Il termine anglicismo («una voce o frase dell’idioma inglese; ovvero una maniera di parlare», così nell’enciclopedia di Chambers tradotta a Venezia nel 1747; in ingl. anglicism risaliva al secolo precedente) [...]
Già dalla fine della prima guerra mondiale si notano segni di cambiamento: si riduce il ruolo del francese come genere dei nomi l’adattamento è pacifico quando si tratta del genere naturale (lo steward, la hostess) o del genere della persona in ...
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L’anagramma (dal gr. aná «sopra» e grámma «lettera») è la condizione per cui due (o più) parole o due (o più) altre sequenze linguistiche sono costituite dallo stesso insieme di lettere (più raramente, [...] e quasi per fatal mistero avviluppata e nascosta nel Vocabolo naturale» e l’«Integrità: in maniera che dalla sola Mutazion dei due insiemi di lettere che compaiono alle due parti del segno di uguale, l’anagramma è quello in cui le lettere tornano ...
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Il termine fonosimbolismo (o simbolismo fonetico) si riferisce a una serie di fenomeni di varia natura e tipologia nei quali da un suono o una sequenza di suoni si riconosce il valore semantico in modo [...] .
La teoria linguistica moderna è basata sul principio dell’arbitrarietà del segno: nelle lingue, il legame tra il significato e il significante non è motivato in modo diretto e naturale, ma è arbitrario e convenzionale.
Il paradigma dominante nella ...
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Il periodo ipotetico (detto meno spesso costrutto condizionale) è una costruzione formata da due frasi, la principale (detta apodosi, cioè «conseguenza») e una subordinata ipotetica (detta protasi, cioè [...] libera, invece, l’intonazione è conclusa, segno che la protasi, anche se sintatticamente subordinata, nella loro struttura formale, a se paghi non ti denuncio e naturalmente esaltano l’implicito se non paghi ti denuncio. Il ladro che dice ...
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grammatica
Franco De Renzo
Le norme che regolano una lingua
Nell'opinione di molti la grammatica rappresenta una parte dello studio della lingua, spesso fatta di faticosi esercizi o di regole da imparare [...] che per noi può essere difficoltoso, è un fatto assolutamente naturale per i parlanti di quelle lingue. Esso avviene cioè in Ferdinand de Saussure aveva elaborato una teoria linguistica di segno diverso. Tra le altre cose, Saussure sostiene invece ...
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L’iperbole (dal gr. yperbolḗ, in lat. superlatio) è una figura retorica che consiste nel portare all’eccesso il significato di un’espressione, amplificando o riducendo il suo riferimento alla realtà per [...] natura, anche ironici e paradossali. Ecco alcuni esempi italiani, di segno positivo e negativo:
(1) amare da morire
aspettare da una misura una persona, un evento o anche una descrizione naturale. Nel rivolgersi al papa destinatario della sua opera, ...
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I binomi irreversibili sono locuzioni composte da due parole appartenenti alla medesima categoria e unite da una congiunzione, che presentano solitamente un ordine fisso (equo e solidale, gratta e vinci) [...] preposizioni (tra capo e collo, per filo e per segno), sebbene si trovino anche casi di nomi senza preposizione sono percepiti come sequenziali, come in toccata e fuga. Naturalmente si possono riscontrare casi lessicalizzati e per questo non motivati ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] in Colonna 1964: 26-35). In questo ordito trovano naturale collocazione i numerosi neologismi del tipo spirituli, aggladiato « a quella volgare e «le compone non già sotto il segno del compromesso ma della violenza più sfrenata».
La censura dell’ ...
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I notai rivestono un ruolo centrale nelle fasi iniziali della storia linguistica dell’italiano. Alla loro penna si devono infatti molti dei primi documenti in volgare, a partire dal Placito capuano del [...] trattatistica didattica. In età comunale, i notai lasciarono il segno della loro presenza nei più vari generi letterari, dalle cronache una patina settentrionale, frutto della loro naturale competenza linguistica. Questo procedimento, analogo alla ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] si è evoluta nel tempo. A partire dai primi, rozzi segni che ripetevano il modello offerto dalle lettere dell’alfabeto, si è il ➔ neopurismo, l’azione dei linguisti nell’orientare la naturale evoluzione della lingua di modo che essa non perdesse le ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...