Stato dell’Africa australe, che occupa l’estrema parte meridionale del continente, confinando a NO con la Namibia, a N con il Botswana e lo Zimbabwe, a NE con il Mozambico e lo Swaziland, e inglobando, [...] , eccessivo peso del settore pubblico, scarsa competitività dei prodotti industriali). Dopo l’abolizione del regime segregazionista, la normalizzazione politica ha creato le premesse per una piena realizzazione delle potenzialità economiche del paese ...
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Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] l’epidemia da virus HIV: l’AIDS costituisce la prima causa di mortalità nel continente.
1990: fine del regime segregazionista in Sudafrica; indipendenza della Namibia.
1991: scoppio del conflitto intestino in Somalia.
1992: inizio della guerra civile ...
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STATI UNITI (XXXII, p. 523; App. I, p. 1019; II, 11, p. 889; III, 11, p. 821)
Pasquale Coppola
Rainer S. Masera
Enzo Tagliacozzo
Biancamaria Tedeschini Lalli
Mario Manieri Elia
Rosalba Zuccaro
L'ordinamento [...] allarmò i liberali, Nixon non esitò a dire che egli era in una posizione intermedia tra gl'integrazionisti e i segregazionisti: si avvicinavano le elezioni presidenziali del 1972 e Nixon doveva cercare di allargare la sua base elettorale negli stati ...
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segregazionista
agg. e s. m. e f. [der. di segregazione] (pl. m. -i). – Che pratica la segregazione razziale, che si fonda su di essa: politica s.; stato segregazionista. Come sost., sostenitore della segregazione razziale.