Teologo evangelico (Triebsees, Pomerania, 1714 - Berlino 1804). Predicatore, dal 1749 parroco di Lassahn, poi di Barth (presso di lui studiò teologia J. K. Lavater, l'amico e corrispondente di Goethe). [...] teologico-religioso. Collegando gli influssi del wolffismo e dell'illuminismo inglese (deismo), in particolare di Shaftesbury, alla sua cultura tradizionale, egli divenne perspicuo rappresentante del moto di rinnovamento della teologia evangelica ...
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Presso i Greci, ἐνϑουσιασμός era la condizione di chi era invaso da una forza o furore divino, cioè della pitonessa, dell’indovino, del sacerdote, nonché del poeta, che si pensava ispirato da un dio. Il [...] dagli empiristi espressione di dogmatismo e di intolleranza, ma l’e. ricevette piena rivalutazione con A.A.C. Shaftesbury (A letter concerning enthusiasm, 1708) che, distinguendolo dal fanatismo e dalla superstizione, sue forme degenerate, lo pose ...
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fanatismo
Stefano De Luca
Esaltazione cieca e pericolosa
Per fanatismo si intende la devozione incondizionata a una qualsiasi idea o concezione. Il fanatico è una sorta di 'esaltato', completamente [...] ha caratterizzato il primo periodo dell'uso filosofico del termine, risalente al 18° secolo: il filosofo inglese Anthony Ashley Shaftesbury sosteneva che è l'entusiasmo ad aver "fatto nascere la denominazione di fanatismo nel senso originale in cui l ...
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SALTERIO
K. Corrigan
Libro in cui sono raccolti i centocinquanta salmi dell'Antico Testamento, recitati nella liturgia cristiana nel corso della settimana secondo le varie ore canoniche.Tradizionalmente [...] che mostrava la derivazione di Cristo dal padre di Davide, immagine che spesso precedeva Sal. 1, per es. nel citato s. di Shaftesbury (c. 15r), oppure riempiva l'iniziale B di Beatus allargata, come nel s. del 1230 ca., miniato dal pittore di Oxford ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] sta proprio il fattore determinante del divenire storico.
Spontaneità o dovere
Nel 18° secolo il filosofo inglese Anthony Shaftesbury propose una concezione di virtù come sentimento e spontaneità: ciò che non è fatto con malizia, ma spontaneamente ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] filosofi delle più varie tendenze, come gli 'occasionalisti' francesi e olandesi, panteisti come B. Spinoza e A. Shaftesbury, metafisici come H. More, N. Malebranche, G. W. Leibniz. Pur rigettando il rigore geometrizzante della metafisica cartesiana ...
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Il sogno protestante
Silvana Nitti
Alla metà dell’Ottocento l’Inghilterra («questa infaticabile creatrice d’autonomie», come scrisse Giuseppe Gangale)1 dedicava un’attenzione tutta particolare all’Italia. [...] britannici per le sorti di un’Italia evangelica – e di un evangelismo italiano – erano ancora ben fondate. Lord Shaftesbury poteva dire al convegno annuale della Società Biblica Britannica e Forestiera: «Dall’ultimo nostro incontro, a Dio è piaciuto ...
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