MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] e garantivano la continuità e l'espansione del culto. Particolarmente noti sono i santuari dedicati a s. SimeoneStilitail Vecchio e a s. SimeoneStilitailGiovane. Il primo sorse nella seconda metà del sec. 5° a Qal'at Sim'ān, intorno alla colonna ...
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Figlio di genitori originarî di Edessa (Antiochia prima metà del 6º sec. - ivi 592), già a sette anni sarebbe salito sulla colonna, che, secondo una biografia tarda, cambiò più volte. Consacrato sacerdote a trentatré anni, fu circondato da devozione e ammirato rispetto fino alla morte, anche per la fama di grandi miracoli. Gli si attribuiscono inni, epistole, di cui una giunta fino a noi, e 27 discorsi ...
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Il monachesimo
Pratiche ascetiche e vita monastica nel Mediterraneo tardoantico (secoli IV-VI)
Roberto Alciati
Nonostante sia consuetudine cominciare la storia del monachesimo cristiano con i cosiddetti [...] , il monachesimo cristiano è una presenza stabile del panorama religioso e ha ormai imboccato la sua strada millenaria. Shenoute muore lasciando migliaia di uomini irreggimentati secondo la regola di Pacomio nel monastero Bianco; Simeone lo Stilita e ...
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I vescovi
Ramón Teja
Il vescovo e la funzione episcopale in epoca costantiniana
Il segno più evidente delle profonde trasformazioni che caratterizzarono il regno di Costantino e la più importante conseguenza [...] di là delle formule di cortesia»35. Così, dunque, impose al giovane vescovo di accettare Ario con parole che non lasciano spazio a dubbi asceti, ce la offre il siro Simeone lo Stilita, morto nel 459, così come ricorda il suo primo agiografo, Teodoreto ...
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stilita
(o stilite) s. m. [dal gr. eccles. στυλίτης, der. di στῦλος «colonna»] (pl. -i). – Asceta cristiano che per mortificazione si adattava a vivere in cima a un pilastro o a una colonna (pratica propria dell’Oriente, che nella Chiesa greca...
vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...