Filosofo (Monterado 1911 - Milano 1976), prof. di filosofia teoretica nelle univ. di Pavia (dal 1951) e di Milano (dal 1958), fondatore (1951) e direttore della rivista Aut-Aut. Interpretando l'esistenza [...] 'uomo (1950); Dall'esistenzialismo al relazionismo (1957); Tempo e verità nella fenomenologia di Husserl (1961); Relazioni e significati (3 voll., 1965-66); Idee per una enciclopedia fenomenologica (1973); Il filosofo e la città: Platone, Whitehead ...
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Nessuna cosa. Il problema filosofico del n., originato da quello dell’antitesi tra essere e non essere nella filosofia eleatica, si risolve sostanzialmente nel problema del non essere. Il problema del [...] un’analisi particolarmente accurata del n. nella Kritik der reinen Vernunft di I. Kant, dove ne vengono individuati quattro significati: il n. come ens rationis, in quanto concetto vuoto senza oggetto; come nihil privativum, in quanto oggetto vuoto ...
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Conoscenza
Carlo Sini
Il termine indica l'atto del conoscere e, in particolare, il possesso o la presenza nella mente di un sapere già acquisito; è dal latino tardo cognoscentia, derivato di cognoscere, [...] tra la conoscenza e la corporeità e i suoi organi. Il termine conoscenza rispecchia l'ampia gamma di significati compresi nel corrispondente termine greco γιγνώσκω, il quale anzitutto significa "apprendo, osservo, discerno, capisco, so, riconosco", e ...
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Diritto
Si chiama c. fortuito qualunque accadimento che renda inevitabile il verificarsi di un evento, costituendo l’unica causa efficiente di esso. Non ha valore concreto la distinzione tra c. fortuito [...] come oggettiva, prescindendosi totalmente dalla colpa.
Filosofia
Il concetto di c. ha assunto nella storia della filosofia diversi significati a seconda che esso sia stato inteso in senso soggettivistico (come incapacità di conoscere le cause di un ...
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Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] i vārttika di Kātyāyana), Patañjali (II sec. a.C.): "I conoscitori del bhāṣya lo definiscono come il commento che elucida il significato del sūtra per mezzo di parole che si conformano al sūtra, e che poi passa a elucidare le sue parole stesse". È ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] sostanziale e che li fa essere quel che veramente sono. Dunque la f. stabilisce i fondamenti delle altre scienze. In questo significato specifico Aristotele chiama la f. scienza prima o f. prima o anche teologia, e la pone accanto alle altre scienze ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] , offrendosi a un processo continuo di interpretazione. L’allegoria è invece contingente e subordinata ad altro, in quanto incapace di significare solo per sé stessa.
Con Goethe nasce la linea ‘classica’ del s.: vi si riconobbero F.W.J. Schelling, K ...
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Filosofo inglese (Ottensen, Altona, 1864 - Los Angeles 1937), di famiglia oriunda tedesca; prof. al Corpus Christi college di Oxford; quindi (1929) negli USA quale prof. alla Cornell University e all'univ. [...] interessi del soggetto, elaborò un'analisi fortemente critica della logica formale tradizionale, accusata di non curarsi dei significati e di fare astrazione dalla vera realtà, quella della persona. Questa impostazione ispirò la sua trattazione dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Il newtonianesimo e la scienza del Settecento
Massimo Mazzotti
Lo studio della ricezione delle opere di Isaac Newton in Italia ha una particolare rilevanza storiografica, in quanto permette di esplorare [...] cornice fenomenista e di modestia metafisica simili a quelle che abbiamo incontrato nell’area veneta, che a Bologna assume ulteriori significati dato che la città si trova sotto il controllo politico di Roma (Cavazza 1984 e 1990). Nel 1723 l’Istituto ...
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Coscienza
Alberto Oliverio
Lucio Pinkus
Bruno Callieri
Gianna Gigliotti
Dal latino conscientia, derivato di conscire, "essere consapevole" (composto di cum, "con", e scire, "sapere, conoscere"), [...] in grado di discernere il senso e il valore di azioni o di condotte, proprie e altrui. L'ampio spettro di significati che l'uso comune del termine porta con sé si riflette nella complessità delle teorie e delle interpretazioni che tentano di rendere ...
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significante
agg. e s. m. [part. pres. di significare (già presente nel lat. tardo significans -antis, come agg.); il sign. 2 è dal fr. signifiant]. – 1. agg., letter. Ricco di significato; espressivo, efficace: «Ohe!» disse [Renzo], guardando...
significanza
s. f. [der. di significare; nel sign. 2, dall’ingl. significance]. – 1. ant. a. Significato. b. Segno, indizio: alcun segnale che gl’iddii avessero mandato in s. della salute di Biancofiore (Boccaccio). 2. In filosofia della scienza,...