Poeta greco (Iuli, isola di Ceo, probabilmente 556 a. C. - Siracusa 467 a. C. circa), tra i più grandi della lirica corale. L'origine ionica traspare dalla sua sensibilità e dalle stesse forme di poesia da lui coltivate (elegia, canto conviviale, epigramma, cui si affiancano inni, epinici e soprattutto treni). Educato in patria, fu presto inviato come maestro di cori nei paesi vicini; e i grandi giochi ...
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È ritmo che compare, specie nella tragedia, ma anche in Simonide e Pindaro, in due forme principali ⌣ -́ -́ ⌣ -́ e - ⌣ ⌣ -́ ⌣ -́, e in infinite altre secondarie (una -́ ⌣-́ ⌣ -́ ha un nome speciale, "ipodocmio"), [...] che si riconoscono tuttavia facilmente dal ritmo caratteristico. Sono ammesse sostituzioni di lunghe a brevi, risoluzioni, anaclasi; ma non tutte le forme teoricamente possibili sono in uso. Mentre nella ...
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Nome di varî artisti antichi: 1. Scultore (inizî del sec. 5º a. C.), figlio di Aristodico, nominato da Simonide per una statua di Artemide. 2. Pittore, forse della scuola sicionia, della fine del 4º sec. [...] a. C. 3. Scultore greco dell'Italia meridionale, forse di Taranto, amico di Lucullo, attivo a Roma, autore della statua di Venere Genitrice nel Foro di Cesare, del gruppo del centauro che rapisce una Nereide ...
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ARKESILAOS (᾿Αρχσι0λαος, Arcesilāus, Arcesilas)
M. T. Amorelli
1°. - Figlio di Aristodikos, vissuto sul principio del sec. V a. C., scultore ricordato da Simonide (Fr., 157) come autore di una statua [...] d'Artemide pagatagli 200 dracme pane.
Bibl.: C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, 1896, s. v., c. 1168, n. 20 ...
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Possiamo identificare almeno tre artisti greci di tal nome. Il primo, scultore, figlio d'Aristodico, è ricordato da Simonide (fr. 157) per una statua d'Artemide: visse sul principio del sec. V, forse non [...] è altra persona dal secondo, pittore d'encausto, se pure la lettura del nome non è da mutarsi. Questi fu pittore di fama mediocre: eseguì pitture, secondo Plinio (Nat. hist., XXXV, 122), verso la fine ...
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Notaio fiorentino (sec. 14º), dapprima notaio della Curia vescovile di Firenze (1350), poi priore della chiesa dei SS. Apostoli, amico di Petrarca che lo chiamava Simonide e gli dedicò le Seniles. Espresse [...] il suo disappunto per la sistemazione di Petrarca presso Giovanni Visconti a Milano; e con lui Petrarca si giustificò in due lettere del 1353 (Fam. XVI, 11 e 12). Dal 1361 "spenditore" del gran siniscalco ...
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lauro
Bruno Basile
In Rime C 44 è ricordato, insieme con il pino e l'abete, come esempio di pianta sempreverde. In Pg XXII 108 Simonide, Agatone e altri piùe / Greci che già di lauro ornar la fronte, [...] compare la classica connessione della pianta a simbolo di gloria poetica (" è arbore attribuito ad Apollo: perocché come il sole mai non perde la luce, così questo arbore sempre serba la vividezza ", Ottimo), ...
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KIMON (Κίμων, Cimon)
M. Cagiano de Azevedo
1°. - Pittore nativo di Kleonai presso Corinto. Fu attivo negli ultimi decennî dei VI sec. a. C., come documenta l'epigramma di Simonide (Anth. Pal., ix, 758), [...] il quale dovette conoscerlo alla corte di Ippia ed Ipparco. Le peculiarità di K. ricordate dalle fonti sono fondamentalmente due: la prima era che si faceva pagare ben più dei suoi predecessori (Aelian., ...
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Fratello minore (m. 473 a. C. circa) di Gelone e di Gerone di Siracusa. Odiato da questo, sostenne contro di lui una guerra che fu poi troncata per la mediazione del poeta Simonide. Il suo nome figura [...] sulla base dell'Auriga di Delfi ...
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iporchema
iporchèma (alla greca ipòrchema) s. m. [dal gr. ὑπόρχημα] (pl. -i). – Nella letteratura greca antica, forma della poesia melica consistente in un canto corale in metri cretici, accompagnato dalla musica della cetra e del flauto e...
elegia
elegìa s. f. [dal lat. elegīa, gr. ἐλεγεία, der. di ἔλεγος (voce di etimo e sign. originario incerto) che indicò il distico elegiaco]. – 1. a. Nella letteratura greca e latina, componimento poetico in distici (esametro + pentametro)...