ZODIACO (ζῳδιαικός ζῳδιακὸς κύκλος signifer e simili)
H. G. Gundel
È quella parte del cielo in cui gli uomini posero le costellazioni; essa si estende secondo il pensiero degli antichi per una larghezza [...] subito dopo il 400, ma è testimoniato per la prima volta in documenti del periodo seleucida. Le raffigurazioni sono molto rare e all'epoca dei Seleucidi e degli Arsacidi ai motivi tradizionali se ne aggiungono altri ripresi dall'antichità, ad esempio ...
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Vedi MARI dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
MARI (babilonese Maer, sumerico Mari)
A. Parrot
Antica città del Vicino Oriente (oggi Tell Hariri), a 12 km a N-NO di Abu Kemal, sulla riva destra dell'Eufrate, [...] opera di Hammurapi, re di Babilonia, nel XVIII sec. a. C. Colonia assira circa cinquecento anni dopo, poi piccola borgata seleucida, quella ch'era stata una delle più grandi città del mondo antico scomparve nell'oblio e divenne Tell Hariri, da cui l ...
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MESSIANISMO
Yoseph COLOMBO
Alberto VACCARI
. Parola e concetto proprî delle religioni ebraica e cristiana, punto centrale d'intesa insieme e di opposizione fra di esse; d'intesa sul fondo comune dei [...] dopo il ritorno dall'esilio babilonese. In Daniele invece il regno universale messianico succede al crollo dell'impero seleucida, alla riscossa maccabaica. Quanto tempo debba decorrere da ciascuno di tali fatti alla comparsa del Messia, o all ...
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seleucidico
seleucìdico agg. (pl. m. -ci). – Che si riferisce o appartiene ai Selèucidi (gr. Σελευκίδαι), nome, derivato da Seleuco I Nicatore, re di Siria dal 306 al 280 a. C., della dinastia che regnò sui territorî orientali dello smembrato...
siriaco
sirìaco agg. [dal lat. Syriăcus, gr. Συριακός] (pl. m. -ci). – Della Siria, come regione storica dell’Asia anteriore: l’arte. s.; la lingua s. (e, come s. m., il siriaco), dialetto aramaico orientale, parlato a Edessa e nelle regioni...