PANGOLINO (dal giavanese peng-goling "animale che si arrotola a palla"; lat. scient. Manis Linneo, 1758; fr. e ingl. pangolin; ted. Schuppentier)
Oscar De Beaux
Unico genere della famiglia dei Pangolini [...] Vivono nelle steppe e nelle boscaglie scavando termiti e formiche, che catturano con la lingua. Irritati emettono dei suoni sibilanti, soffî e brontolii.
Le nove specie viventi, che il Pocock vorrebbe suddivise nei sei generi: Manis Linneo; Phatages ...
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ZINGARI
Walter HIRSCHBERG
Angelo PERNICE
Carlo TAGLIAVINI
Egon Wellesz
. Gruppo etnico migrante che s'incontra disperso in numerosi paesi d'Europa, nella Turchia asiatica, in Persia, Turkestan, Afghānistān, [...] qui passa a è (kh): p. es., yaè "occhio", cfr. sanscr. akṣi, pracr. akkhi, acchi.
Nei nessi śm, ṣm e sm cade la sibilante: p. es., zing. eur. tume, sir. ătme "voi" (〈 *tuṣme, cfr. sanscr. yuṣmān, indost. tum; ma Sindhī tusī, Panjabī tusī).
Lo studio ...
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La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] 'evoluzione delle parole di tono entrante nel mandarino. Inoltre, essendosi perduta la vocale -i nelle sillabe aperte dopo le sibilanti dentali in parole come si ('pensare'), queste parole furono trasferite dal IV al I grado. Un'ulteriore notevole ...
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ETRURIA
M. Bonamici; F. Ceci; M. Celuzza
La trattazione che segue, per ragioni di carattere pratico, è articolata in due capitoli, concernenti rispettivamente i due grandi distretti dell'E., quello [...] sorta di unità regionale appare al momento la documentazione epigrafica, che nelle norme grafematiche (notazione di velari e sibilanti) si differenzia fino dal suo nascere rispetto a quella del versante meridionale, tradendo una precisa scelta da ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] di scarso rendimento funzionale, quali, ad es., quelle relative alle ➔ vocali medie toniche, alle ➔ affricate alveolari e alle ➔ sibilanti sorde e sonore: in questi casi
le pronunce che secondo le descrizioni normative sarebbero non standard sono di ...
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onomatopeia
Francesco Tateo
. Consiste nella formazione di una parola o di una frase che, nel rappresentare un oggetto o un'azione, ne evocano il suono.
Quintiliano faceva risalire tale operazione all'origine [...] è evocato in Pg VIII 100 (venìa la mala striscia; cfr. per lo serpente che verrà vie via, Pg VIII 39); le sibilanti di If XIII 114 (ch'ode le bestie, e le frasche stormire) richiamano il rumore del cinghiale che passa nella boscaglia; si dileguò ...
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IRAN (persiano Īrān) o Eran (A. T., 84-87, 92)
Michele GORTANI
Antonino PAGLIARO
Giuseppe CARACI
Gioacchino SERA
Si suol designare con questo nome il grande altipiano, cinto da rilievi montuosi, [...] (b, d, g, z); le tenui aspirate plr, th, kh, śh sono continuate dalle spiranti corrispondenti f, ϑ, χ, s; però, dopo sibilanti e nasali, le tenui aspirate seguite da sonanti sono continuate da tenui non aspirate (p, t, k).
2. Il passaggio delle tenui ...
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Le importanti scoperte archeologiche dell'ultimo decennio prebellico e il più approfondito esame che in seguito a queste si va facendo dei problemi connessi coll'origine e lo sviluppo degli alfabeti e [...] l'alfabeto fenicio possa aver dato luogo, con le note modíficazioni (segni adattati all'espressione delle vocali, eliminazione delle sibilanti superflue, ecc.), al più antico alfabeto greco, si pensa oggi generalmente a Creta, centro - a quei tempi ...
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MUNDA-MON-KHMER, LINGUE
Wilhelm Schmidt
Le lingue Munda-Khasi-Mon-Khmer, oggi comprese sotto il nome comune di "lingue austroasiatiche", costituiscono l'ultimo avanzo d'una grande famiglia linguistica, [...] le semivocali y e w; vi è oscillazione riguardo alle due altre nasali n e m, alle due liquide l e r e alle sibilanti s o h. In alcune lingue questo sistema di prefissi si è irrigidito e fuso con la radice, in modo da rendere difficile il determinare ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] i confini morfologici tra morfemi (➔ morfologia). Per es., in italiano settentrionale una regola di sonorizzazione colpisce tutte le ➔ sibilanti intervocaliche: ca[z]a, co[z]a, ecc.; tuttavia, se c’è un confine morfologico, tale sonorizzazione si ...
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sibilante
agg. e s. f. [part. pres. di sibilare, sul modello del fr. sifflant (part. pres. di siffler, che è il lat. sifilare, allotropo di sibilare, cfr. zufolare)]. – In fonetica, di consonante fricativa articolata all’altezza degli incisivi...
sibilare
v. intr. [dal lat. sibilare, der. di sibĭlus «sibilo»] (io sìbilo, ecc.; aus. avere). – Emettere, produrre un sibilo, riferito soprattutto a serpenti, a frecce e proiettili, a uno scudiscio, al vento, al fuoco che arde con fiamma...