L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] generale e una febbre capricciosa; nella seconda si potevano, invece, osservare espettorazioni purulente e ottenere un segnoclinico preciso con l'auscultazione dei tipici 'rumori', conseguenza della liquefazione dei tubercoli. Dal punto di vista ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] del sistema nervoso nei quali primeggiò l’anconetano Mingazzini, fondatore della scuola neurologica romana, noto per il segnoclinico di lesione piramidale che porta il suo nome. Di correlazioni anatomocliniche si occupò con successo lo psichiatra ...
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Processo legato alla genesi di una modificazione (traccia mnestica) di un substrato, organico o non, attraverso il quale un determinato effetto persiste e diviene suscettibile di rimanifestarsi nel corso [...] quelli per individuare l’abilità alla guida o al tiro a segno; b) le prove di riconoscimento, nelle quali dopo aver concetto, i fenomeni di amnesia retrograda che sono stati osservati in clinica in seguito a un elettroshock, a un trauma cranico o ...
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Scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione.
Generalità
La m. si distingue in: m. interna, la scienza medica in senso stretto, ossia la clinica medica, che [...] la scoperta del microscopio e l’avvento del metodo sperimentale segnarono l’inizio di una nuova e feconda era per le la conoscenza scientifica disponibile in merito alla sua efficacia clinica, alla sua sicurezza d’uso e ai suoi meccanismi ...
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Malattie
Mirko D. Grmek
Introduzione
I termini che nelle diverse lingue vengono usati per indicare la malattia appartengono, per la loro etimologia, a più campi semantici: essi rinviano sia alla mancanza [...] e rappresentare invece, se è molto elevato, un valore normale, segno di buona salute, per un indio dell'altipiano andino o, se sifilide offre un esempio significativo del cambiamento del quadro clinico di una malattia nel corso dei secoli. Comparsa ...
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Chirurgia
Pietro Valdoni
di Pietro Valdoni
Chirurgia
sommario: 1. Introduzione. 2. Sviluppo storico della chirurgia: a) l'antica chirurgia; b) la chirurgia medievale; c) le università; d) la chirurgia [...]
Questi interventi di Blalock, anche se extracardiaci, segnarono l'inizio di una nuova era per la chirurgia bibliografia
Biocca, P., La chirurgia toracica negli ultimi dieci anni, in ‟La clinica terapeutica", 1961, XX, 122, pp. 34-52.
De Leon Régil, R ...
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Epidemie
J. Charles Sournia
Introduzione
Il termine 'epidemia' è antico, poiché ricorre spesso già negli scritti ippocratici dell'antica Grecia: conformemente alla sua etimologia, esso designa un flagello [...] nel definire la natura esatta di quelle epidemie. L'approccio clinico del tempo non era quello di oggi, i sintomi della quelli tenuti in seguito dai popoli dell'Occidente nel corso dei secoli segnati dalla peste, sia a Milano che a Londra, e ancora ...
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BACCELLI, Guido
Mario Crespi
Nato a Roma il 25 nov. 1830 da Antonio, chirurgo illustre, e da Adelaide Leonori, dopo aver studiato nel collegio Ghislieri nella città natale, iniziò all'università lo [...] 'aorta,3 voll., ibid. 1863-1866; La pettiroloquia afonetica e la diplofonia,ibid. 1864; Lezioni. cliniche sulla malaria,ibid. 1869; Di un nuovo segno dei tumori ovarici in genere ed in specie del cistovario,ibid. 1876; Sulla trasmissione dei suoni ...
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Ramo della fisiologia che studia i fenomeni connessi con l’attività degli elementi del tessuto nervoso, sia in senso ampio (n. generale), sia con riguardo a singoli raggruppamenti animali o a particolari [...] fluido elettrico.
Gli anni intorno alla metà del 19° sec. segnano un’altra data storica nello sviluppo della n. generale: quella E. Flechsig e dei suoi numerosi continuatori. E fu un clinico, J.H. Jackson, a enunciare la nota dottrina sulla ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...