ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] e di Parma.
In costante aumento è la produzione di gas naturale che da meno di un miliardo di m3 nel 1951 ha superato grafico o nella pura materia; ma al di là della materia e del segno, che sono dunque mezzi e non fini, tende ad oggettivare un mondo ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] . si fondano essenzialmente sul principio dell'arbitrarietà del segno, formulato a suo tempo da F. de Saussure Comrie, Londra-Sydney 1987; S. Jay Gould, Bushes all the way down, in Natural History, June 1987, pp. 12-16; M. Ruhlen, A guide to the world ...
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SOCIOLINGUISTICA
Lorenzo Renzi
. Prende il nome di "sociolinguistica" un indirizzo di studi dedicati al linguaggio che ha avuto inizio negli Stati Uniti negli anni Sessanta, e che è tuttora in pieno [...] posto centrale, e ne fa dipendere principi come quello di "segno" o di "sistema" (struttura), fondamentali per l'analisi una visione spesso nuova del proprio comportamento; la naturale controparte è lo studio dei comportamenti in altre società ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] artificiale delle funzioni può essere usato per rappresentare espressioni del linguaggio naturale; per esempio, f(x,y) può rendere la frase 'Bruto Il puntino entrò allora in competizione con il segno negativo '−', dal quale fu molto probabilmente ...
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Semiologia
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Semiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Semiologia della comunicazione. 3. Semiologia della connotazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Quando, agli inizi [...] un codice che la presenti i semi sono invece composti da uno o più monemi. Naturalmente, nulla impedisce di tenere conto, se occorre, di segni aventi uno status intermedio, di segni, cioè, che non essendo semi non sono neppure monemi.
Tutti i codici ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] delle).
Deve comunque passare del tempo prima che un volgare lasci segni più consistenti ed elaborati in testi scritti, al di là dei lingua più che nello stile di alcuni autori eccelsi. Naturalmente, è una grammatica più orientata all’antico che al ...
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La lingua e la scuola
Luca Serianni
Prima dell’Unità l’interesse dei vari Stati per l’istruzione era complessivamente modesto. Nel segmento iniziale, quello dell’asilo infantile, si registra addirittura [...] alla riforma Gentile del 1923, ma le cui grandi linee avrebbero segnato la scuola italiana, in particolare il liceo, anche molto oltre (ivi, p. 31) e per uno scienziato è naturale esprimersi in modo più controllato e preciso di chi affronti argomenti ...
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Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] sull’ultima: perfil, abril, perejil, ecc.).
Quanto ai segni diacritici, l’italiano ha solo l’accento acuto, e più 1986), Per uno studio dell’apprendimento dell’italiano in contesto naturale: il caso dei pronomi atoni, in L’apprendimento spontaneo ...
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* La voce enciclopedica Lingua scritta è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Italiano, parlare, scrivere, arricchita e aggiornata da un contributo di Giuseppe Antonelli.
La scrittura è [...] anche là dove il cambiamento di tema avrebbe richiesto un segno adeguato a rappresentare una pausa medio-forte (si veda prima di allora ero tornato).
Ben diverso, com’è naturale, l’assetto dell’interpunzione (➔ punteggiatura) nella scrittura esperta ...
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La pragmatica è il settore degli studi linguistici e semiotici che si occupa del rapporto fra i segni e i loro utenti, ovvero dell’uso dei segni, che ha sempre luogo in un contesto. Preannunciata dal filosofo [...] verbo inglese to mean c’è il «voler dire» di un parlante, quello che Grice chiama «significato non-naturale» e che non è basato su una relazione ‘naturale’ di rinvio fra il segno e qualche cosa nel mondo, bensì sul fatto che un soggetto produce il ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. – 1. Nell’uso degli antichi Greci,...
scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o a pioli, che consentono alle persone di...