CAZZANIGA, Antonio
Luigi Belloni
Romeo Pozzato
Nato a Cremona il 15 luglio 1885 da Fulvio e Angiolina Fieschi, si laureò in medicina nell'università di Firenze nel luglio 1910. Negli anni immediatamente [...] diretto da A. Lustig, nel 1910-11; la clinica medica di Modena nel 1911-12; le cliniche mediche di Vienna, diretta da C. von Noorden, espressione del valore della persona. Quest'opera segnò il passaggio al risarcimento del danno alla persona ...
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agitazione psicomotoria
Stato di tensione interiore che si manifesta con eccessiva attività motoria, solitamente non produttiva e ripetitiva, come camminare avanti e indietro, non riuscire a stare fermi [...] Inoltre, l’a. p. è, in età evolutiva, un segno molto comune nelle patologie psichiatriche. I disturbi dell’umore spesso altre sindromi psicotiche presentano, all’interno del complesso quadro clinico, a. p. con comportamenti motori ripetitivi, come ‘ ...
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FOGLIATA, Giacinto Giuseppe
Milo Julini
Nacque a Chiari (Brescia) il 2 giugno 1851 da Giambattista e da Bianca Vittoria Galbiati, nell'atto di nascita indicati come "bottegai". Si laureò presso la scuola [...] Sertoli.
Nel 1873, accettando il posto di aiuto clinico offertogli da A.A. Vachetta, chirurgo e studioso di sindaco a Pisa e a San Giuliano, fu presidente del tiro a segno pisano, della società Alfea e di varie altre, specialmente di beneficenza.
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BOERI, Giovanni
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Nato a Demonte (Cuneo) l'11 apr. 1867, si trasferì presto a Napoli, ove si laureò in medicina e chirurgia nel 1891. Allievo e assistente di E. De Renzi, nel 1897 ottenne la docenza [...] guerra fu nuovamente a Napoli, ove impartì gli insegnamenti di clinica delle malattie tropicali e di patologia speciale medica; nel è oggi considerata uno dei segni più costanti e importanti della tubercolosi polmonare (segno di Boeri); nel 1929, ...
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BONGIOVANNI (Bongioanni), Paolo
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Nato a Romagnano (Novara) il 4 ag. 1777, si laureò in chirurgia a Torino il 25 febbr. 1799. Fu pubblico ripetitore di anatomia e chirurgia nell'università torinese [...] Nel 1809 ottenne il titolo di chirurgo, capo e professore di clinica chirurgica dell'ospedale militare di Ancona, ove rimase per 5 anni e la descrizione di un rumore di scroscio quale segno premonitore della lacerazione dell'utero. Gli si devono ...
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lichen
Ugo Bottoni
Nome di diverse alterazioni cutanee che hanno in comune la presenza di piccoli elementi papulosi, spesso confluenti, che sono stati paragonati per il loro aspetto ai licheni
Lichen [...] è pruriginosa e nei punti di grattamento può manifestarsi il segno di Koebner (➔ Koebner, Heinrich). Nella loro evoluzione le un ruolo scatenante indotto da eventi stressanti. Un dato clinico importante è la frequente insorgenza di quadri cutanei a ...
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splenomegalia
Aumento patologico del volume della milza la quale, mentre nei soggetti normali è coperta dall’arcata costale, può ingrandirsi fino a raggiungere l’arcata pubica, occupando buona parte [...] processi morbosi di origine diversa. Una milza palpabile, segno di modesta s., non è necessariamente sintomo di malattia o extraepatica e della vena splenica.
Diagnosi
Un esame clinico può, con varie manovre (palpazione e percussione), obiettivare ...
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iperreflessia
Accentuazione dei riflessi evocati nell’esame clinico neurologico, sia tendinei (più propr. miotattici) sia da stiramento. Caratteristica della spasticità da lesione del motoneurone centrale, [...] fase dell’areflessia (1÷6 settimane, anche alcuni mesi); si manifesta con l’aumento dei riflessi di flessione (come il segno di Babinsky), flessione e allontanamento del piede e, dopo alcuni mesi, spasmi in flessione; l’i. in flessione può protrarsi ...
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splancnoptosi
Spostamento verso il basso della maggioranza dei visceri addominali (fegato, cistifellea, milza, reni, intestino), dovuto a rilasciamento dei mezzi di sostegno, dimagramento rapido, sfiancamento [...] visceroptosi. Interessa per lo più le donne; clinicamente dà luogo a sintomatologia complessa, che a volte compromette notevolmente la qualità di vita del paziente, pur non essendo segno di patologia viscerale organica: dispepsia con ritardo nello ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...
osservazione
osservazióne s. f. [dal lat. observatio -onis]. – 1. L’atto di osservare, sia per notare semplicemente (con o senza determinati fini) ciò che si può percepire con l’occhio, talora con l’aiuto di strumenti ottici, sia applicando...