NIKE (Νίκη; dorico Νίκα; tardo-greco: Νείκη)
W. Fuchs
C. Bertelli
Dea della vittoria, innanzitutto colei che dà la vittoria. Probabilmente come dea, al pari della Vittoria (Victoria) romana (v. più [...] 957); può portare inoltre l'elmo e lo scudo, infine innalza essa stessa il segnodella vittoria (J. D. Beazley, op. cit., 718, 2) o conduce i , se con Teodosio la N. tropaiophora assumeva la croce al posto del trofeo, era soltanto con Giustino I ...
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CASTELSEPRIO
M. Andaloro
(Flavia Sibrium, Sibrie nei docc. medievali)
Località della Lombardia settentrionale in prov. di Varese, già abitata dai Galli Insubri, C. è ricordata per la prima volta nelle [...] con incisa una croce a spada. Tale sepolcro, rinvenuto purtroppo già depredato, risulta inserito in profondità presso le fondazioni dell'annesso nord (di incerta destinazione; potrebbe trattarsi di un campanile) e segna il momento più antico ...
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FALSIFICAZIONE
D. Mustilli
La f. degli oggetti d'arte anche se, come nella nostra trattazione, limitata solamente a quelli dell'arte antica, non si sottrae agli elementi che caratterizzano ogni falsificazione: [...] della rilegatura dell'Evangelario di S. Libuino di Utrecht, dell'Evangelario di S. Maurizio di Agaune o alcuni dellacroce avviene che le f. divengano evidenti anche ad occhi meno esperti. Segno questo che in ogni f., per quanto abile, come in ogni ...
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L'Europa tardoantica e medievale. Il cristianesimo nelle regioni occidentali. Il gruppo episcopale
Gisella Cantino Wataghin
Chiara Lambert
La cattedrale
di Gisella Cantino Wataghin
Ecclesia cathedrae [...] i momenti più significativi del calendario liturgico.
Già in età tardoantica la cattedra è assunta a segnodella dignità e della funzione episcopale (cathedra S. Petri, id est episcopatus: Martirologio Geronimiano, 15 Kl. Febr.), ma può designare ...
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VISIGOTI
M. Crusafont i Sabater
Popolazione dei Germani orientali, appartenente alla gente dei Goti.
Dopo la sconfitta del 507 nella battaglia di Vouillé contro i Franchi, i V., che nel corso delle [...] inizi del sec. 8°, non ebbe tempo di consolidarsi a causa dell'invasione musulmana.Il regno di Chindasvinto segnò l'inizio di alcune innovazioni tipologiche, tra cui la ricomparsa dellacroce su gradini nel rovescio e l'effigie posta di fronte o di ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] ducato beneventano di un simbolo della regalità bizantina.
Le croci in lamina, come le fibule a croce che si ritiene venissero usate non solo dalle donne romane, rappresentano il segno più vistoso della cristianizzazione che costituisce un segmento ...
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Vedi LUCERNA dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LUCERNA
H. Menzel
J. Elgavish
H. Menzei
H. Menzel
J. Elvagish
La l. (λύχνος, lychnus, lucerna) è un utensile nel quale si brucia, per produrre la luce, [...] del disco, e l'apparizione di questo nuovo tipo segna la fine alla diffusione della l. a disco romana in Palestina.
Nel quarto sul corpo della l. e da una croce posta tra il foro per l'olio e quello per il lucignolo. Spesso al posto dellacroce è un ...
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NORDICO-GERMANICA, Arte
H. Jankuhn
Il problema della delimitazione geografica e cronologica dell'antica arte g. è connesso strettamente al problema dell'origine ed alla prima espansione di questo gruppo [...] carri a due ruote che a volte sono disposti in grandi gruppi.
Talvolta queste raffigurazioni sono frammiste a segni simbolici come un cerchio, una crocedella ruota, una piccola coppa o le piante dei piedi.
Non si può dare per certa una conscia ...
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IRLANDA
L. Karlsson
(lat. Hibernia; ingl. Ireland; irlandese Eire)
Isola dell'arcipelago britannico, a O della Gran Bretagna, divisa tra la Rep. di Eire e l'I. del Nord, quest'ultima politicamente appartenente [...] volontaria allusione alla roccia del Calvario. La maggior parte dellecroci risale ai secc. 9° e 10° e possono influenti abati venissero menzionati nelle iscrizioni indica che le croci erano anche un segno di ricchezza e di prestigio.Durante il sec. ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] quella del banchetto è posto il segno, tipico dell'astronomo e quindi del sapiente, dell'orologio solare; nel sarcofago 172 di Onorio) o a Paolo di fronte a Pietro insignito dellacroce e delle chiavi (Ravenna, sarcofago in S. Apollinare in Classe). ...
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croce
cróce s. f. [lat. crux crŭcis]. – 1. a. Strumento di pena in uso presso gli antichi, in partic. presso i Romani, costituito da un palo infisso nel suolo o, nella forma più tradizionale (ma non più antica), da due legni, uno orizzontale...
segno
ségno s. m. [lat. sĭgnum «segno visibile o sensibile di qualche cosa; insegna militare; immagine scolpita o dipinta; astro», forse affine a secare «tagliare, incidere»]. – 1. a. Qualsiasi fatto, manifestazione, fenomeno da cui si possono...