Verità
Massimo Dell'Utri
(XXXV, p. 164)
In sintonia o in contrasto con la tradizione, buona parte della riflessione novecentesca sul concetto di v. può essere vista come un tentativo di esplicitare [...] 'oblio dell'essere) non poteva non riverberarsi sul concetto di v.; già nel 1930, pochi anni dopo la pubblicazione di SeinundZeit, egli richiama l'attenzione su un tratto essenziale della v., la libertà, precisando che questa va intesa come libertà ...
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KOJÈVE, Alexandre (russo: Alexandr Kožev)
Giuseppe Bedeschi
Filosofo francese di origine russa, nato a Mosca nel 1902, morto a Parigi nel maggio 1968. Studiò a Berlino con K. Jaspers, e all'inizio degli [...] un'interpretazione esistenzialistica della filosofia di Hegel o, più esattamente, heideggeriana. Il libro di M. Heidegger SeinundZeit è infatti secondo K. lo strumento decisivo per intendere la Fenomenologia dello spirito. Quest'opera mostrerebbe ...
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Progresso
Gennaro Sasso
di Gennaro Sasso
Progresso
sommario: 1. Introduzione. 2. Diversità d'accenti nella critica dell'idea di progresso. a) Il ‛tramonto dell'Occidente' e l'avvento degli ‛uomini metallici'. [...] volumi di A study of history), il pensiero dell'autore di Also sprach Zarathustra possa aver esercitato sull'autore di SeinundZeit, è un fatto tuttavia che il Nietzsche che oggi torna nella cultura europea non solo non è pensabile senza Martin ...
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Storicismo
Eugenio Garin
di Eugenio Garin
Storicismo
sommario: 1. Storicismo e storicismi: ambiguità di un termine. 2. La nascita contestata di una parola. 3. Origini e significato dei dibattiti sullo [...] tipo uomo', e distrutto la metafisica delle sostanze. Heidegger aveva, in fondo, radicalizzato lo storicismo di Dilthey, e in SeinundZeit citava, consentendo, il testo di una lettera a Dilthey in cui Yorck von Wartenburg affermava che anche ‟l'uomo ...
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Dal localismo alle piattaforme produttive
Aldo Bonomi
Il territorio nell’epoca dei flussi
Martin Heidegger in SeinundZeit (1927) si domanda se l’essere «prima abita e poi pensa il territorio o se [...] prima lo pensa e poi lo abita». Nell’insinuante interrogativo formulato dal filosofo tedesco c’è tutta l’ambivalenza e l’ambiguità di una parola, territorio, avvolta in un sincretismo che giunge fino all’oggi. ...
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Ontologia
SSofia Vanni Rovighi
di Sofia Vanni Rovighi
Ontologia
sommario: 1. Il termine. 2. Dalla logica all'ontologia. a) Brentano. b) Husserl. c) Heidegger. d) Hartmann. 3. La neoscolastica. a) Garrigou-Lagrange. [...] Duns Scotus, Tübingen 1916 (tr. it.: La dottrina delle categorie e del significato in Duns Scoto, Bari 1974).
Heidegger, M., SeinundZeit, Halle 1927 (tr. it.: Essere e tempo, Torino 1969).
Heidegger, M., Vom Wesen des Grundes, in Festschrift für E ...
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Filosofia pratica
Franco Volpi
sommario: 1. Che cos'è la ‛filosofia pratica'? 2. La ‛riabilitazione della filosofia pratica' in Germania. 3. Temi, problemi ed esponenti dell'odierno neoaristotelismo [...] et l'idée de la phénoménologie (a cura di F. Volpi e altri), Dordrecht-Boston 1988, pp. 1-41.
Volpi, F., ‟SeinundZeit": Homologien zur ‟Nikomachischen Ethik", in ‟Philosophisches Jahrbuch", 1989, XCVI, pp. 225-240.
Volpi, F., Tra Aristotele e Kant ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Esistenzialismo e fenomenologia
Costantino Esposito
La crisi dell’idealismo e l’arrivo dell’esistenzialismo in Italia
Per una storia della formazione e dello sviluppo del ‘pensiero civile’ nell’Italia [...] sin dall’inizio il ruolo della fenomenologia di Husserl all’interno dell’‘esistenzialismo’ di Heidegger. L’«analitica esistenziale» di SeinundZeit (1927; trad. it. Essere e tempo, 1953) di Heidegger va letta secondo Chiodi come il compimento della ...
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Interpretazione giuridica
Robert Alexy
Concetto
L'interpretazione giuridica è un caso particolare di un'attività che ricorre in diverse discipline scientifiche e in numerosi contesti della vita quotidiana: [...] Angemessenheit, Frankfurt a.M. 1988.
Habermas, J., Faktizität und Geltung: Beiträge zur Diskurstheorie des Rechts und des demokratischen Rechtsstaats, Frankfurt a.M. 1992.
Heidegger, M., SeinundZeit (1927), Tübingen 1967¹¹ (tr. it.: Essere e tempo ...
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Gentile, Heidegger, la tecnica
Gennaro Imbriano
Le filosofie di Giovanni Gentile e di Martin Heidegger riposano, apparentemente, su presupposti persino incomparabili. Laddove Gentile recupera l’istanza [...] riveduta 1958, d’ora in poi: IF, p. 47), per Heidegger «anche la θεωρία più pura non è del tutto scevra da tonalità emotiva» (SeinundZeit, 1927; trad. it. Essere e tempo, a cura di F. Volpi, 2006, d’ora in poi: ET, pp. 171 e 173); ma significativa ...
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fenomenologia
fenomenologìa s. f. [comp. di fenomeno e -logia; il termine è stato coniato originariamente in tedesco, Phänomenologie, come titolo di una parte dell’opera Neues Organon del matematico e filosofo ted. J. H. Lambert (1764)]. –...