Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] proprio del piacere sensibile, per es. nella formula suavitas odorum; l'accezione di dolcezza assume poi il significato esteso di 'gusto', riferibile alla sensibilità in generale. Inoltre il verbo greco ἥδομαι, "addolcire", significa anche "condire ...
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Filosofia
Ciò che non dipende da altro per la sua realtà, opposto quindi a ‘condizionato’, ‘dipendente’, e non esclude la relazione per la quale un altro dipenderebbe da lui.
Connesso a questo significato [...] extramusicale, in contrapposizione quindi alla musica a programma, escludendo altresì quella vocale e tutta la musica che comunque indulga ad accenti particolarmente emotivi o descrittivi.
Per il significato di valore a. in matematica ➔ valore. ...
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Responsabilità
Rossella Bonito Oliva
Nell'accezione giuridica il termine responsabilità viene utilizzato per la prima volta nel 1787 nel The federalist da A. Hamilton (folio 64) e poi nel Codice napoleonico [...] essere nel mondo con altri. La constatazione del reiterarsi di errori nei giudizi degli uomini riporta in primo piano il significato più profondo dell'essere-con-altri, al di là dei limiti normativi storicamente definiti. Da questo punto di vista non ...
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Le grandi domande
Stefano De Luca
Grandi domande e grandi risposte
Da sempre l'uomo non può fare a meno di porsi alcune domande fondamentali: qual è l'origine di tutte le cose e il loro significato? [...] moderna, tuttavia, studia l'origine e l'evoluzione dell'Universo soltanto dal punto di vista fisico, senza occuparsi del suo eventuale significato.
Il bene e il male
Se dall'immensità del cosmo passiamo a quel 'microcosmo' che è l'uomo, si presenta ...
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L’insieme delle cognizioni intellettuali che, acquisite attraverso lo studio, la lettura, l’esperienza, l’influenza dell’ambiente e rielaborate in modo soggettivo e autonomo diventano elemento costitutivo [...] è sospeso e dalla quale dipende la sua visione del mondo. Scopo dell’antropologo è quello di fare emergere i significati e le interpretazioni locali impegnandosi in una interpretazione di interpretazioni dove la cultura è vista come un ‘testo agito ...
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filosofia Si dice dell’attività di una funzione conoscitiva, in quanto si presenta del tutto indipendente dalle altre. In tal senso il termine era già usato nel 16° secolo. I. Kant diede al concetto un [...] per la sua ‘oscurità’, poesia ermetica, toccarono il loro vertice negli anni fra le due guerre (➔ ermetismo). religione Il significato specificamente religioso dei termini p. e impuro non è definibile in modo univoco. Originariamente essere p. è ...
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Diritto, filosofia e teoria generale del
Riccardo Guastini
Il campo della disciplina
Le mobili frontiere della filosofia del diritto
"Il cercare una qualsiasi definizione di filosofia del diritto - [...] è o scapolo o non scapolo', come pure l'enunciato 'tutti gli scapoli sono non sposati' (sempre che si convenga sul significato comune di 'scapolo'); è empirico l'enunciato 'Tizio è scapolo', come pure l'enunciato 'Tizio è sposato'.
3. In terzo luogo ...
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bello e bellezza
Giuseppe Di Giacomo
Un dono inafferrabile
Sebbene molto usate nel linguaggio quotidiano, le parole bello e bellezza sfuggono a una definizione assoluta. Proprio questa indeterminatezza [...] finale: "E il naufragar m'è dolce in questo mare". Il 'naufragare' e il 'mare', citati nel testo, non hanno il loro significato comune, come quando li leggiamo nella cronaca di un giornale, dove si dice per esempio che una nave è naufragata al largo ...
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Movimento filosofico (anche detto positivismo logico, neoempirismo, empirismo logico) sorto, sviluppatosi ed esauritosi tra il terzo e il sesto decennio del 20° secolo.
I primi sviluppi
La data di nascita [...] che condusse a formulare il criterio non più in termini di verificabilità, bensì in quelli di confermabilità: una proposizione è significante se è in accordo con l’esperienza, un accordo che, lungi dal determinare una verifica definitiva, porta a una ...
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sofistica Movimento filosofico, e più ampiamente etico e culturale, affermatosi nella Grecia antica, e soprattutto in Atene, tra il 5° e il 4° sec. a.C.
Il nome di σοϕιστής ha, nella grecità più antica, [...] simile a quello di σοϕός «sapiente, esperto». Tra la metà del 5° e la fine del 4° sec. a.C. il significato si precisa, designando coloro che sono capaci di rendere gli altri σοϕοί, nei vari campi di conoscenze teorico-pratiche, utili perché il ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...