Uomo di stato inglese (Helston 1645 - Saint Albans 1712). Lord della tesoreria e membro del Consiglio privato (1679), appoggiò Shaftesbury nel tentativo di escludere il duca di York dalla successione. [...] Giacomo II, asceso al trono, lo richiamò nondimeno al suo posto. Alla rivoluzione del 1688 fu uno dei rappresentanti di Giacomo a Londra e votò in favore di una reggenza, accettando però l'ascesa di Guglielmo ...
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Canuto II (detto il Grande)
Canuto II
(detto il Grande) Re di Danimarca, d’Inghilterra e di Norvegia (n. 995 ca.-m. Shaftesbury 1035). Figlio di Sven I di Danimarca, partecipò (1013, 1015) con il padre [...] all’invasione dell’Inghilterra, della quale nel 1016 fu eletto re. Appoggiato dal clero, attese a consolidare lo Stato, istituendo un gravoso sistema fiscale, elaborando un codice di diritto sassone e ...
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Uomo politico e scrittore (n. Alford, Aberdeenshire, 1637 circa - m. 1714). Ministro presbiteriano nel Kent, fu destituito in forza della legge Act of Uniformity del 1662. Divenuto fiduciario di Shaftesbury [...] e del duca di Monmouth nei complotti contro Carlo II e Giacomo II, fu obbligato per due volte a fuggire dall'Inghilterra, dove rientrò con Guglielmo III d'Olanda nel 1688. Dopo aver scritto una polemica ...
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Giurista e filosofo (Kames, Scozia, 1696 - Edimburgo 1782). Esercitò la professione di avvocato e (1763) divenne giudice della Suprema Corte di Scozia. Fu, in etica e in estetica, un seguace dello Shaftesbury. [...] Opere principali: Essays on the principles of morality and natural religion (1751); Elements of criticism (1762) ...
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Locke, John
J. Locke
1632
Nasce a Wrington, nei pressi di Bristol, in una famiglia puritana
1658
Termina i suoi studi a Oxford, dove insegna per qualche anno
1667
Conosce Lord Ashley, conte di Shaftesbury, [...] studia il pensiero di Descartes e Gassendi
1683-89
Si rifugia per motivi politici in Olanda, al seguito del conte di Shaftesbury (coinvolto nella congiura contro Carlo II); è in questo periodo che compone le grandi opere politiche che pubblicherà in ...
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Filosofo (Drumalig, Irlanda, 1694 - Glasgow 1746), prof. di filosofia morale all'univ. di Glasgow (dal 1729). La filosofia di H., che è considerato il fondatore della cosiddetta scuola scozzese, poi rappresentata [...] principalmente da Th. Reid, ha importanza specialmente come sistemazione delle dottrine etiche di A. A. C. Shaftesbury, di cui H. sviluppa sia l'idea generale della connessione dei valori etici con quelli estetici, sia la particolare concezione dell' ...
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gusto
Il nome della funzione sensoriale del g. è stato adoperato in etica e in estetica per designare la sensibilità del buono e del bello. La teoria del g. morale nasce tra il 17° e il 18° sec. con [...] l’etica inglese del sentimento, con quei filosofi (Shaftesbury, Hutcheson, A. Smith) che fanno dipendere il giudizio sul valore etico non da un riferimento razionale a una legge, ma da un’autonoma capacità di sentire. La dottrina del g. estetico ...
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Poeta (Newcastle-on-Tyne 1721 - Londra 1770). Medico, esercitò in varie città. Dedicatosi alla poesia fin da giovane, la sua fama è legata a un poema didattico in 3 libri, The pleasures of the imagination [...] (iniziato nel 1738 e pubblicato nel 1744) che riprende temi di J. Addison e A.A.C. Shaftesbury. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Antonio Genovesi
Luigino Bruni
Antonio Genovesi, maestro riconosciuto della Scuola di economia della seconda metà del Settecento oltre che primo cattedratico della disciplina, inaugura una stagione [...] voll., 1976, p. 25), fondata, come visto, sulla capacità di persuasione. Genovesi pertanto non abbraccia, come il neoplatonico Shaftesbury, la tesi antropologica che l’uomo sia per natura altruista. Gli sta a cuore sottolineare più la reciprocità che ...
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JEFFREYS, George, primo barone di Wem
Florence M. G. Higham
Nato nel 1618 iscritto nel foro nel 1668 e poi entrato nella magistratura, dopo lo scoppio della congiura papista (Papist Plot), come consigliere [...] della corte ebbe una parte direttiva nei processi fatti ai sospetti, spingendo il re a sorpassare Shaftesbury nello zelo per la causa protestante. Il suo fu un atteggiamento di estremo conservatorismo unito alla mancanza di ogni scrupolo nel ...
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