l’avverbio e congiunzione come davanti al verbo essere: ad es., , Patrizia & Calamai, Silvia (2005), Il sistema vocalico romano, in Albano Leoni & Giordano 2005 ...
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L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] Apfel gegessen «ho mangiato una mela»). Nelle lingue prive di un sistema casuale, invece, la funzione di oggetto diretto è in genere deve necessariamente essere ripreso mediante una copia pronominale (come avviene invece nell’italiano moderno); ...
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neutro
nèutro agg. [dal lat. neuter -tra -trum]. – 1. Che non è né l’uno né l’altro di due fatti o stati che si considerano antitetici o contrapponibili. In partic.: a. In grammatica, genere n. (o semplicem. neutro come s. m., dal lat. neutrum...
sessuato
sessüato agg. [der. di sesso]. – 1. In biologia, di individuo provvisto di organi della riproduzione sessuale, in contrapp. a asessuato. Nelle società degli insetti, sono così detti gli individui provvisti di organi della generazione...