Per la maggior parte dei parlanti esiste una differenza netta tra il significato della parola lingua e quello della parola dialetto. Una lingua è ad esempio l’italiano, un dialetto è il siciliano. E quindi [...] l’italiano ha una sua grammatica e il siciliano no, l’italiano ha una sua forma scritta e il siciliano no, l’italiano è parlato da persone di cultura e il siciliano dagli anziani e dagli analfabeti. Quanto ...
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Ogni anno muoiono in media 25 lingue, una ogni 15 giorni. L’UNESCO stima che per la fine del XXI secolo sopravviveranno circa un decimo delle quasi 7000 lingue oggi esistenti. [...] origine a coloro che la parlano come lingua materna: o un falso accento, o una parola usata con una minima sfumatura di significato, o collocata in un punto della frase dove i parlanti di quella lingua non la metterebbero mai, o una frase logicamente ...
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Le parole-bauli, nel modo in cui Carroll le utilizza e Deleuze le analizza, prendono forma attraverso espedienti morfologici (in questo caso dell’inglese) raramente giustificabili [...] viso. Tuttavia, se al lessema mara si aggiunge nuovamente il morfema ma, dando luogo alla forma composita marama, allora essa acquista i significati di “luce” e di “luna”, nel senso di “luogo bianco che sta di fronte al sole ed è illuminato dal sole ...
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È cosa nota anche a chi non conosce approfonditamente la linguistica che la lingua che parliamo va incontro a continui cambiamenti. Nascono nuove parole, altre vengono abbandonate, le lingue si evolvono [...] ausiliare). Ma quella definizione è incompleta perché, come abbiamo già visto in diversi casi, di pari passo alla perdita del significato lessicale originario avviene anche la perdita di peso fonetico. Vale a dire, la parola si usura al punto che nel ...
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«Se lo sapevo, non ci venivo»: con questo titolo provocatorio Marco Mazzoleni si faceva portabandiera nel 1992 della tesi linguistica circa l’infondatezza di una supposta crisi del modo congiuntivo nell’italiano, [...] mai.
È legittimo, invece, parlare di crisi per i casi in cui il parlante ha libertà di scelta? Rispondere sì significherebbe bendarsi gli occhi e non vedere che questi meccanismi di selezione, preferenza o, per dirla con un termine prandiano, di ...
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Follis è il termine latino utilizzato per indicare uno strumento gonfio d’aria, ideale per soffiare sul fuoco, un mantice. In generale, anche un sacco di cuoio o una qualunque borsa gonfia d’aria. Da qui [...] deriva il termine follia ed è facile intendere il motivo di questo cambio di significato. Del resto, l’individuo demente è colui che si è allontanato dalla ragione. ...
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È l’alba. Un caldo canto africano si innalza dall’immensa savana tinta di rosso: «Nants ingonyama baghiti Baba». Tutti gli animali, dal rinoceronte al giaguaro, alzano lo sguardo verso est, là dove il [...] nuovo giorno sta nascendo, verso quel disco giallo che regala tepore: verso il Sole. Questa scena, che apre Il Re Leone, capolavoro del cinema d’animazione a cui molti sono affezionati, illustra come poche altre il significato del verbo “sorgere”. ...
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Il legame tra parola e creazione è evidenziato in maniera esplicita sin dalle primissime battute del libro della Genesi: ogni atto di creazione che Dio compie è preceduto e causato dall’enunciazione del [...] prevedono la recitazione di incantesimi (termine che nella sua stessa etimologia ci riporta alla voce, al canto) per ottenere l’effetto desiderato. Pare che pure la celebre formula abracadabra abbia come significato originale «creerò come parlo» . ...
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Nel 1932, in un’intervista con uno dei più noti giornalisti europei, Emil Ludwig, Mussolini parve riconoscere delle vere e proprie similitudini tra la rivoluzione fascista in Italia e la coeva rivoluzione [...] nel confronto serrato tra due religioni nelle parole di Gentile: «integraliste e intolleranti che pretendevano di definire il significato e il fine ultimo dell’esistenza individuale e collettiva attraverso un sistema obbligatorio di credenze, di miti ...
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L’articolo si propone di delineare una fra le principali rappresentazioni figurative presenti nel testo delle Operette morali di Giacomo Leopardi, quella riguardante la Natura, in particolare nel Dialogo [...] ) si inserisce nel più ampio progetto di riflessione sul “pensiero estetico” leopardiano e cerca di identificare il significato che questi prodotti dell’immaginazione rivestono per l’autore, osservando come essi abbiano rilevanza sia sul piano della ...
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significato
s. m. [dal lat. significatus -us «senso, indizio», der. di significare «significare»]. – 1. Termine variamente inteso nella filosofia antica e moderna (e variamente definito nelle relative teorizzazioni), che nella interpretazione...
significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...
significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio cioè che con queste si trasmette.
Filosofia
Il...
Nel significato più ampio e generico, ogni singolo contenuto del pensiero, ogni entità mentale, e più in particolare, la rappresentazione di un oggetto alla mente, la nozione che la mente si forma o riceve di una cosa reale o immaginaria.
Filosofia
Il...