BETTINI (Bettino), Antonio
Nino Carboneri
Nato a Vezia, dal settembre, 1657 il B. risulta operoso nella cappella della S. Sindone a Torino come "serviente" alle dipendenze dell'architato Amedeo di Castellamonte, [...] . M. Crespoldi, La real chiesa di S. Lorenzo in Torino.Torino 1963, p. 59; N. Carboneri, Vicenda delle cappelle per la S. Sindone,in Boll. della Società Piem. di Archeol. e Belle Arti,XVIII(1964), pp. 103 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon,III ...
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DELLA ROVERE
Giovanni Romano
Famiglia di pittori e miniatori torinesi, attivi nella prima metà del sec. XVII, che non risulta in rapporto di parentela con i fratelli Giovan Battista e Giovan Mauro Della [...] giugno 1634 e morì prima del 3 luglio 1638 quando il suo privilegio di miniatore e pittore ducale delle immagini della Sindone passò a Giovanni Grattapaglia (Schede Vesme, pp. 405, 543 s.). Il primo pagamento in suo favore, del 1605, da parte della ...
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ENRIE, Giuseppe
Italo Zannier
Figlio di Giorgio e di Rosa Derucelli, nacque a Ceresole d'Alba (provincia di Cuneo) il 9 nov. 1886.
Dopo avere compiuto gli studi classici l'E., oltre a dedicarsi saltuariamente [...] tela, tutte su lastre di 40 × 50 cm; tre fotografie dell'insieme, ma suddiviso in tre parti eguali, e, infine, la S. Sindone, che nell'originale misura m 4,36 × 1,10, entro il quadro dell'ostensione, cosi come era stata esposta all'esterno del duomo ...
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BERTOLA, Antonio
Nino Carboneri
Nacque a Muzzano (Biella) l'8 novembre del 1647. Pur avendo conseguito la laurea in legge, non professò l'avvocatura, ma si diede a studi di matematica e di ingegneria. [...] di architetto del SS. Sudario lavorò nella cappella della Santa Sindone, ove innalzò l'altare centrale che nel 1694 accolse la 1912, pp. 17, 28 s., 146; E. Olivero, L'altare della SS. Sindone e il suo autore, in Il Duomo di Torino, II(1928), n. 7, pp ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] G. guidò il cantiere Antonio Bertola, che lo portò a compimento nel 1694. Danneggiata da un incendio nel 1997, la cupola della Sindone è stata poi sottoposta a un delicato restauro.
Nel 1671, il G. tornò a Modena per una breve visita, con l'obbligo ...
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CASELLA
Luciano Tamburini-Laura Gigli
Famiglia di artisti originari di Carona (presso Lugano) registrati dal XVI secolo per la loro attività in tutta l'Italia: da Palermo a Pordenone, da Todi a Brescia, [...] data del 1630 (quale voto per la cessazione della pestilenza) per un'incorniciatura in stucco con angeli di un affresco con la Sindone, riferita invece dal Mallé al 1642in coincidenza con un'ostensione: ma un documento pubblicato dal Vesme (I, p. 281 ...
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BOUCHERON, Andrea
Rosalba Amerio Tardito
Figlio di Giuliano di Simone, di famiglia oriunda di Orléans, e di Caterina Adelaide Romanon, nacque a Torino intorno al 1692 (G. B. Boucheron). Nel 1727 terminò, [...] 1737); il 19 luglio dello stesso anno venne nominato custode delle argenterie e "mobili d'oro" della corte, della cappella della SS. Sindone e di Venaria, carica per la quale, nel 1753, otterrà un aumento di stipendio (Schede Vesme, I, p. 194). Il 14 ...
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CASTELLAMONTE, Carlo di
Luciano Tamburini
Figlio di Cesare, nacque intorno al 1560, e fu quindicesimo conte di Castellamonte della linea Cognengo. Fu tra i primi patrizi piemontesi professionalmente [...] ; C. Brayda, I portici di Torino, in Augusta Taurin., IV (1964), 4, pp. 26 s.; N. Carboneri, Vicenda delle cappelle per la Santa Sindone, in Boll. della Soc. Piem. di archeol. e belle arti, n. s., XVIII (1964), pp. 98-102; G. Amoretti, Torino nel suo ...
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CASTELLAMONTE, Amedeo di
Luciano Tamburini
Figlio del conte Carlo e d'Ippolita Maria Fiocchetto, nato a Castellamonte (Torino) nel 1618, si addottorò in legge. Sulle orme paterne si dedicò all'architettura; [...] ..., 1964).
Pure del '55, o di poco anteriore, è il progetto per la cappella del castello di Chambéry (già sede della Sindone) in merito al quale il C. scrive il 26 settembre al San Tommaso trattarsi di opera "molto grande": e quattro anni dopo ...
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BOUCHERON, Giovanni Battista
Rosalba Amerio Tardito
Figlio di Andrea e di una Brunet, nacque a Torino nel 1742. Continuò l'arte paterna di argentiere e nel giugno 1760 risulta essere giunto a Roma "affine [...] a raggi per la chiesa della Curia regia (1771), una grande lampada d'argento con puttini per la cappella della S. Sindone, per cui avrebbe fabbricato altre quattro lampade, la toletta d'argento per la contessa d'Artois (1772), altre lampade per ...
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sindone
sìndone s. f. [dal lat. sindon -ŏnis, gr. σινδών -όνος «tela di lino», voce di origine semitica]. – Presso gli antichi Ebrei, drappo di lino usato per avvolgervi i cadaveri prima di seppellirli. Per antonomasia, la S., la sacra S.,...
sindonico
sindònico agg. [der. di sindone] (pl. m. -ci). – Che si riferisce alla sindone conservata nel duomo di Torino: studî s.; ricerche sindoniche.